Situato nel cuore di Algeciras, il Parco Archeologico delle Mura Merinidi di Algeciras offre una straordinaria visione del passato storico della città. Questo parco archeologico, che si estende su circa 6.000 metri quadrati, espone i resti di una formidabile struttura difensiva costruita dalla dinastia Merinide. Passeggiando per questo sito storico, si viene trasportati indietro nel tempo, quando Algeciras era una roccaforte significativa del mondo islamico.
La storia della riscoperta delle Mura Merinidi è affascinante quanto le mura stesse. Nel 1996, durante la demolizione di una vecchia caserma di fanteria e l'urbanizzazione dell'area, emersero i primi segni di queste antiche mura. Gli scavi iniziali rivelarono il loro potenziale archeologico, suscitando entusiasmo e preoccupazione per la loro conservazione. Nel 1997, durante una conferenza internazionale sulle fortificazioni in Al-Andalus, i ricercatori presentarono le loro scoperte e chiesero la conservazione di questi importanti resti. Il governo cittadino rispose modificando i piani di sviluppo urbano per proteggere il sito. Tuttavia, solo nel 2006 fu avviato un progetto di conservazione formale, che portò all'inaugurazione del parco nel 2009.
Le Mura Merinidi sono uno dei pochi resti sopravvissuti del passato medievale di Algeciras. La città, in gran parte distrutta e abbandonata nel 1379, conserva ben poco dei suoi periodi precedenti. L'area scavata corrisponde all'enclosure nord della città vecchia, conosciuta come Villa Vieja de Al-Yazirat Al-Hadra. Prima degli scavi, l'unico resto visibile era una piccola sezione di muro, che fu successivamente identificata come parte dello scarpamento del fossato e della barbacane. Questa scoperta stimolò scavi sistematici, rivelando i resti estesi che vediamo oggi.
Il parco archeologico conserva circa 200 metri di mura, insieme a quattro torri, un fossato, parte della barbacane e la Porta di Gibilterra. Le mura, costruite con un nucleo di malta e rivestite con file di muratura, hanno uno spessore compreso tra 1,5 e 2 metri. Sebbene l'altezza originale delle mura sia sconosciuta, la loro robusta costruzione testimonia il loro scopo difensivo.
Le quattro torri, distanziate di circa 20 metri l'una dall'altra, sono costruite con blocchi di muratura ben lavorati, conferendo loro una forma piramidale tronca per integrarsi meglio con la struttura delle mura. Le sezioni conservate sono larghe circa sette metri e alte due metri. Curiosamente, i segni dei tagliatori di pietra sui blocchi indicano il lavoro di vari team provenienti da Castiglia e Aragona. Le torri erano probabilmente solide fino a una certa altezza, sebbene potessero essere vuote sopra quel punto. Tra alcune torri, resti di muri costruiti male suggeriscono tentativi di riparazione o rinforzo durante l'ultimo assedio della città nel 1344.
Il fossato, con il suo scarpamento e controscarpamento in gran parte intatti, varia in larghezza da 4,4 a 8,2 metri ed è profondo circa tre metri. Lo scarpamento e il controscarpamento, realizzati con blocchi di muratura più piccoli delle torri, servivano da fondazione per la barbacane e il parapetto. Sebbene il parapetto non esista più, probabilmente non superava 1,5 metri di altezza. La barbacane, situata a 12,5-18 metri dal muro, era alta due metri e costruita con un nucleo di malta rivestito con muratura meno raffinata.
La Porta di Gibilterra, conosciuta anche come Bab Tarafa o Porta del Fonsario, è una struttura difensiva monumentale progettata per proteggere uno dei punti più vulnerabili della città. Il complesso della porta include una torre avanzata e una serie di porte sfalsate. Le mura, costruite con un nucleo di malta e rivestite con muratura, formano tre stanze pavimentate in pietra collegate da porte. I resti suggeriscono che una volta esistessero scale che conducevano ai livelli superiori della porta.
Gli scavi nell'area nord del parco hanno rivelato un cimitero con quattro fasi di occupazione, risalenti dal X secolo fino alla distruzione della città nel 1379. La scoperta di 137 sepolture, per lo più semplici tombe ma alcune con coperture di tegole o piccole maqabriyyas, indica la sua importanza. Stele di pietra smaltate in verde, probabilmente segnalando tombe o sezioni del cimitero, sono diventate simboli del passato islamico di Algeciras.
Dopo negoziati tra la città e la Junta de Andalucía, i resti sono stati conservati e parzialmente ricostruiti per l'esposizione pubblica. Le torri e le mura sono state ricostruite utilizzando materiali trovati sul posto, innalzandone l'altezza a oltre due metri. La quarta torre è stata lasciata nel suo stato originale per mostrare il processo di distruzione. La barbacane, la Porta di Gibilterra e il fossato sono stati anche stabilizzati e parzialmente ricostruiti. Il sito include percorsi, punti di accesso e esposizioni di elementi architettonici e palle di pietra dall'assedio cristiano del 1344.
Le Mura Merinidi di Algeciras offrono un affascinante viaggio nel tempo, rivelando la ricca storia della città e l'eredità duratura delle sue fortificazioni medievali. Che tu sia un appassionato di storia o un visitatore occasionale, questo parco archeologico fornisce un'esperienza unica ed educativa, evidenziando l'importanza di Algeciras nella più ampia narrazione del mondo islamico e della Spagna medievale.
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