Situata sulla pittoresca Colle Spaziano a Cesena, Italia, l'Abbazia di Santa Maria del Monte (conosciuta localmente come Abbazia di Santa Maria del Monte) rappresenta un testimone di secoli di storia, arte e spiritualità. Questa abbazia benedettina, le cui origini risalgono al IX secolo, offre ai visitatori una fuga serena e una profonda connessione con il passato.
La storia dell'Abbazia di Santa Maria del Monte inizia sui resti di una chiesa precedente costruita nel IX secolo. Tra il 1001 e il 1026, il sito vide una notevole espansione e abbellimento, culminando nella fondazione del monastero benedettino. Nel corso dei secoli, l'abbazia si è evoluta attraverso vari restauri, in particolare durante il XV e XVI secolo, che le hanno conferito l'aspetto attuale.
Uno degli aspetti più affascinanti della storia dell'abbazia è la sua collezione di ex-voto, composta da 690 pezzi risalenti al 1400. Queste tavolette dipinte raffigurano i miracoli attribuiti alla Vergine del Monte, mostrando la profonda fede e devozione del popolo di Cesena. L'abbazia ha anche avuto l'onore di ospitare Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita in Romagna nel 1986, un evento commemorato da un ex-voto appositamente dipinto.
Avvicinandosi all'Abbazia di Santa Maria del Monte, i panorami dal piazzale sono mozzafiato. Da Monte Titano alle colline ondulate dell'Appennino e la vasta pianura romagnola che si estende fino al Mare Adriatico, lo scenario è un vero spettacolo per gli occhi.
La chiesa dell'abbazia, con la sua navata unica e quattro cappelle su ogni lato, è un tesoro di arte e storia. Il fregio di Girolamo Longhi, che raffigura quattordici scene della vita della Vergine Maria, corre lungo tre lati della chiesa. Questo capolavoro, creato nel 1559, è stato riscoperto nel 1914 e miracolosamente è sopravvissuto ai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.
Camminando lungo la navata verso il presbiterio, noterai il simbolo dei Benedettini della Congregazione Cassinese incastonato nel pavimento. Sul lato destro del presbiterio si trova la Deposizione di Cristo di Mastelletta, mentre sul lato sinistro c'è Gesù con la Samaritana di Marcantonio Franceschini, risalente alla fine del XVII secolo. Il coro monastico, realizzato in noce da Giuseppe della Val di Scalve tra il 1560 e il 1562, è una vera meraviglia, e dietro l'altare si erge la statua dell'Assunzione della Vergine, una creazione del XIII secolo adornata con corone da Papa Pio VII nel 1814.
La cupola dell'abbazia è decorata con affreschi di Giuseppe Milani, dipinti tra il 1773 e il 1774. L'opera raffigura una splendida Assunzione della Vergine nella cupola, circondata da scene dell'Antico Testamento, i Quattro Evangelisti sui pennacchi e le principali Virtù Cristiane alla base degli archi. L'influenza delle tecniche prospettiche di Melozzo da Forlì è evidente in questi magnifici affreschi.
Le cappelle laterali dell'abbazia ospitano una serie di gemme artistiche. La prima cappella sulla destra vanta un'Annunciazione di Bartolomeo Coda del 1543 e un tondo di San Giovanni Battista. La seconda cappella presenta San Mauro che Guarisce gli Infermi di Francesco Mancini (1704) e un tondo della Deposizione di Girolamo Marchesi. Tuttavia, la terza cappella sulla destra contiene il dipinto più prezioso della basilica: La Presentazione di Gesù al Tempio e la Purificazione della Vergine di Francesco Raibolini, noto come Francia, datato 1515.
Il deambulatorio dell'abbazia è adornato con dipinti dell'antica Cesena e ospita parte della preziosa collezione di ex-voto. La collezione è una delle più ricche e antiche d'Europa, offrendo uno sguardo affascinante sulle pratiche devozionali del passato. Il deambulatorio presenta anche tre cappelle, ciascuna con i propri tesori unici, tra cui un crocifisso del XIV secolo, una statua in terracotta di San Giuseppe dei primi del XX secolo e una statua di San Benedetto di Leonardo Lucchi del 1987.
La cripta, accessibile tramite cancelli in ferro battuto realizzati da Fra Pio Nobilione nel XX secolo, contiene una croce in pietra del IX secolo e un sarcofago romano che un tempo serviva come luogo di sepoltura di San Mauro. La sagrestia, risalente al XIV secolo, presenta mobili del XVIII secolo e un ciclo di affreschi di Giovanni Cappelli del 1946. Opere d'arte notevoli nella sagrestia includono San Giovanni Evangelista di Lorenzo Veneziano (circa 1370), La Presentazione al Tempio di Francesco Menzocchi (1534) e La Sacra Famiglia di Gaspare Sacchi (1536).
L'Abbazia di Santa Maria del Monte non è solo un luogo di culto; è un museo vivente che racchiude la ricca storia e il patrimonio artistico di Cesena. Che tu sia un appassionato di storia, un amante dell'arte o un cercatore spirituale, una visita a questa straordinaria abbazia promette di essere un'esperienza arricchente e indimenticabile.
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