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Chiesetta di Sant'Eusebio

Chiesetta di Sant'Eusebio Cinisello Balsamo

Chiesetta di Sant'Eusebio

La Chiesa di Sant'Eusebio di Vercelli, conosciuta localmente come Chiesetta di Sant'Eusebio, è un gioiello nascosto situato nel tranquillo quartiere di Cinisello Balsamo, in Italia. Questa piccola ma storicamente ricca chiesa rappresenta un simbolo di secoli di fede, resilienza e spirito comunitario.

Il Tessuto Storico della Chiesa di Sant'Eusebio di Vercelli

Le origini della Chiesa di Sant'Eusebio di Vercelli sono avvolte nel mistero, con alcuni reperti storici che suggeriscono la sua esistenza già nel IV secolo. Inizialmente, l'area serviva come luogo di sepoltura durante l'era pagana tarda, che successivamente si trasformò in un oratorio cristiano. Sebbene la data esatta della fondazione della chiesa rimanga incerta, lo storico Luciano Caramel ipotizza che possa risalire alla fine del X o all'inizio dell'XI secolo. Questo la rende il luogo di culto più antico nei territori di Cinisello e Balsamo.

La chiesa è dedicata a Sant'Eusebio, il Vescovo di Vercelli, che un tempo aveva giurisdizione su queste terre. Il Liber notitiae sanctorum Mediolani, un documento del 1298, menziona questa dedica. Tuttavia, a metà del XVI secolo, la chiesa era in uno stato di abbandono. Nel 1567, Leonetto Clivone, durante una visita pastorale commissionata da Carlo Borromeo, descrisse la chiesa come in cattive condizioni, con l'edificio chiuso, privo di arredi e di soffitto. Nonostante ciò, rimase un sito significativo per i fedeli locali, specialmente durante la Pasqua.

Restauri e Resilienza

Nel corso dei secoli, la Chiesa di Sant'Eusebio di Vercelli ha subito diversi restauri. Alla fine del XVI secolo, un'altra visita di Carlo Borromeo rivelò ulteriori deterioramenti, con infiltrazioni d'acqua piovana che danneggiavano i pavimenti e le pareti. Solo nel 1612, sotto l'ispezione di Federico Borromeo, furono mandate significative opere di restauro. L'altare fu ricostruito, le pareti furono riparate e imbiancate, e fu imposto un divieto di celebrazioni fino al completamento dei lavori. Questi sforzi portarono frutto, e la chiesa riprese il suo ruolo di luogo di culto.

Nel 1670, la chiesa fu ampliata con l'aggiunta di una sacrestia. Nonostante la sua posizione fuori dall'area abitata principale, lungo la strada per Nova Milanese, la chiesa fu costruita utilizzando materiali umili disponibili localmente. Presenta una singola aula rettangolare con un'abside, orientata a est.

Il restauro più significativo avvenne intorno al 1879, sotto la guida di Vitaliano Rossi, il parroco di Sant'Ambrogio. Questo restauro includeva l'isolamento dell'edificio entro un perimetro di sette metri, il consolidamento della struttura con mattoni robusti, sabbia fluviale e calce fresca. Lo spazio interno fu sgombrato dal terreno e riempito con ciottoli e ghiaia grossolana, sopra i quali fu posato il pavimento. Furono riaperte le antiche finestre nell'abside e restaurate due figure dipinte sulla parete sinistra. Inoltre, la sacrestia fu ampliata e fu eretto un piccolo campanile con un orologio e due campane, segnando questo restauro con un'iscrizione alla base della torre.

Tesori Architettonici e Artistici

Il significato storico della chiesa è ulteriormente evidenziato dalle scoperte fatte durante i restauri. Tra queste, la decorazione della base absidale con animali (un pesce, un gallo e un serpente) e motivi vegetali, risalenti alla fase iniziale di costruzione della chiesa. Le finestre romaniche, riaperte durante il restauro, e gli affreschi sulla parete sinistra, databili tra il XIV e il XV secolo, arricchiscono ulteriormente il patrimonio della chiesa. L'iscrizione originale di Marcellino, trovata durante i restauri, fornisce preziose informazioni sulla storia della chiesa.

All'interno della chiesa, i visitatori possono ammirare una varietà di affreschi di epoche diverse. Questi includono una Madonna del Latte sulla parete nord, circondata da una scena di Crocifissione del XIV-XV secolo, una raffigurazione di Santa Dorotea del XVII secolo, e rappresentazioni di Santa Liberata e Santa Lucia del XIX secolo. Nel 1918, fu aggiunto un affresco raffigurante Sant'Eusebio in trono tra angeli nella vasca absidale, sebbene sia stato successivamente rimosso durante un restauro invasivo.

Miti e Leggende

La Chiesa di Sant'Eusebio di Vercelli è anche oggetto di leggende locali. Una di queste narra che la regina Teodolinda ebbe un sogno all'interno della chiesa che la portò a convertirsi al cristianesimo e successivamente a costruire il Duomo di Monza. Un'altra leggenda popolare ma infondata parla di un passaggio segreto che collega il Duomo di Monza a questa piccola chiesa. Tuttavia, queste storie sono state smentite da ricostruzioni storiche e dall'impossibilità pratica di un tale passaggio, dato l'uso di materiali umili nella costruzione della chiesa.

In conclusione, la Chiesa di Sant'Eusebio di Vercelli è una straordinaria combinazione di storia, architettura e folklore locale. La sua presenza duratura a Cinisello Balsamo è un testimone della fede e della resilienza della comunità. Che tu sia un appassionato di storia, un amante dell'architettura o semplicemente un viaggiatore curioso, questa affascinante chiesa offre uno sguardo unico nel ricco patrimonio ecclesiastico italiano.

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