La Cattedrale dei Santi Pietro e Marco, conosciuta localmente come Chiesa cattedrale dei Santi Pietro e Marco ad Alessandria, rappresenta un magnifico esempio della ricca storia e dello splendore architettonico della città di Alessandria in Italia. Questo gioiello neoclassico, con il suo campanile imponente e la facciata intricata, invita i visitatori a fare un tuffo nel passato e a esplorare il cuore spirituale e culturale della regione.
La storia della Cattedrale dei Santi Pietro e Marco è una storia di resilienza e trasformazione. La cattedrale originale, dedicata a San Pietro, fu costruita tra il 1170 e il 1175. Tuttavia, verso la fine del XIII secolo, divenne evidente che la chiesa era troppo piccola per ospitare la crescente congregazione. Sotto la guida dell'architetto Ruffino Bottino da Casale, furono effettuati ampliamenti sostanziali, conferendo alla cattedrale una presenza più grandiosa.
Purtroppo, l'antica cattedrale fu demolita all'inizio del XIX secolo per ordine di Napoleone durante la sua riorganizzazione urbana della città. Tuttavia, lo spirito della cattedrale continuò a vivere. Il vescovo e il capitolo della cattedrale riuscirono a convincere il generale francese a permettere loro di designare la Chiesa di San Marco, originariamente costruita nel XIII secolo e precedentemente appartenente ai Domenicani, come nuova cattedrale. Questa chiesa era stata confiscata dai francesi nel 1797 e utilizzata come loro quartier generale, richiedendo ampi lavori di restauro prima di poter servire il suo nuovo scopo.
Tra il 1807 e il 1810, l'architetto Cristoforo Valizzone guidò gli sforzi di ricostruzione, trasformando la chiesa in un capolavoro neoclassico. La cattedrale fu benedetta e riaperta per il culto nel dicembre 1810, ora con la doppia dedicazione a San Pietro e San Marco. Ulteriori lavori di restauro si svolsero tra il 1874 e il 1879, guidati da Emilio Arboreo Vella, culminando nella consacrazione della cattedrale il 4 luglio 1879.
La facciata della Cattedrale dei Santi Pietro e Marco è un esempio straordinario di architettura neoclassica, completata da Cristoforo e Leopoldo Valizzone tra il 1820 e il 1822. Presenta quattro affreschi di Luigi Vacca, raffiguranti scene della vita dell'apostolo Pietro, con una rappresentazione di Dio Padre nel timpano. Sulla facciata si trovano cinque statue che rappresentano Gesù e i quattro evangelisti, aggiungendo un senso di protezione divina sulla cattedrale.
Accanto alla facciata si erge il maestoso campanile, un vero simbolo di Alessandria. Progettato dall'architetto Giuseppe Antonio Boidi Trotti, questa struttura eclettica fu costruita in 33 anni, dal 1889 al 1922. Con un'altezza di 106 metri, il campanile incorpora elementi strutturali innovativi tipici del periodo di transizione tra il XIX e il XX secolo. Presenta una gabbia metallica che sostiene la guglia, con quattro rosoni e una grande campana realizzata da Pietro Gattinara nel 1818, insieme a quattro campane aggiuntive del 1901.
Entrando nella Cattedrale dei Santi Pietro e Marco, i visitatori sono accolti da un grandioso interno con tre navate e un ampio presbiterio. L'ingresso laterale sinistro presenta un dipinto della scuola genovese del XVII secolo, raffigurante la Madonna che guida Santa Teresa a venerare San Giuseppe. L'altare maggiore, realizzato nel 1954 dallo scultore Sacchelli e Luigi Frascarolo, è una recente aggiunta al ricco patrimonio artistico della cattedrale.
L'interno della cattedrale è adornato con cinque vetrate colorate di Dalle Ceste e un imponente organo costruito nel 1929 dalla ditta organaria Balbiani, restaurato nel 2008. L'organo, con trasmissione elettrica, è situato in due matronei che sovrastano il presbiterio, con una console dotata di tre tastiere e una pedaliera.
Uno degli elementi storicamente più significativi della cattedrale è la sua cupola, progettata da Emilio Arboreo Vella. Costruita tra il 1875 e il 1879, la cupola commemora il 700º anniversario della vittoria della Lega Lombarda su Barbarossa alla Battaglia di Legnano. Presenta 24 nicchie, ciascuna contenente una statua dei santi patroni delle 24 città che formavano la Lega Lombarda, complete dei rispettivi stemmi.
Il presbiterio ospita anche un coro in stile barocco del XVIII secolo, con scene encaustiche della vita di San Pietro dipinte dal pittore Costantino Sereno. Sopra il coro si trova un dipinto di San Pietro in trono tra San Paolo e San Giovanni Battista, un'opera incompiuta di Callisto Piazza risalente al 1546.
La cattedrale vanta dieci cappelle laterali, ognuna con il suo fascino unico e significato storico. Sul lato sinistro, i visitatori possono trovare il battistero, la Cappella dell'Immacolata Concezione con il suo altare in marmo nero e dipinti di Guglielmo Caccia, la Cappella del Rosario decorata da Giorgio Boasso, la Cappella di San Baudolino e la Cappella di San Giuseppe con il suo altare in marmo e la statua barocca di Giacomo Francesco Parodi.
Sul lato destro, la Cappella del Crocifisso presenta un'icona dell'XI secolo e dipinti attribuiti a Jacopo da Ponte. La Cappella di San Pio ospita un dipinto di Francesco Mensi, mentre la Cappella di San Giovanni Nepomuceno presenta un dipinto del XVIII secolo con un sottopittura bizantina. La Cappella del Sacro Cuore di Gesù è adornata con decorazioni di Giorgio Boasso e statue provenienti da Ortisei, e la Cappella della Beata Vergine della Salve contiene il reliquiario della Santa Croce e la Sacra Spina.
La sagrestia e la sala capitolare della cattedrale ospitano una collezione impressionante di dipinti del XVI secolo di Moncalvo, una Madonna del Rosario di Carlo Aliberti e un dipinto di Giuseppe venduto dai suoi fratelli attribuito a Grechetto. Queste opere d'arte, insieme a vari oggetti lapidari e liturgici preziosi, arricchiscono il patrimonio culturale e artistico della cattedrale.
In conclusione, la Cattedrale dei Santi Pietro e Marco non è solo un luogo di culto; è un museo vivente di arte, storia e fede. Le sue mura e i suoi corridoi risuonano delle storie dei secoli passati, offrendo ai visitatori una connessione profonda con il viaggio spirituale e culturale di Alessandria. Che tu sia un appassionato d'arte, un amante della storia o un pellegrino in cerca di conforto, la cattedrale promette un'esperienza indimenticabile che trascende il tempo e lo spazio.
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