La Chiesa di San Michele a Jena, situata nel cuore di questa vivace città tedesca, rappresenta oltre 750 anni di eredità spirituale e architettonica. Questa magnifica struttura, con il suo alto campanile, è più di un semplice luogo di culto; è un faro di storia e cultura che attira visitatori da tutto il mondo, invitandoli a esplorare le sue sacre sale e a scoprire il suo ricco passato.
La storia della Chiesa di San Michele inizia molto prima che l'attuale struttura gotica adornasse lo skyline di Jena. Il sito ospitava originariamente due chiese romaniche, una delle quali faceva parte di un convento cistercense. Scoperte archeologiche suggeriscono che un edificio sacro esistesse qui già nel XI o XII secolo, su un terreno di sepoltura già vecchio di secoli. I resti di queste antiche strutture sono ancora visibili nella cripta sotto il coro.
La costruzione dell'attuale chiesa a sala iniziò nel 1380, dopo il completamento del municipio di Jena. Si svolse in diverse fasi, con la prima fase che si concluse nel 1450. In questo periodo furono creati il coro, le volte dell'area dell'altare e le prime sezioni della navata. Dopo una pausa di 30 anni, la costruzione riprese nel 1474, culminando con il completamento della navata e l'erezione del campanile della chiesa entro il 1557.
La Chiesa di San Michele è un capolavoro dell'architettura gotica tardiva, caratterizzata da un design a sala a tre navate con una navata centrale lunga 40 metri affiancata da alte navate laterali. La caratteristica più sorprendente della chiesa è il suo campanile ottagonale alto 75 metri, sormontato da una cupola rinascimentale e un orologio a una sola lancetta, visibile da lontano nella Valle della Saale. Questo campanile non solo funge da punto di riferimento cittadino, ma ospita anche un commovente rilievo in pietra che raffigura la Crocifissione e la famiglia donatrice, risalente al 1487.
La facciata meridionale della chiesa è adornata con il Portal degli Sposi, decorato in modo intricato, un testimone della tradizione medievale di condurre matrimoni come cerimonie secolari al di fuori della chiesa. Dopo lo scambio dei voti, la coppia entrava per una messa nuziale. Il portale ha subito un ampio restauro, completato nel 2014, con elementi moderni aggiunti per completare il suo design storico.
Il patrono della chiesa, l'Arcangelo Michele, è il patrono della città di Jena sin dal XIII secolo. Conosciuto come il cacciatore di draghi, Michele è una figura centrale nello stemma della città ed è celebrato in varie forme artistiche in tutta la chiesa. La più notevole di queste è l'Angelus jenensis, una scultura lignea tardo-romanica che raffigura l'arcangelo con una lancia, una spada e un drago. Questa scultura, risalente intorno al 1240, è esposta in modo prominente all'interno della chiesa.
All'interno della Chiesa di San Michele, i visitatori sono accolti da una ricchezza di tesori artistici e storici. Il pulpito da cui Martin Lutero predicò una volta è un punto culminante, così come la lastra tombale in bronzo di Lutero, realizzata nel 1549 dal fonditore di campane di Erfurt Heinrich Ziegler. Sebbene originariamente destinata a Wittenberg, la lastra rimane a Jena a causa di circostanze storiche.
Il coro ospita figure lignee dei quattro Evangelisti, circondate da baldacchini in pietra, e presenta splendide vetrate che raffigurano San Michele e gli Arcangeli Raffaele e Gabriele. Queste finestre, create dall'artista di Jena Fritz Körner nel 1954, aggiungono un vibrante tocco di colore all'interno sereno della chiesa.
L'insieme di campane della chiesa, fuso nel 1947 dalla fonderia di campane Schilling di Apolda, è composto da cinque campane in bronzo. I loro toni armoniosi, basati sul motivo di Parsifal di Richard Wagner, risuonano con il messaggio centrale della salvezza cristiana.
San Michele ha una lunga tradizione di musica d'organo, risalente ai primi del XVI secolo. L'attuale organo, il quarto nella storia della chiesa, continua a riempire lo spazio con un suono maestoso, testimonianza del ruolo duraturo della chiesa come centro di eccellenza musicale.
Oggi, la Chiesa di San Michele non è solo un luogo di culto, ma anche un vivace luogo culturale, ospitando una serie di eventi musicali e incontri comunitari. Gli sforzi di restauro in corso garantiscono che rimanga un punto di riferimento amato per le generazioni future.
In conclusione, la Chiesa di San Michele a Jena è un affascinante intreccio di storia, arte e spiritualità. Le sue mura riecheggiano storie del passato, mentre la sua architettura e i suoi tesori interni invitano i visitatori a esplorare e riflettere. Che tu sia un appassionato di storia, un amante dell'arte o semplicemente in cerca di un momento di tranquillità, San Michele offre un'esperienza unica e arricchente nel cuore di Jena.
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