Nel cuore di Avezzano, una città incastonata nella pittoresca regione dell'Abruzzo, si trova un gioiello nascosto che promette di affascinare sia gli appassionati di storia che i visitatori occasionali: l'Aia dei Musei. Questo straordinario complesso museale offre un affascinante viaggio nel tempo, svelando il ricco tessuto culturale e storico dell'area della Marsica. Situato negli spazi riadattati dell'ex mattatoio comunale, l'Aia dei Musei è una dimostrazione dell'impegno della regione a preservare il proprio patrimonio abbracciando al contempo la modernità.
Il Museo Lapidario Marsicano, una delle due principali sezioni dell'Aia dei Musei, vanta un'impressionante collezione di oltre cento iscrizioni e manufatti in pietra di epoca romana, medievale e rinascimentale. Questi reperti offrono una visione unica della vita sociale, politica e religiosa degli antichi abitanti della Marsica. Le origini del museo risalgono al 1888, quando fu ufficialmente istituito sotto la guida di Orazio Mattei, ispettore dei monumenti antichi e degli scavi. La collezione era inizialmente ospitata nell'ex convento francescano prima di trovare la sua sede definitiva nell'Aia dei Musei nel 2012.
Mentre passeggi attraverso il Museo Lapidario Marsicano, incontri varie sezioni, ciascuna dedicata a diversi tipi di manufatti. Le iscrizioni romane, ad esempio, offrono una finestra sulla vita quotidiana e sulle credenze degli antichi abitanti della regione. Tra i pezzi più notevoli c'è la lapide originale di Poppedia Secunda, scoperta nel 1814 e donata al museo nel 1934. Questo manufatto è particolarmente significativo poiché fa luce sulla gens Poppedia, una famiglia influente nell'area.
Un'altra attrazione del museo è la sezione dedicata alle stele funerarie, che spesso raffigurano le porte delle case e delle tombe. Queste stele offrono un toccante promemoria delle usanze e delle tradizioni legate alla morte e alla sepoltura nei tempi antichi. Il museo presenta anche una collezione di statue, stemmi e ceramiche, ogni pezzo aggiungendo un altro strato alla ricca narrazione storica della Marsica.
La mostra Le Parole di Pietra, dedicata all'ingegnere Loreto Orlandi, è un tesoro di meraviglie epigrafiche. Questa sezione dell'Aia dei Musei ospita una miriade di iscrizioni che raccontano la vita di figure notevoli dell'Impero Romano, tra cui il dittatore Silla e il leader della Lega Italica, Poppedio Silone. La mostra include anche un altare dedicato al dio Fucino, risalente al IV secolo a.C., e una meridiana in pietra calcarea che raffigura Ercole a riposo.
Uno degli aspetti più affascinanti della mostra Le Parole di Pietra è il suo focus sulla resilienza di questi manufatti. Nonostante il devastante terremoto della Marsica del 1915 e i pesanti bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale, molte di queste iscrizioni sono sopravvissute, offrendo un collegamento tangibile con il passato. La mostra include anche una piccola sala dedicata all'Avezzano pre-terremoto, che espone elementi di architettura urbana e manufatti degli antichi edifici della città.
La seconda principale sezione dell'Aia dei Musei, Il Filo dell'Acqua, è dedicata alla monumentale impresa ingegneristica che fu il prosciugamento del Lago Fucino. Questa mostra, intitolata in onore di Cesare Borsa, esplora uno dei progetti idraulici più significativi di tutti i tempi. Le esposizioni multimediali guidano i visitatori attraverso la storia dell'emissario del Fucino, dei cunicoli claudiani e dell'Incile del Fucino, evidenziando la loro importanza nel trasformare il panorama sociale, culturale ed economico della regione.
Il prosciugamento del Lago Fucino, un tempo il terzo lago più grande d'Italia, fu un progetto ambizioso che si estese per secoli. Iniziato dai Romani e completato nel XIX secolo, questo miracolo ingegneristico non solo alterò il paesaggio fisico, ma ebbe anche profondi effetti sulla vita della popolazione locale. La mostra Il Filo dell'Acqua porta in vita questa storia, offrendo un'esperienza immersiva che sottolinea l'ingegnosità e la determinazione di coloro che intrapresero questa colossale impresa.
Sebbene l'Aia dei Musei sia intrisa di storia, abbraccia anche l'arte contemporanea e le sensibilità moderne. Il complesso museale presenta una suggestiva scultura in ferro intitolata Omnia mutantur, creata dall'artista contemporaneo Gabriele Altobelli Matericalart. Inaugurata nel 2023, quest'opera d'arte serve come promemoria della natura in continua evoluzione della vita e dell'impatto duraturo dell'arte e della cultura.
I visitatori dell'Aia dei Musei troveranno anche uno spazio dedicato alle mostre temporanee, garantendo che ci sia sempre qualcosa di nuovo ed eccitante da scoprire. Questo approccio dinamico alla curatela mantiene l'esperienza museale fresca e coinvolgente, incoraggiando visite ripetute e favorendo una più profonda apprezzamento per il ricco patrimonio culturale della regione.
In conclusione, l'Aia dei Musei di Avezzano è una destinazione imperdibile per chiunque sia interessato alla storia, all'archeologia e all'eredità duratura dell'ingegnosità umana. Con la sua vasta collezione di manufatti, esposizioni immersive e impegno sia per la conservazione che per l'innovazione, questo complesso museale offre un'esperienza davvero unica e arricchente. Che tu sia un appassionato di storia esperto o un viaggiatore curioso, l'Aia dei Musei promette di lasciarti con una comprensione più profonda del passato della Marsica e un rinnovato apprezzamento per le storie che plasmano il nostro mondo.
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