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Castello Estense

Castello Estense Ferrara

Castello Estense

Il Castello Estense, noto anche come il Castello di San Michele, è il monumento più rappresentativo di Ferrara, Italia. Situato nel cuore di questa città rinascimentale, le sue quattro torri imponenti offrono viste panoramiche del paesaggio circostante. Questa fortezza è passata da essere un baluardo difensivo a un importante centro culturale e amministrativo e oggi ospita sia uffici governativi che un museo.

La Storia del Castello Estense

Il Castello Estense fu costruito nel 1385, su commissione del Marchese Niccolò II d'Este. Il progetto fu affidato all'architetto Bartolino da Novara, noto anche per il Castello Visconteo di Pavia e il Castello di San Giorgio a Mantova. Niccolò II riconobbe la necessità di una struttura fortificata per proteggere la sua corte dopo una violenta rivolta dei cittadini di Ferrara in risposta all'aumento delle tasse. Il 29 settembre, giorno di San Michele, fu posata la prima pietra, simboleggiando il ruolo del castello come protettore e guerriero.

Il progetto di Bartolino da Novara incorporava la Torre dei Leoni preesistente, un'antica torre di guardia del XIII secolo, e aggiungeva tre nuove torri: la Torre Marchesana a sud-est, la Torre di San Paolo a sud-ovest e la Torre di Santa Caterina a nord-ovest. Queste torri erano collegate da spesse mura e circondate da un fossato, rendendo il castello una struttura difensiva formidabile. Nel tempo, il ruolo del castello si trasformò da fortezza militare a residenza principale della famiglia Este, riflettendo la sua crescente importanza come simbolo di potere e prestigio.

La Trasformazione Rinascimentale

Alla fine del XV secolo, il castello subì significativi cambiamenti. Durante il tentato colpo di stato di Niccolò d'Este nel 1476, la Duchessa Eleonora d'Aragona usò il castello come rifugio, sottolineando la sua importanza come fortezza sicura. Dopo questo evento, la famiglia Este decise di fare del castello la loro residenza permanente. Furono apportate ampie modifiche per soddisfare le esigenze della corte e il castello fu arricchito con numerose opere d'arte.

Sotto il Duca Ercole I d'Este, il castello divenne il fulcro del rinnovamento urbano di Ferrara, noto come l'Addizione Erculea. Il piano dell'architetto Biagio Rossetti del 1492 espanse la città verso nord, raddoppiandone le dimensioni e stabilendo Ferrara come la prima città moderna d'Europa. Il castello, una volta struttura difensiva ai margini della città, ora si trovava nel suo cuore, simboleggiando il potere e l'influenza della famiglia Este.

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Gli Abbellimenti del XVI Secolo

Alfonso I d'Este, salito al potere nel 1505, continuò il lavoro di suo padre, arricchendo ulteriormente il castello dal punto di vista artistico e architettonico. Nel 1507, rinnovò la Via Coperta, un passaggio coperto che collegava il castello al palazzo ducale, per ospitare le sue camere private e le collezioni d'arte, tra cui capolavori di Tiziano e Dosso Dossi e sculture di Antonio Lombardo.

Dopo un devastante incendio nel 1554, furono eseguiti estesi lavori di restauro dagli architetti Girolamo da Carpi e Alberto Schiatti. Da Carpi sostituì i merli medievali con parapetti in marmo e aggiunse altane, creando una struttura più verticale ed elegante. Sotto Alfonso II d'Este, l'interno del castello fu ulteriormente raffinato, inclusa la ristrutturazione della cappella ducale da parte di Alessandro Balbi.

Quando Alfonso II morì senza eredi nel 1597, Ferrara tornò sotto il controllo papale e la famiglia Este si trasferì a Modena. Il castello ospitò quindi amministratori papali e, sebbene ricevesse manutenzione regolare, le modifiche significative furono rare. Un'eccezione notevole fu la ristrutturazione della Torre di Santa Caterina e delle stanze adiacenti.

Epoca Moderna e Restauro

Nel 1860, Ferrara divenne parte del neonato Regno d'Italia. Il castello, di proprietà dello stato, fu acquistato dall'amministrazione provinciale di Ferrara nel 1874 per 70.000 lire e utilizzato come uffici governativi. Nel corso del XX secolo, numerosi interventi di restauro hanno preservato l'integrità strutturale del castello, sebbene alcuni, come le modifiche per accogliere le automobili, siano stati controversi.

Durante la Seconda Guerra Mondiale, il rivellino nord fu distrutto dai bombardamenti ma fu fedelmente ricostruito nel 1946. Nel 1999, un progetto chiamato Il Castello per la Città, avviato da Pier Giorgio Dall'Acqua, mirava a riutilizzare le stanze del castello per eventi culturali. Questo includeva le mostre di successo Il Trionfo di Bacco nel 2002 e Gli Este a Ferrara nel 2004. Nel 2006, le Camere di Alabastro di Alfonso d'Este furono riaperte al pubblico, segnando il completamento di ampi lavori di restauro.

Esplorare il Castello Estense Oggi

Oggi, il Castello Estense è un vivace centro culturale. I visitatori possono esplorare le Cucine Ducali, dove venivano preparati sontuosi banchetti, e le celle delle prigioni, che offrono uno sguardo sul passato più oscuro del castello. La Sala del Cordolo, una grande sala, mette in mostra lo splendore architettonico del castello. Le torri del castello offrono viste mozzafiato su Ferrara e le mostre del museo offrono approfondimenti sulla storia della famiglia Este e sull'evoluzione del castello.

Il Castello Estense non è solo un monumento storico, ma una testimonianza vivente del ricco patrimonio culturale di Ferrara. Le sue mura raccontano storie di potere, arte e resilienza, rendendolo una destinazione imperdibile per chiunque esplori questa bellissima città italiana.

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