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Santuario di San Martino

Santuario di San Martino Cinisello Balsamo

Santuario di San Martino

Il Santuario di San Martino, conosciuto localmente come Santuario di San Martino, rappresenta un faro di storia e fede nella città di Cinisello Balsamo, in Italia. Questo edificio religioso, dedicato a San Martino di Tours, è stato un pilastro della comunità locale per secoli, testimoniando l'evoluzione della città dai suoi primi giorni fino all'era moderna e vivace.

Il Tappeto Storico del Santuario di San Martino

Le origini del Santuario di San Martino risalgono alla fine del XIII secolo, quando fu menzionato per la prima volta nei documenti storici come Ecclesia Sancti Martini. Questo edificio iniziale faceva parte della Pieve di Desio, a testimonianza della sua lunga importanza nella regione. La struttura originaria della chiesa era notevole per le sue dimensioni considerevoli, con almeno due altari, uno dei quali dedicato alla Madonna e situato in una cappella laterale lungo il muro meridionale.

Nel corso dei secoli, il santuario ha subito numerosi cambiamenti, ognuno dei quali rifletteva le trasformazioni architettoniche e culturali del tempo. A metà del XVI secolo si trovano le prime testimonianze dettagliate della chiesa attraverso visite pastorali, cruciali per documentare e spesso stimolare le ristrutturazioni degli edifici religiosi. Una trasformazione significativa avvenne nel 1597, quando un progetto guidato da un certo Moneta propose una serie di miglioramenti, tra cui la rimodellazione dell'abside da semicircolare a quadrata e l'aggiunta di un battistero poligonale. Questi lavori furono completati all'inizio del XVII secolo, risultando in una chiesa più robusta e stilisticamente aggiornata.

Un Viaggio nel Tempo

Col passare dei secoli, il Santuario di San Martino continuò a evolversi. Nel 1856 fu completata una nuova torre campanaria, alta oltre 60 metri, sotto la guida di Don Giovanni Prato, allora parroco di Balsamo. Questa torre divenne una caratteristica prominente del santuario, ospitando cinque campane storiche che sopravvissero alle requisizioni della Seconda Guerra Mondiale grazie agli sforzi astuti di Don Piero Carcano.

All'inizio del XX secolo, ulteriori cambiamenti significativi furono realizzati sotto Don Antonio Colombo. La chiesa fu ampliata fino alle sue dimensioni attuali, adottando una pianta a croce latina con tre navate: una centrale e due laterali. In questo periodo fu anche aggiunto l'Oratorio Pio XI nel 1923, progettato dall'architetto Oreste Scanavini, rafforzando ulteriormente il ruolo della chiesa come centro della comunità.

Splendore Architettonico

L'esterno del Santuario di San Martino presenta una facciata bianca e imponente, punteggiata da una finestra semicircolare con vetrate colorate e diverse statue. La facciata delinea chiaramente la struttura interna della chiesa, con sei pilastri che incorniciano i tre ingressi. Il portale principale, realizzato in legno finemente intagliato, è adornato con motivi vegetali e uno scudo centrale con una croce. Ai lati dell'ingresso principale si trovano statue di San Martino e Sant'Anna con la Vergine Maria bambina, aggiungendo un tocco di riverenza e bellezza artistica.

Sopra l'ingresso principale, una cornice spessa separa la sezione inferiore da quella superiore della facciata, con l'iscrizione DIVO MARTINO DICATUM ben visibile. La sezione superiore presenta una grande finestra semicircolare, fiancheggiata da rilievi in stucco di cherubini e ghirlande vegetali. A coronamento della facciata c'è un frontone triangolare, sormontato da una statua della Vergine Benedetta che tiene una grande croce, affiancata da due cherubini, creando una vista visivamente affascinante e spiritualmente elevante.

La Torre Campanaria Imponente

Situata all'estremità sud-occidentale del santuario, la torre campanaria è una struttura quadrata dipinta in una calda tonalità ocra, sormontata da una cupola rossa. Ogni lato della torre presenta un orologio, e il campanile ospita cinque campane. Queste campane, risalenti all'era pre-bellica, furono salvate dalla fusione durante la Seconda Guerra Mondiale grazie agli sforzi di Don Piero Carcano, che riuscì a nasconderle fino alla fine del conflitto.

L'Interno del Santuario: Una Tela di Fede

All'interno, il Santuario di San Martino è adornato con una serie di affreschi dipinti dall'artista lombardo Carlo Farina, a partire dal 1892. Questi affreschi abbelliscono il soffitto della navata centrale con immagini di putti volanti ed emblemi episcopali, mentre i quattro pennacchi della cupola presentano i quattro Evangelisti: San Matteo con un angelo, San Marco con un leone, San Giovanni con un'aquila e San Luca che scrive il Vangelo. La cupola stessa è un capolavoro, mostrando una scena celestiale che attira gli occhi e i cuori dei visitatori verso l'alto in contemplazione.

Un Santuario per i Secoli

Nonostante la costruzione di una nuova chiesa parrocchiale a metà del XX secolo per accogliere la crescente popolazione di Cinisello Balsamo, il Santuario di San Martino rimane un punto di riferimento caro. Sebbene il suo ruolo sia diminuito nel corso degli anni, continua a servire come luogo per messe occasionali e celebrazioni speciali. Nel 2012, un terremoto causò alcuni danni, portando alla chiusura temporanea dell'edificio per motivi di sicurezza. Tuttavia, i lavori di restauro, in particolare sulla torre campanaria, furono completati nel 2022, permettendo alle campane di suonare di nuovo.

Oggi, il Santuario di San Martino si erge come testimonianza della fede e della resilienza duratura della comunità di Cinisello Balsamo. La sua ricca storia, bellezza architettonica e significato spirituale lo rendono una destinazione imperdibile per chiunque esplori questa affascinante città italiana.

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