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Cattedrale di Andria

Cattedrale di Andria Andria

Cattedrale di Andria

La Cattedrale di Andria, conosciuta localmente come Cattedrale di Andria, rappresenta un magnifico esempio della ricca storia e della grandiosità architettonica di Andria, una città affascinante nella regione della Puglia in Italia. Questa cattedrale, dedicata a Santa Maria Assunta, non è solo un luogo di culto ma anche un vero e proprio scrigno di racconti storici, reliquie religiose e splendori architettonici che affascinano i visitatori da secoli.

La Storia della Cattedrale di Andria

Le origini della Cattedrale di Andria risalgono alla fine dell'XI secolo e all'inizio del XII secolo, quando fu commissionata da Goffredo d'Altavilla, signore di Andria. Fu costruita sul sito di una chiesa preesistente dedicata a San Pietro, che risaliva a prima dell'anno 1000 e che oggi corrisponde alla cripta della cattedrale. La struttura originale, in stile pre-normanno, forma l'attuale presbiterio e aveva l'ingresso rivolto a sud.

Nel 1063, la cattedrale fu ampliata includendo tre navate, collegate da dodici pilastri con archi romanici tipici pugliesi. I Normanni lasciarono il loro segno nella cattedrale collocando al suo interno la tomba di Emma, moglie del conte Riccardo d'Altavilla. Anche gli Svevi contribuirono aggiungendo le tombe di Yolanda di Brienne e Isabella d'Inghilterra, entrambe mogli di Federico II, che ora si trovano nella cripta.

Nel corso dei secoli, la cattedrale ha subito diverse modifiche. A metà del XIV secolo, fu saccheggiata dall'esercito di Luigi I d'Ungheria, richiedendo riparazioni e ulteriori ampliamenti all'inizio del XV secolo. In particolare, nel 1414, Francesco I del Balzo, duca di Andria, ampliò il presbiterio e costruì un grande arco a punta. Il suo successore, Francesco II del Balzo, abbellì ulteriormente la cappella di San Riccardo con bassorilievi in pietra raffiguranti scene della vita del santo.

Nel XVI secolo, il vescovo Martino De Soto Mayor aggiunse diverse cappelle laterali. Un evento storico significativo ebbe luogo il 13 febbraio 1503, quando tredici cavalieri italiani, guidati da Ettore Fieramosca, giurarono vittoria o morte nella cappella di San Riccardo prima della famosa Disfida di Barletta.

Nei secoli XVII, XVIII e XIX, la cattedrale subì notevoli cambiamenti, tra cui la costruzione dell'attuale facciata e del portico esterno.

Esplorando la Cattedrale di Andria

Avvicinandosi alla Cattedrale di Andria, la prima cosa che cattura l'attenzione è la sua splendida facciata, progettata dall'architetto Federico Santacroce e completata nel 1844. La parte superiore della facciata fu modificata durante i lavori di restauro negli anni '60 per riflettere uno stile romanico, con un rosone e finestre monofore. Il campanile adiacente, alto 50 metri, è il risultato di due costruzioni successive, con una base lombarda e aggiunte normanne, culminando in una torretta ottagonale sormontata da un gallo verde, simbolo di San Pietro.

Entrando all'interno, l'interno della cattedrale è un'armoniosa fusione di elementi storici e artistici. Le tre navate, separate da eleganti archi, conducono a un transetto riccamente decorato e a un presbiterio adornato con un magnifico soffitto a cassettoni in legno. Il presbiterio e l'abside sono accessibili attraverso un grande arco trionfale a punta, un capolavoro di Alessandro Guadagno.

I visitatori possono esplorare dieci cappelle laterali, cinque per lato, riaperte durante i lavori di restauro dal 2005 al 2008. Queste cappelle ospitano varie opere d'arte e manufatti religiosi, tra cui un altare in breccia corallina, una cattedra episcopale in pietra locale e un leggio creato dallo scultore Luigi Enzo Mattei. La cappella del Santissimo Sacramento, accessibile dalla seconda cappella a sinistra, vanta forme barocche, un tabernacolo in marmo policromo e una statua in bronzo argentato di San Riccardo.

La cattedrale presenta anche una cappella dedicata alla Sacra Spina, contenente una reliquia della Corona di Spine, donata da Beatrice d'Angiò. Inoltre, la sagrestia, con il suo pavimento in marmo e gli arredi in noce, aggiunge ulteriore fascino alla cattedrale.

La Cripta di San Pietro

Scendendo nella cripta, i visitatori vengono trasportati indietro nel tempo. Questo antico spazio, con le sue due navate, i soffitti a volta incrociata e le colonne riutilizzate, ospita le tombe di Yolanda di Brienne e Isabella d'Inghilterra. Un altare, adornato con un affresco del Cristo Pantocratore, si trova alla fine della cripta, che un tempo era utilizzata come ossario e riscoperta all'inizio del XX secolo. Secondo la tradizione, San Pietro celebrò una messa qui nel 44 d.C. durante il suo viaggio verso Roma, segnando l'inizio della comunità cristiana di Andria.

La cripta contiene anche la tomba di San Riccardo, sepolto qui tra il VI e l'VIII secolo in un sarcofago di pietra con un baldacchino sostenuto da colonne.

Una Visita da Ricordare

La Cattedrale di Andria non è solo un luogo di culto; è un museo vivente di storia, arte e fede. Dalla sua facciata romanica al suo interno riccamente decorato e all'antica cripta, la cattedrale offre un affascinante viaggio attraverso secoli di storia. Che tu sia un appassionato di storia, un amante dell'arte o un pellegrino, una visita alla Cattedrale di Andria è un'esperienza indimenticabile che ti lascerà meravigliato per la sua bellezza e importanza.

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