Situato nella affascinante città di Ávila, il Real Monasterio de Santo Tomás rappresenta un simbolo della ricca storia e della maestria architettonica della Spagna. Questo monastero in stile gotico, fondato nel 1480, offre un viaggio affascinante nel tempo, mescolando significato religioso, legami reali e splendore artistico.
Il Real Monasterio de Santo Tomás deve la sua origine a Hernán Núñez de Arnalte, tesoriere dei Re Cattolici, e sua moglie María Dávila, insieme a Fray Tomás de Torquemada. La costruzione iniziò nel 1482 sotto la guida di Martín de Solórzano e continuò fino al 1493, finanziata dai Re Cattolici e altri benefattori. Il monastero fu pensato come residenza estiva e luogo di sepoltura per il Principe Juan, erede al trono, la cui tomba fu successivamente realizzata dallo scultore italiano Domenico Fancelli.
Questo luogo venerato ebbe anche un ruolo nell'Inquisizione Spagnola, ospitando il tribunale e gli ultimi anni di vita di Fray Tomás de Torquemada fino alla sua morte nel 1498. Nei secoli successivi, servì come casa di studio e in seguito come università, consolidando il suo posto nella storia educativa e religiosa della Spagna.
Il monastero è un esempio magnifico dello stile dei Re Cattolici, caratterizzato dalla sua grande scala e dai dettagli intricati. La facciata esterna della chiesa è dominata da un imponente portale incorniciato da un grande arco e fiancheggiato da due massicci contrafforti che formano una forma a H. Adornata con statue di Gil de Siloé e Diego de la Cruz, la facciata presenta un rosone sorprendente e lo stemma dei Re Cattolici sorretto da un'aquila.
Entrando, i visitatori sono accolti dalla grandiosità della navata principale, che si estende per 53 metri di lunghezza e 10,50 metri di larghezza. La disposizione a croce, con colonne scanalate che ricordano palme, fu progettata per ospitare la tomba del Principe Juan. La chiesa è adornata con otto cappelle, ciascuna con sculture notevoli, tra cui le opere di Luis Salvador Carmona e il commovente Cristo de las Angustias.
Il punto culminante dell'interno è il magnifico altare maggiore di Pedro Berruguete, considerato uno dei suoi capolavori. Completato nel 1494, l'altare è diviso in tre sezioni, raffiguranti episodi della vita di San Tommaso d'Aquino. La predella presenta rappresentazioni di vari santi, mentre altre diciannove pitture abbelliscono la navata, creando un banchetto visivo per gli amanti dell'arte.
Il coro del monastero è un gioiello architettonico, con 45 sedili nella sezione superiore e 34 in quella inferiore, disposti a forma di U. I due sedili più vicini all'altare erano riservati ai Re Cattolici. Realizzato in legno di noce nello stile gotico fiammeggiante, gli schienali dei sedili sono decorati con disegni geometrici, creature fantastiche e i simboli dei Re Cattolici, inclusi il giogo e le frecce e il melograno. Questo lavoro squisito fu creato da Martín Sánchez de Valladolid, che progettò anche il coro della Cartuja de Miraflores a Burgos.
Il Principe Juan, unico figlio dei Re Cattolici, morì prematuramente, e sua madre, la Regina Isabella, commissionò un sarcofago di marmo per lui. Scolpito da Domenico Fancelli a Genova e installato nel monastero nel 1512, la tomba è un esempio splendido dell'arte rinascimentale. Il principe è raffigurato in serena quiete, adornato con figure allegoriche e santi. Nonostante i danni subiti durante la Guerra d'Indipendenza nel 1809, la tomba rimane un tributo commovente al giovane principe.
Il monastero vanta tre chiostri distinti, ognuno con il suo fascino unico:
Questo è il più antico e austero dei tre chiostri. Il suo design semplice, con 20 archi e 20 colonne al livello inferiore e archi più grandi al livello superiore, emana un senso di tranquillità. La caratteristica più unica del chiostro è il suo pozzo, situato non al centro ma su un lato.
Conosciuto anche come il Chiostro dei Morti, quest'area era una volta utilizzata per le sepolture. Con le sue volte a costoloni gotiche e archi polilobati, il chiostro è sia sereno che ornato. Il livello superiore è adornato con simboli dei Re Cattolici e dell'Ordine Domenicano, aggiungendo un tocco di significato storico.
Questo chiostro spazioso e luminoso era destinato come residenza estiva dei Re Cattolici. Con 40 archi al livello inferiore e 56 al livello superiore, è un testamento alla grandiosità del periodo. Il chiostro ospita anche l'ex Università di Santo Tomás, dove studiarono figure di rilievo come Gaspar Melchor de Jovellanos.
Il Real Monasterio de Santo Tomás ospita due musei affascinanti:
Inaugurato nel 1964, questo museo espone una collezione di arte asiatica proveniente da Giappone, Vietnam, Filippine e Cina, acquisita dai missionari domenicani. Le esposizioni includono libri corali e avori filippini, offrendo uno sguardo sugli scambi culturali tra Oriente e Occidente.
Questo museo più piccolo presenta una collezione di esemplari zoologici provenienti da tutto il mondo, riflettendo il ruolo storico del monastero nell'educazione e nella storia naturale.
Il Real Monasterio de Santo Tomás non è solo un monumento storico; è un testamento vivente della ricca eredità culturale e religiosa della Spagna. Le sue mura sussurrano storie del passato, invitando i visitatori a fare un passo indietro nel tempo e a sperimentare la grandiosità di un'epoca ormai passata. Che tu sia un amante dell'arte, un appassionato di storia o semplicemente un viaggiatore curioso, questo monastero promette un viaggio indimenticabile attraverso il glorioso passato della Spagna.
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