Situato su una collina nella pittoresca cittadina di Fréjus, il Château Aurélien de Fréjus, noto anche come Villa Aurélienne, è un gioiello architettonico che unisce armoniosamente storia, cultura e natura. Questo capolavoro neo-palladiano, circondato da un rigoglioso parco di 24 ettari, offre ai visitatori uno sguardo unico sugli stili di vita opulenti dell'aristocrazia del XIX secolo, fungendo anche oggi da vivace centro culturale.
Il Château Aurélien de Fréjus deve il suo nome all'antica Via Aurelia, un'importante strada romana che attraversava l'Impero Romano. Inizialmente concepito come Villa Crossman, il castello fu commissionato da James Hiscutt Crossman, erede di una nota famiglia di birrai inglesi. La costruzione, iniziata nel 1886 sotto la guida degli architetti Sylvain-Joseph Ravel e Henri Lacreusette, fu ispirata dal Palazzo Chiericati a Vicenza e dal Palais des Beaux-Arts di Nizza. Sebbene completato nel 1887, difficoltà finanziarie e rifiniture architettoniche ne ritardarono il completamento finale fino al 1889.
Tuttavia, i problemi finanziari di Crossman portarono al sequestro e alla messa all'asta del castello nel 1889. Fu acquistato da Marie-Lucie Valais, vedova di un agente di borsa parigino, che trasformò il castello in un salotto culturale. Adornò le sue pareti con una collezione d'arte impressionante e ospitò figure rinomate come Henri Rouart e André Gide. Purtroppo, a causa della sua incapacità, Valais vendette la proprietà nel 1904.
I successivi proprietari, il marchese Henri Gourio de Refuge e sua moglie Emma de Tomaskiewicz, non riuscirono a rispettare i termini di acquisto, portando a un altro sequestro. Nel 1913, Charles Cambefort, un amministratore di una società nazionale di Champagne, acquistò il castello e lo rinominò Villa Aurélienne. La villa rimase nella famiglia Cambefort per 75 anni, passando attraverso le mani delle sue figlie e infine ai suoi nipoti.
Durante la Seconda Guerra Mondiale, Villa Aurélienne giocò un ruolo cruciale come posto di comando militare per le forze italiane dal 1942 fino a settembre 1943. Successivamente offrì rifugio a coloro che erano stati espulsi da Fréjus-Plage durante l'occupazione tedesca. La villa subì danni significativi dopo gli sbarchi in Provenza. Nel 1988, la città di Fréjus acquisì la proprietà, segnando il suo centenario, con l'ambizione di sviluppare un grande progetto culturale, che purtroppo non si concretizzò mai. Tuttavia, la villa fu ristrutturata nel 1993 e ora ospita vari eventi culturali, in particolare mostre fotografiche.
I visitatori del Château Aurélien de Fréjus sono accolti dalla sua facciata giallo pallido, caratterizzata dalle gallerie meridionali adornate con colonne di marmo e pietra calcarea. L'interno è altrettanto affascinante, con pavimenti in marmo con fregi greci, parquet intricati e camini in legno di frutto. Le finestre della villa, progettate in stile serliano, offrono uno sguardo sulla grandiosità del suo passato.
Il parco di 24 ettari che circonda la villa è un rifugio naturale, protetto come sito naturale dagli anni '60. Vanta una ricca varietà di vegetazione mediterranea, tra cui pini d'Aleppo, pini marittimi e cipressi della Provenza. Più in basso, i visitatori possono trovare piante esotiche come palme, cactus e fichi d'India, insieme a flora locale come laurustini, pistacchi, mirti e corbezzoli. Il parco ospita anche resti dell'acquedotto romano da Mons a Fréjus, aggiungendo un livello storico alla sua bellezza naturale.
Oggi, il Château Aurélien de Fréjus è un monumento storico designato, con i suoi alloggi, elementi decorativi, facciate, tetti e terrazze tutti elencati nell'inventario supplementare dei monumenti storici dal 1989. La grandiosità della villa la rende un luogo ideale per ospitare ospiti illustri ed eventi culturali. Le sue vetrate, rinnovate nel 1994 dal maestro vetraio Ducatez di Salerne, aggiungono al suo fascino artistico.
Negli ultimi anni, la villa ha visto ulteriori sforzi di restauro, in particolare nei suoi giardini. In collaborazione con la città di Fréjus, laboratori giovanili guidati dal Club Fun Valley chantiers de jeunes Pays de Fayence hanno contribuito al restauro di parti del parco, incluso l'antico giardino dei fiori creato nel 1891 da Marie-Lucie Valais.
In conclusione, il Château Aurélien de Fréjus è un testimone del ricco arazzo culturale e storico di Fréjus. La sua eleganza architettonica, combinata con il suo passato ricco di storie e i suoi splendidi dintorni naturali, lo rende una destinazione imperdibile per gli appassionati di storia, amanti dell'arte e appassionati di natura. Che tu stia esplorando i suoi grandiosi interni, passeggiando nel suo parco verdeggiante o partecipando a uno dei suoi eventi culturali, il castello offre un'esperienza affascinante che ti trasporta in un'epoca passata di eleganza e raffinatezza.
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