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Villa Corsi Salviati

Villa Corsi Salviati Sesto Fiorentino

Villa Corsi Salviati

La Villa Guicciardini Corsi Salviati, conosciuta localmente come Villa Corsi Salviati, è una splendida villa storica situata nel pittoresco paese di Sesto Fiorentino, a pochi passi da Firenze, Italia. Questa magnifica tenuta è un esempio della grandiosità dell'architettura toscana e della ricca storia che si è sviluppata nei secoli tra le sue mura e i suoi giardini.

Le Origini della Villa Guicciardini Corsi Salviati

La storia della Villa Guicciardini Corsi Salviati ha inizio all'inizio del XVI secolo. Nel 1502, Simone di Jacopo Corsi acquistò una proprietà da Luca di Andrea Carnesecchi, che comprendeva una casa nobiliare e un giardino murato. Il disegno originale della villa è immortalato in una lunetta attribuita a Bernardino Poccetti, che mostra una struttura a due piani con una grande altana, una colombaia, una loggia al primo piano e un giardino all'italiana con aiuole rettangolari e una fontana centrale.

Trasformazione nel XVII Secolo

La metà del XVII secolo segnò la prima significativa trasformazione della villa e dei suoi giardini. Giovanni e Lorenzo Corsi incaricarono Gherardo Silvani e Baccio del Bianco di ampliare e rinnovare la tenuta, come dimostrato da un piano del 1644. La villa fu ingrandita e il suo aspetto notevolmente modificato, anche se gli affreschi di Del Bianco purtroppo non sono sopravvissuti. Il giardino vide un'evoluzione impressionante, con l'aggiunta di giochi d'acqua e una disposizione architettonica più elaborata. Il nuovo giardino all'italiana, con aiuole rettangolari bordate da siepi di bosso e una vasca centrale, fu completato da un frutteto con un design a stella e un lungo parterre che si estendeva tra la limonaia e la villa.

Il XVIII Secolo: Un Periodo di Grandezza

La trasformazione più estesa della villa avvenne nel XVIII secolo, dal 1708 fino circa al 1750. La villa e il giardino assunsero le loro forme attuali durante questo periodo. Le facciate furono adornate con decorazioni e stucchi, e quattro torri terrazzate con logge furono aggiunte agli angoli dell'edificio, coronate da statue, pinnacoli e urne. Questo abbellimento barocco conferì alla villa un aspetto simmetrico e prezioso che ricorda l'architettura barocca romana.

Nuove caratteristiche includevano due voliere a ovest della villa principale, unite da un grande muro con un arco centrale fiancheggiato da due grandi statue. Il parterre geometrico di fronte alla villa fu ridisegnato con aiuole triangolari e trapezoidali, mentre il laghetto rettangolare fu trasformato con una ringhiera in ferro battuto e quattro statue rappresentanti le Stagioni. Una grande vasca circolare con più getti d'acqua sostituì il precedente coniglio, e una nuova limonaia fu costruita con un piccolo giardino geometrico di fronte. Il muro meridionale del giardino fu arricchito con cancelli in ferro battuto, e fu aggiunta una ragnaia lunga 300 metri (un boschetto di lecci).

Il XIX Secolo: Abbracciando lo Stile Inglese

Nel XIX secolo, il giardino subì significativi cambiamenti influenzati dallo stile paesaggistico inglese. Un lago artificiale con un isolotto e una capanna rustica collegata da un ponte di pietra fu creato nel boschetto di lecci a est. Il parco fu reso più naturale con l'aggiunta di due colline e alberi alti, tra cui cedri del Libano. Il parterre fu trasformato con l'introduzione di numerose palme e piante esotiche, e furono costruite due serre per ospitare queste piante, riscaldate da potenti stufe a vapore.

La passione botanica del Marchese Francesco Antonio Corsi Salviati, morto nel 1878, fu continuata da suo figlio Bardo. Egli coltivò collezioni di piante ornamentali, tra cui agrumi, orchidee rare, palme e rose di Firenze, rendendo il giardino famoso in tutta Europa.

Il XX Secolo: Restauro e Conservazione

Nel 1907, la villa fu ereditata dal Conte Giulio Guicciardini Corsi Salviati, che restaurò il giardino alla sua forma del XVIII secolo basandosi su documenti d'archivio. Il design del parterre barocco fu ripreso con siepi di bosso e fiori stagionali. Gli arredi in pietra e i laghetti ellittici furono restaurati e decorati con mosaici policromi. Le serre furono demolite, e il giardino fu ricollegato alla villa attraverso una foresta in stile inglese ridisegnata e divisa in tre parti, incluso un labirinto ricostruito.

Un teatro verde ispirato al Castello di Mirabell a Salisburgo fu costruito sulla collina dove un tempo scorreva un ruscello. Il palco, circondato da cortine di cipressi e ali di bosso, presentava una fossa per il suggeritore nascosta da una cupola coperta di edera e una statua di Apollo sullo sfondo.

Oggi: Un'eredità Vivente

Oggi, Villa Guicciardini Corsi Salviati si erge come un'eredità vivente del patrimonio toscano, offrendo ai visitatori uno sguardo sullo stile di vita opulento dei suoi abitanti storici. I giardini splendidamente restaurati della villa, il suo splendore architettonico e la sua ricca storia la rendono una destinazione imperdibile per chiunque esplori la regione. Che tu sia un appassionato di storia, un amante dell'architettura o semplicemente un amante dei bei paesaggi, Villa Guicciardini Corsi Salviati promette un'esperienza indimenticabile.

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