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St Mary of the Angels

St Mary of the Angels Wellington

St Mary of the Angels

Nel cuore di Wellington, Nuova Zelanda, si erge St Mary of the Angels, un simbolo di storia, spiritualità e splendore architettonico. Questa iconica chiesa cattolica, situata all'angolo vivace tra Boulcott Street e O'Reily Avenue, è non solo un luogo di culto, ma anche una testimonianza del ricco patrimonio culturale e dell'innovazione architettonica della città.

Il Tessuto Storico di St Mary of the Angels

La storia di St Mary of the Angels inizia nel 1843 con la costruzione di una modesta cappella da parte di Padre Jeremiah O'Reily. Questo inizio umile ha posto le basi per quello che sarebbe diventato uno dei siti religiosi più significativi di Wellington. La cappella fu benedetta dal Vescovo Pompallier, segnando l'inizio di una duratura presenza cattolica nella città.

La chiesa originale in legno, intitolata alla cappella Portincula amata da San Francesco d'Assisi, fu costruita nel 1874. Tuttavia, un devastante incendio nel 1918 portò alla sua demolizione. Risorgendo dalle ceneri, l'edificio attuale fu completato nel 1922, mostrando una miscela di resilienza e riverenza. Fu benedetto da Francis Redwood, con una grande Messa celebrata da James Michael Liston, cementando il suo posto nei cuori dei cittadini di Wellington.

Meraviglia Architettonica

Progettata da Frederick de Jersey Clere, St Mary of the Angels è un capolavoro di architettura gotica con un tocco francese. La facciata, ispirata alla Cattedrale di San Michele e Santa Gudula a Bruxelles, è uno spettacolo da ammirare. L'uso di cemento armato e mattoni, insieme a un tetto in legno sostenuto da archi in cemento, segnò un momento pionieristico nella costruzione di chiese, essendo la prima del suo genere ad utilizzare il ferrocemento per un design gotico.

Le vetrate della chiesa sono una sinfonia visiva, inondando l'interno di un caleidoscopio di colori. Le finestre del cleristorio, insieme alla splendida finestra a rosa sopra il nartece, creano un'atmosfera eterea. I transetti nord e sud presentano finestre che raffigurano il Rosario e la vita di San Giuseppe, rispettivamente, aggiungendo strati di simbolismo spirituale al banchetto visivo.

Un Santuario di Arte e Riverenza

St Mary of the Angels non è solo un gioiello architettonico ma anche un deposito di arte religiosa. La chiesa ospita un'impressionante collezione di statue, tra cui una replica in marmo del Mosè di Michelangelo e rappresentazioni a grandezza naturale della Pietà e della Sacra Famiglia. Gli altari laterali, dedicati a Nostra Signora del Rosario e a San Giuseppe, sono realizzati in squisito marmo maculato marrone, ciascuno accompagnato da statue che invitano alla contemplazione e alla preghiera.

L'altare maggiore, un capolavoro gotico in marmo, è adornato con un reredos scolpito e statue, creando un punto focale per il culto. La rappresentazione scolpita dell'Ultima Cena sull'altare è una testimonianza della dedizione della chiesa all'arte e alla devozione.

Una Tradizione di Musica e Celebrazione

La musica è intrecciata nel tessuto stesso di St Mary of the Angels. Rinominata per la sua tradizione di Canto Gregoriano, iniziata nel 1905, la chiesa è stata un centro di eccellenza musicale. Il coro, una volta guidato dall'illustre Maxwell Fernie, continua ad incantare i visitatori con le sue esibizioni armoniose. L'organo della chiesa, uno strumento unico riprogettato nel 1984, aggiunge alla ricca trama sonora che riempie lo spazio sacro.

Resilienza Attraverso le Avversità

I terremoti del 2013 hanno rappresentato una sfida significativa per St Mary of the Angels, portando alla sua chiusura per il rafforzamento strutturale. Grazie a una campagna di raccolta fondi di successo, la chiesa ha subito un ampio restauro, riaprendo nel 2017 con la sua integrità e bellezza intatte. Il progetto, che è costato 9,5 milioni di dollari, è stato celebrato come un trionfo del restauro, guadagnando un premio di patrimonio nei New Zealand Heritage Project Awards del 2018.

Un Luogo di Pellegrinaggio e Riflessività

St Mary of the Angels è più di una semplice chiesa; è un luogo di pellegrinaggio e riflessione. Il sito del funerale di Madre Suzanne Aubert nel 1926, la chiesa occupa un posto speciale nei cuori di coloro che venerano il suo lascito. Il suo funerale, il più grande per una donna in Nuova Zelanda, è stato una testimonianza del suo impatto e del ruolo centrale della chiesa nella comunità.

I visitatori di St Mary of the Angels sono invitati a esplorare non solo la sua bellezza architettonica ma anche il suo significato spirituale. Che si tratti di partecipare a un servizio, ascoltare il coro o semplicemente immergersi nell'atmosfera serena, una visita a questa chiesa iconica è un viaggio nel cuore del patrimonio spirituale e culturale di Wellington.

In conclusione, St Mary of the Angels si erge come un testamento di resilienza, fede ed espressione artistica. Le sue mura riecheggiano le preghiere di generazioni, le sue finestre raccontano storie di devozione e la sua musica eleva l'anima. Una visita a questa storica chiesa è un must per chiunque cerchi di connettersi con il ricco tessuto di storia e spiritualità di Wellington.

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