Il Castello Orsini-Colonna, noto in italiano come Castello Orsini-Colonna, rappresenta un maestoso simbolo della ricca e turbolenta storia di Avezzano, un affascinante paese situato nella regione dell'Abruzzo in Italia. Questa fortezza, con le sue imponenti mura di pietra e il suo passato ricco di eventi, offre ai visitatori un affascinante viaggio nel tempo, dai conflitti medievali alla grandezza rinascimentale e oltre.
Le origini del Castello Orsini-Colonna risalgono al XII secolo, quando Gentile di Palearia, signore del feudo di Avezzano, fece erigere una torre medievale. Questa prima fortificazione era una struttura semplice, ma giocò un ruolo cruciale nella difesa e nel controllo della regione. Nel XIV secolo, il castello venne ampliato attorno ai resti di questa antica torre, evolvendosi in una roccaforte più imponente.
La storia del castello è segnata da conflitti e conquiste. Nella seconda metà del XIV secolo, Francesco del Balzo, Duca di Andria, assediò il castello poiché i locali sostenevano il suo rivale, Filippo, Principe di Taranto. L'attacco, guidato dal capitano mercenario Ambrogio Visconti e i suoi 12.000 razziatori, culminò nel saccheggio violento di Avezzano, lasciando una cicatrice duratura nella storia del paese.
Nel 1490, Gentile Virginio Orsini, un membro prominente della famiglia Orsini, intraprese una significativa ristrutturazione del castello. Lo trasformò in una fortificazione in stile rinascimentale, un progetto probabilmente ideato dall'ingegnere militare Francesco di Giorgio Martini. Il castello fu concepito come un fortilizio, una fortezza destinata a scoraggiare qualsiasi inclinazione ribelle tra la popolazione di Avezzano. L'iscrizione sul portale ogivale, Ad exitum seditiosis Avejani, serve come un severo avvertimento contro potenziali rivolte.
Il XVI secolo portò ulteriori cambiamenti al castello sotto la guida di Marcantonio Colonna, una figura chiave della famiglia Colonna. Nel 1546, egli ampliò e migliorò il castello, trasformandolo in un palazzo fortificato. La famiglia Colonna, che divenne signora feudale di gran parte della Marsica dal 1497 in poi, lasciò un'impronta duratura sul castello e sull'area circostante.
L'era dei Colonna fu caratterizzata sia da influenza culturale che politica. Le camere sotterranee e le varie stanze del castello venivano utilizzate per rappresentazioni teatrali, un segno del mecenatismo della famiglia per le arti. Nel 1722, Fabrizio II Colonna e sua moglie, Caterina Zefirina Salviati, furono accolti con grandi cerimonie e celebrazioni dai vassalli di Avezzano, dimostrando i legami stretti tra i signori e la comunità locale.
Il castello rimase nelle mani della famiglia Colonna fino all'abolizione dei diritti feudali nel 1806. Durante questo periodo, il teatro del castello veniva frequentemente utilizzato, con un probabile ingresso laterale nel fossato, generosamente messo a disposizione dei cittadini dalla famiglia Colonna.
Dopo la fine del feudalesimo, il castello passò alla famiglia Lante Della Rovere, che lo mantenne fino al 1905. A quel punto, Francesco Spina, il vicesindaco di Avezzano, acquistò il castello. Egli convertì parte di esso in un hotel e affittò il lato sud alla Regia Scuola Normale Matilde di Savoja, mentre altre sezioni ospitavano il tribunale di Avezzano. Il giardino rinascimentale, noto come Orto di San Francesco, venne utilizzato come stalla per cavalli.
Le fortune del castello cambiarono drasticamente con il devastante terremoto della Marsica del 1915. Il sisma causò danni significativi, distruggendo gran parte della struttura superiore e le aggiunte del XVI secolo della famiglia Colonna. Nonostante i parziali sforzi di restauro negli anni '60 e '70, il castello rimase in gran parte in rovina.
Negli anni '90, venne intrapreso un progetto di restauro più completo, guidato dall'architetto Alessandro Del Bufalo. Questo progetto incluse la creazione di un auditorium all'interno di una struttura interna autoportante, donando nuova vita al sito storico.
Oggi, il Castello Orsini-Colonna si presenta come un notevole esempio di architettura medievale e rinascimentale. La facciata è caratterizzata da due livelli distinti, separati da un redondone (cornicione) che corre lungo il muro di cinta e le torri. Il portale rettangolare centrale è adornato con due file di piccole piramidi e fiancheggiato da due figure in bassorilievo di orsi, uno dei quali brandisce una spada, simbolo della famiglia Orsini. Al centro, lo stemma della famiglia Colonna, circondato dal collare dell'Ordine del Toson d'Oro, si erge orgogliosamente.
Il secondo livello della facciata presenta due file di finestre, con una finestra centrale sopra il portale. Il lato sud vanta la più alta concentrazione di finestre e, in cima, una loggia. Il fossato asciutto circonda il castello, con il portale collegato alla terraferma da un ponte levatoio. Il lato sinistro della facciata conserva gran parte delle sue merlature guelfe e dei suoi beccatelli, sebbene molti siano andati persi nel terremoto del 1915.
Il Castello Orsini-Colonna non è solo una reliquia del passato; è un vivace centro culturale. Il castello ospita mostre d'arte, spettacoli teatrali e proiezioni cinematografiche, offrendo uno spazio dinamico per l'impegno culturale. Gli sforzi di restauro hanno garantito che il castello rimanga un punto focale della vita culturale di Avezzano, attirando sia locali che turisti.
In conclusione, il Castello Orsini-Colonna è un monumento straordinario che incarna la ricca storia e il patrimonio architettonico di Avezzano. Le sue mura raccontano storie di battaglie medievali, splendore rinascimentale e rinascita moderna. Una visita a questo sito storico offre un'opportunità unica per fare un salto indietro nel tempo e vivere l'eredità duratura delle famiglie Orsini e Colonna.
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