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Basilica di Maria Santissima del Soccorso

Basilica di Maria Santissima del Soccorso Sciacca

Basilica di Maria Santissima del Soccorso

La Cattedrale di Sciacca, ufficialmente conosciuta come Basilica di Maria Santissima del Soccorso, rappresenta un magnifico esempio del patrimonio storico e architettonico di questa affascinante cittadina siciliana. Situata in Piazza Don Minzoni, questa imponente struttura invita i visitatori a scoprire il suo ricco passato e a godere della sua serena bellezza.

Un Viaggio nel Tempo

Le origini della Cattedrale di Sciacca risalgono all'era bizantina, quando era inizialmente un tempio dedicato a San Pietro, noto come Chiesa di San Pietro in Castro. Questo primo luogo di culto si trovava all'interno delle mura del vecchio castello. Tuttavia, la cattedrale come la conosciamo oggi iniziò a prendere forma durante il periodo normanno.

Fondata nel 1108 da Giulietta la Normanna, figlia del Conte Ruggero, la cattedrale fu eretta nel cuore dell'antico quartiere Ruccera. Giulietta, che governò Sciacca dal 1100 al 1136, dedicò il grande tempio alla Vergine Maria sotto il titolo di Assunta. Questa dedica era una pratica comune tra i membri della famiglia Altavilla, che costruivano chiese e cattedrali nei luoghi dove avevano combattuto feroci battaglie contro gli invasori arabi, contribuendo alla ricristianizzazione dell'isola.

Il progetto medievale originale della cattedrale fu affidato a Isidoro Incisa. Sebbene gran parte della struttura iniziale sia andata perduta nel tempo, le absidi orientate a est e i robusti archi gotici del XV secolo restano a testimoniare le sue radici storiche.

L'Influenza Aragonese e Spagnola

Durante il periodo aragonese, la cattedrale non serviva solo come centro religioso, ma anche come punto di riferimento sociale dove venivano prese decisioni politiche e amministrative. Un evento notevole fu l'ordinazione episcopale solenne di Matteo de Gallo e Gimarra il 30 giugno 1443, che in seguito divenne una figura beata nella Chiesa Cattolica.

Il periodo spagnolo portò sfide, tra cui devastanti epidemie che colpirono Sciacca, rispecchiando le epidemie a Palermo e in altre parti d'Italia. Nel 1626, gli abitanti organizzarono un pellegrinaggio, noto come Û vutu, per cercare l'intervento divino per liberarsi dalla peste. In seguito, la statua della Madonna del Soccorso fu portata in processione e si verificò un evento miracoloso quando un fulmine colpì i piedi della statua, liberando un fumo che avvolse la città e guarì i residenti. Questo miracolo consolidò la tradizione di venerare la Madonna del Soccorso a Sciacca.

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Ricostruzione e Ridedicazione

Nel 1656, un angolo della facciata della cattedrale crollò, provocando un lungo dibattito che portò infine alla sua ricostruzione. Il processo di ricostruzione, che si estese dal 1656 al 1686, fu supervisionato dall'architetto Michele Blasco. Il nuovo progetto preservava le fondamenta normanne, gli archi gotici e le absidi, incorporando al contempo elementi di stili barocco e rinascimentale.

La cattedrale fu ridedicata alla Beata Vergine Maria del Soccorso, che fu proclamata la nuova patrona di Sciacca. Questo segnò una trasformazione significativa nell'identità della cattedrale e nel suo ruolo nella comunità.

Splendore Architettonico

La Cattedrale di Sciacca è un piacere visivo con la sua facciata barocca adornata con elementi rinascimentali. La facciata tripartita presenta costoloni verticali in pietra, pilastri gemelli e alti plinti che incorniciano i tre portali d'ingresso. I recenti restauri hanno messo in evidenza i contrasti cromatici tra la pietra tufacea e le superfici intonacate, creando un delicato gioco di colori.

L'ingresso centrale è sormontato da un timpano con archi sovrapposti e spezzati, fiancheggiato da statue di Santa Maria Maddalena, San Pietro Apostolo e San Paolo Apostolo, scolpite da Giandomenico e Antonino Gagini nel 1541. Le colonne del secondo ordine incorniciano una grande vetrata, aggiungendo alla bellezza intricata della facciata. In cima, una croce in ferro battuto si erge con orgoglio, simbolo della fede duratura della cattedrale.

All'interno della Cattedrale

L'interno della Cattedrale di Sciacca è altrettanto affascinante. Gli archi gotici originali sono stati trasformati in archi rotondi, sostenuti da robusti pilastri. Il soffitto della navata centrale è adornato con affreschi che raffigurano il Trono di Dio e la corte celeste, ispirati al Libro dell'Apocalisse. Questi affreschi, creati da Tommaso Rossi nel 1829, includono anche scene della vita di Santa Maria Maddalena.

La cattedrale ospita diverse cappelle, ognuna con il suo fascino unico. La Cappella della Madonna delle Vittorie presenta il sarcofago di Bartolomeo Tagliavia e il dipinto noto come la Madonna dei Raggi. La Cappella di Santa Maria Maddalena espone una statua lignea della santa penitente, mentre la Cappella di San Calogero contiene una statua di San Calogero con un arciere e un cervo, attribuita a Nicolò Milanti.

Sul lato sinistro, la Cappella di San Giovanni Battista contiene un fonte battesimale in marmo del 1495 e un rilievo che raffigura la Decollazione di San Giovanni Battista. La Cappella della Madonna di Monserrato e la Cappella di Sant'Antonio di Padova arricchiscono ulteriormente il patrimonio artistico e spirituale della cattedrale.

Un'eredità Viva

La Cattedrale di Sciacca non è solo un monumento storico; è un'eredità viva di fede, arte e comunità. Le sue mura riecheggiano le storie di devozione, miracoli e resilienza che hanno plasmato Sciacca nel corso dei secoli. Visitando questa magnifica basilica, non si assiste solo a un pezzo di storia, ma si vive anche il cuore e l'anima di Sciacca stessa. Che tu sia un appassionato di storia, un amante dell'arte o un cercatore spirituale, la Cattedrale di Sciacca promette un viaggio indimenticabile attraverso il tempo e la fede.

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