Nel cuore di Brugherio, in Italia, si trova Villa Fiorita, un esempio straordinario della ricca storia e dell'eleganza architettonica della regione. Questa storica villa nobiliare, oggi sede del municipio, invita i visitatori a scoprire il suo passato affascinante e a godere dei suoi dintorni splendidamente conservati.
Le origini di Villa Fiorita risalgono al 1721, quando era inizialmente una dimora nobiliare con edifici rustici e un giardino, di proprietà dei conti Scotti, presenti a Brugherio già dal 1500. Il terreno della villa faceva parte della Corte di Monza, dimostrando la sua importanza storica. Nel 1778, Giambattista Gallarati Scotti vendette la villa a Gaspare Ghirlanda, che probabilmente avviò significative ristrutturazioni e decorazioni, lasciando tracce durature ancora oggi visibili.
Nel corso degli anni, la villa cambiò proprietari diverse volte, diventando una residenza estiva per la famiglia Noseda e successivamente, nel 1921, fu acquistata dai fratelli Bertani. Essi vi stabilirono un grande lanificio, che passò poi a Gaetano Marzotto. Nel 1938, la villa fu trasformata in una clinica per malattie nervose, ospitando in quel periodo il rinomato pittore Filippo de Pisis, che trovò ispirazione nella tranquillità del luogo.
Villa Fiorita è un classico esempio di architettura barocca lombarda, caratterizzata dalla sua pianta a L. L'ingresso principale si affaccia sul vivace centro cittadino, ornato da un cancello in ferro battuto sorretto da pilastri tardo barocchi. La struttura della villa ha subito diverse modifiche nel corso degli anni a causa della successione di proprietari e della sua trasformazione in clinica. Nel 1963, per ragioni funzionali e igieniche, furono demoliti due edifici rustici e un'ala della villa.
La villa fu ulteriormente ristrutturata per ospitare la sede municipale, ufficialmente inaugurata il 17 dicembre 1978. Durante la ristrutturazione, il portico originale a tre arcate con splendide colonne in granito fu restaurato, esaltando il fascino storico della villa.
Sebbene le ristrutturazioni abbiano cancellato la maggior parte degli affreschi sulla facciata, i visitatori possono ancora intravedere raffigurazioni monocrome di cariatidi sul retro della villa, che sembrano sostenere i balconi aggiunti nel XX secolo. All'interno, il piano terra presenta affreschi nell'ufficio del sindaco e resti di affreschi del XVIII secolo che raffigurano scene mitologiche, probabilmente episodi della vita di Cleopatra.
La grande scala che conduce al piano superiore presenta un magnifico affresco intitolato Arti e Mestieri realizzato da Max Squillace, Franco Ghezzi e Gian Mario Mariani. Questo murale celebra la cultura, la famiglia, il lavoro agricolo e industriale, e l'innata spinta umana verso l'innovazione. Al centro, lo stemma municipale simboleggia il legame della villa con la città.
Dietro Villa Fiorita si estende un parco romantico in stile inglese, di circa 7.000 metri quadrati. La sua storia risale all'inizio del XVIII secolo, quando era un modesto giardino annesso alla casa del conte Ottaviano Scotti. Alla fine del XIX secolo, il parco fu ampliato e trasformato in un classico giardino romantico, con colline artificiali, sentieri sinuosi, piantumazioni arboree irregolari e rocaille che delimitano aiuole e percorsi.
Il patrimonio arboreo del parco è vario e comprende oltre 600 esemplari, principalmente bagolari e tassi, insieme a cedri, ippocastani, faggi, ginkgo, aceri, olmi e robinie. Tra i punti salienti vi sono un monumentale bagolaro di fronte alla Serra De Pisis, una superba Sophora japonica e un antico boschetto di bambù. Il parco, che si apre sulla piazza principale della città, offre un parco giochi per bambini e un piccolo chiosco con area ristoro. Ospita anche eventi culturali e musicali, con proiezioni di film all'aperto durante le serate estive.
All'interno del parco, la Serra De Pisis è un affascinante ricordo del passato della villa. Un tempo serra botanica, servì come studio per Filippo de Pisis durante il suo soggiorno dal 1949 al 1956. Circondata dal verde e bagnata dalla luce naturale, la serra offriva un rifugio creativo ideale per l'artista.
Villa Fiorita, con la sua combinazione di storia, arte e natura, offre uno sguardo affascinante sul passato, servendo al contempo come vivace centro per la comunità. La sua elegante architettura e il sereno parco la rendono una meta imperdibile per chi esplora l'incantevole città di Brugherio.
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