Nel cuore di Alcamo, una pittoresca cittadina nella provincia di Trapani, in Sicilia, si erge la maestosa Chiesa del Gesù, conosciuta localmente come Chiesa del Gesù. Questa grandiosa struttura barocca, nota anche come Chiesa del Collegio dei Gesuiti, è la seconda chiesa più grande di Alcamo, dopo la Basilica di Santa Maria Assunta. Con la sua ricca storia, l'architettura mozzafiato e le opere d'arte intricate, la Chiesa del Gesù è una tappa obbligata per chi esplora questa affascinante regione d'Italia.
La costruzione della Chiesa del Gesù iniziò nel 1684, finanziata dai risparmi dei Gesuiti. Il terreno su cui sorge la chiesa fu generosamente donato dal Comune di Alcamo. In cambio, i Gesuiti si impegnarono in diverse opere pubbliche, tra cui l'aggiunta di sei gradini alla Porta Stella, una porta della città, e il miglioramento del condotto d'acqua che portava da una sorgente fuori dalle mura della città a una fontana usata come abbeveratoio per gli animali.
La costruzione della chiesa fu un processo lungo, durato circa 80 anni. Il 7 giugno 1725, il Padre Vincenzo Monteleone, allora rettore del Collegio dei Gesuiti, fu nominato procuratore per la costruzione della chiesa. Nonostante i progressi lenti, la chiesa fu finalmente inaugurata il 29 luglio 1764 con una solenne cerimonia. Il completamento della chiesa nel 1767 segnò la fine di un'era, poiché i Gesuiti furono espulsi dalla chiesa nello stesso anno. A causa del lungo periodo di costruzione, i locali la soprannominarono affettuosamente Chiesa del Rappezzo.
Nel 2014, la facciata della chiesa fu sottoposta a un significativo intervento di consolidamento, garantendone la conservazione per le future generazioni. La chiesa ha anche ospitato varie congregazioni, tra cui la Congregazione della Maestranza dei Cordari, i cui membri veneravano una statua lignea di Cristo legato alla colonna, situata in una piccola cappella vicino all'ingresso secondario su Via Mazzini.
La facciata della Chiesa del Gesù, che si affaccia su Piazza Ciullo, è un esempio stupefacente di architettura barocca. È adornata con pilastri con capitelli dorici-toscani e ionici. Cinque nicchie sulla facciata ospitano statue di Sant'Ignazio di Loyola, San Francesco Saverio, la Madonna dei Miracoli (la patrona di Alcamo) e gli arcangeli Michele e Raffaele. Nel 1931, queste statue furono restaurate dallo scultore locale Giuseppe Bambina, dopo i danni inflitti dalle truppe di Garibaldi durante il loro ingresso in città il 17 maggio 1860.
Sopra il balcone centrale, un orologio a pendolo fu installato nel 1989, sostituendo un vecchio orologio che un tempo adornava il campanile della Chiesa Madre di Alcamo. Ai lati dell'orologio si trovano due campanili sormontati da guglie triangolari. All'interno di uno dei campanili, tre campane sono dedicate a Sant'Ignazio di Loyola, San Francesco Saverio e al Sacro Cuore di Gesù. In cima alla facciata, una corona di marmo commemora il dominio spagnolo in Sicilia.
L'ingresso principale della chiesa, accessibile tramite una scalinata in pietra conosciuta localmente come pietra di li Carrubbazzi, si apre su una navata unica sormontata da una volta a botte. Le pareti e l'abside sono decorate con stucchi in stile rococò, completati nel 1767, probabilmente da Giovanni e Francesco Russo, che avevano appreso l'arte sotto Lorenzo Curti. La forma attuale della cupola fu realizzata nel 1962, e sotto di essa, una targa ormai scomparsa segnava l'ingresso a una cripta che si estendeva per sei metri verso l'altare principale, dove erano sepolti i membri defunti dell'ordine dei Gesuiti.
L'altare principale è adornato da un dipinto intitolato La Circoncisione di Gesù, realizzato nel 1797 dall'artista locale Giuseppe Renda. L'altare è illuminato da vetrate, con la finestra centrale che raffigura Gesù con le mani aperte. La chiesa ospita quattro cappelle, con le due più grandi che occupano le posizioni del transetto:
La cantoria della chiesa ospita un altare che in precedenza si trovava in una delle cappelle laterali, molto probabilmente quella dedicata al Sacro Cuore di Gesù o all'Immacolata Concezione. Questo altare è sormontato da un busto ligneo di Sant'Ignazio di Loyola.
Vicino all'ingresso laterale su Via Mazzini, una fonte battesimale in alabastro del 1500, probabilmente proveniente dalla Chiesa dell'Annunziata, aggiunge al fascino storico della chiesa. Il fusto modellato della fonte è adornato con motivi di foglie di acanto e un'immagine dell'Annunziata, mentre il bacino circolare è decorato con ghirlande e un tempo presentava quattro teste di angelo, di cui ne rimane solo una.
Accanto all'ingresso principale della Chiesa del Gesù si trova un monumento funebre barocco dedicato a Padre Vincenzo Abbati, scomparso nel 1654. Padre Abbati fu fondamentale nella costruzione dell'ex Collegio dei Gesuiti, della Chiesa della Sacra Famiglia e del convento della Chiesa di Santa Maria dell'Itria ad Alcamo. Il monumento, alto 383 cm e largo 198 cm, è arricchito da intarsi di marmo raffiguranti composizioni vegetali ed è sormontato dall'emblema dell'ordine dei Gesuiti con il monogramma IHS, sopra un'edicola a timpano.
Al centro del monumento, all'interno di una nicchia ellittica, si trova un mezzo busto di Padre Vincenzo Abbati. Ai lati del busto ci sono due figure femminili allegoriche, una con una cornucopia e l'altra con un rogo. Sotto il busto, lo stemma della famiglia Abbati, composto da tre stelle disposte in un triangolo invertito con un artiglio felino su sfondo grigio, è esposto. Una targa di marmo iscritta alla base del monumento porta un'epigrafe commemorativa in latino. Le pseudo-pilastri che fiancheggiano l'epigrafe presentano teschi e motivi ornamentali di conchiglie e volute.
La Chiesa del Gesù ad Alcamo non è solo un luogo di culto, ma un testimone della ricca storia, del patrimonio artistico e dello splendore architettonico della città. Che tu sia un appassionato di storia, un amante dell'arte o un viaggiatore curioso, una visita a questa magnifica chiesa ti lascerà in soggezione per la sua bellezza e importanza.
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