La Cattedrale di Agrigento, conosciuta localmente come Cattedrale di San Gerlando, si erge maestosamente sulla collina di Girgenti nella storica città di Agrigento, in Sicilia. Questa splendida cattedrale, con la sua ricca storia e il suo splendore architettonico, non è solo un luogo di culto ma anche un simbolo dello spirito duraturo e del patrimonio culturale della regione.
Le origini della Cattedrale di Agrigento risalgono al periodo normanno, un'epoca in cui la Sicilia stava attraversando significative trasformazioni sotto il dominio dei Normanni. La cattedrale fu fondata nel 1088 da Gerlando di Besançon, cugino del Gran Conte Ruggero I di Sicilia, che fu nominato vescovo di Agrigento. La costruzione iniziò poco dopo la conquista normanna della città nel 1087 e fu completata nel 1094. Originariamente dedicata alla Madonna Assunta, la cattedrale fu successivamente ridedicata a San Gerlando, patrono di Agrigento, nel 1315.
La cattedrale ha subito numerose ricostruzioni e restauri a causa del terreno instabile e dei frequenti terremoti. Nel 1198, una frana causò danni significativi, portando a una serie di sforzi di ricostruzione nel corso dei secoli. Nel XIII secolo, la cattedrale fu utilizzata come fortezza militare da Federico II di Svevia, riflettendo i tempi turbolenti e l'importanza strategica della posizione.
I visitatori della Cattedrale di Agrigento sono accolti da una facciata impressionante che mescola vari stili architettonici, dal normanno al gotico al barocco. La facciata meridionale presenta elementi decorativi che ricordano lo stile plateresco, con finestre cieche e lo stemma consunto della famiglia Montaperto. La grande scalinata che conduce all'ingresso principale è una meraviglia in sé, composta da cinque rampe di scale fiancheggiate da coppie di pilastri in tufo e ringhiere in ferro artistiche.
La facciata principale è composta da due ordini sovrapposti, coronati da un frontone. Il portale centrale, con il suo arco in marmo rinascimentale, è affiancato da pilastri e sormontato da un architrave che porta un cartiglio, uno stemma e un piccolo frontone. Il grande oculo centrale con una vetrata colorata aggiunge grandezza alla facciata. Il lato destro della cattedrale presenta una doppia rampa di scale che conduce a un ingresso secondario, adornato con cinque finestre bifore in pietra e un portale classico in marmo.
All'interno, la pianta a croce latina della cattedrale si svela, con tre navate separate da archi a sesto acuto poggianti su pilastri ottagonali. Il soffitto della navata centrale presenta una miscela unica di stili architettonici, riflettendo i vari periodi di restauro. Il tetto a capriate del 1511-1514 è adornato con figure dipinte di santi, personaggi biblici e figure allegoriche, mentre il soffitto a cassettoni del periodo spagnolo presenta l'emblema dell'aquila bicipite di Carlo V e altri simboli reali.
La cupola, realizzata con la tecnica del trompe-l'œil, è una delizia visiva, con le virtù cardinali raffigurate nei pennacchi, opera dell'artista Michele Blasco. I soffitti del transetto, ricchi di cassettoni dorati, e le volte dell'abside riccamente stuccate e affrescate, aggiungono all'opulenza dell'interno della cattedrale.
Tra le molte cappelle all'interno della Cattedrale di Agrigento, spicca la Cappella del Santissimo Crocifisso. Situata nella prima campata della navata destra, ospita un altare del XVII secolo in marmi misti, contenente l'urna d'argento di San Gerlando, realizzata da Michele Ricca nel 1639. La cappella presenta anche un coro ligneo e una statua del Cristo morto del XVII secolo.
La cattedrale ospita anche due magnifici organi, candelabri dorati, vasi d'argento e altri preziosi oggetti liturgici, riflettendo la ricchezza e il patrocinio artistico della chiesa nel corso dei secoli. L'arca d'argento di San Gerlando, un altro capolavoro di Michele Ricca, è uno dei tesori della cattedrale.
Nel corso degli anni, la cattedrale ha subito numerosi progetti di restauro per preservarne l'integrità strutturale e il patrimonio artistico. Importanti restauri sono stati effettuati tra il 1888 e il 1902 da Giuseppe Patricolo, seguiti da ulteriori lavori di Giuseppe Rao, Francesco Valenti e altri. Nel 1959, Papa Pio XII elevò la cattedrale al rango di basilica minore.
Nel 2011, la cattedrale è stata dichiarata inagibile a causa della friabilità dello sperone roccioso su cui sorge, portando alla sua chiusura al pubblico. Tuttavia, una parte del monumento è stata riaperta nel 2014 per scopi religiosi e turistici, e nel 2019 l'intera struttura è stata completamente riaperta a seguito di estesi lavori di restauro e consolidamento.
Una visita alla Cattedrale di Agrigento è un viaggio nel tempo, offrendo uno sguardo nel ricco arazzo della storia e della cultura siciliana. La sua bellezza architettonica, la sua importanza storica e religiosa la rendono una destinazione imperdibile per chiunque esplori l'incantevole isola della Sicilia.
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