Situato su una pittoresca collina che domina la città di Avellino, il Santuario della Madonna delle Grazie è un simbolo di storia, arte e spiritualità. Questo santuario, tra le più antiche chiese di Avellino, offre ai visitatori un tranquillo viaggio nel passato, dove fede e tradizione si intrecciano in armonia. Che tu sia un appassionato di storia, un amante dell'arte o un cercatore spirituale, questo santuario promette un'esperienza indimenticabile.
Il Santuario della Madonna delle Grazie è un simbolo di devozione e resilienza sin dalla sua costruzione tra il 1580 e il 1584. La prima pietra fu posta dal Vescovo Ascanio Albertini, e la chiesa fu consacrata nel 1609 sotto il Vescovo Muzio Cinquini. Questo luogo sacro è stato a lungo un rifugio spirituale per la comunità, attirando pellegrini da Avellino e oltre, specialmente durante la celebrazione annuale del 2 luglio.
La storia del santuario è ricca di racconti di fede e miracoli. L'immagine venerata della Madonna delle Grazie, che raffigura la Madonna con il Bambino Gesù, è stata un punto focale di venerazione fin dalla sua installazione. Questa immagine è celebrata per la sua antichità e per i miracoli a essa attribuiti, diventando un simbolo di speranza e fede per innumerevoli devoti.
Avvicinandoti al santuario, troverai due strade che ti conducono al suo accogliente abbraccio: Rampa S. Maria delle Grazie e Via Tuoro Cappuccini. Lungo il percorso, due edicole adornate con maioliche policrome raffiguranti la Vergine Maria accolgono i visitatori. Queste edicole, erette nel 1830, servono come promemoria della fede duratura che permea questo luogo sacro.
Il santuario stesso è un'armoniosa fusione di arte e architettura. All'interno, la chiesa presenta due navate distinte. La navata sinistra ospita un dipinto del XVI secolo di Silvestro Buono, La Deposizione, accanto a un crocifisso in legno. La navata destra accoglie bellissimi altari dedicati a Sant'Antonio di Padova, San Francesco d'Assisi e al Sacro Cuore di Gesù. Qui, la nuova statua della Madonna assume un ruolo centrale durante la processione annuale.
L'altare principale è un capolavoro, con un trittico ligneo del XVI secolo. Quest'opera, creata da un artista anonimo, raffigura San Francesco d'Assisi, l'antica immagine della Madonna delle Grazie e San Gennaro. Ai lati dell'altare ci sono due incantevoli dipinti che rappresentano la Natività e la Presentazione di Gesù al Tempio.
La navata centrale è adornata con sei medaglioni, ciascuno contenente dipinti raffinati, tra cui scene dell'Annunciazione, della Pentecoste e dell'Assunzione della Vergine Maria. Sopra l'ingresso, si trova il coro dei frati, completo di un crocifisso in legno del XVI secolo restaurato. Il soffitto sopra il coro presenta un pregiato dipinto del XVII secolo di Francesco Guarini, che illustra l'apparizione della Vergine a San Felice da Cantalice.
La festa annuale in onore della Madonna delle Grazie è una celebrazione vivace che cattura i cuori dei locali e dei visitatori. I festeggiamenti iniziano con una novena il 23 giugno, culminando nelle grandi celebrazioni del 1° e 2 luglio. In questi giorni, il santuario si anima con una serie di Messe dall'alba fino al primo pomeriggio, attirando pellegrini da vicino e lontano.
Il momento culminante della festa è la solenne processione della statua della Madonna attraverso le strade della parrocchia, accompagnata da musica e illuminazioni artistiche. Al calar della sera, i festeggiamenti continuano con spettacoli dal vivo, culminando in un abbagliante spettacolo di fuochi d'artificio che illumina il cielo notturno, segnando la fine di questa gioiosa occasione.
Nel corso della sua storia, il Santuario della Madonna delle Grazie è stato un luogo di indulgenza spirituale. Nel 1843, il Cardinale Ferretti concesse l'indulgenza plenaria a coloro che si confessavano e ricevevano la comunione durante la prima settimana di luglio. Questa tradizione, perpetuata da Papa Pio IX, continua a offrire conforto spirituale ai fedeli.
L'importanza del santuario è stata ulteriormente evidenziata durante l'Anno Giubilare della Misericordia nel 2016, quando la Porta Santa è stata aperta, permettendo ai pellegrini di ricevere l'indulgenza plenaria. Questo evento ha sottolineato il ruolo duraturo del santuario come faro di fede e misericordia.
In conclusione, il Santuario della Madonna delle Grazie non è solo un monumento storico; è una testimonianza vivente della fede e del patrimonio culturale duraturi di Avellino. Mentre ti aggiri per le sue sacre sale, ti troverai immerso in un mondo dove storia, arte e spiritualità si fondono, offrendo un'esperienza profonda e indimenticabile.
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