Tra la rigogliosa vegetazione costiera di Gela, in Sicilia, si nasconde un tesoro di antica storia: il Bosco Littorio. Conosciuta ufficialmente come Area archeologica demaniale Bosco Littorio, questo sito archeologico offre un'affascinante finestra sul passato, conservando i resti di un emporio greco risalente tra l'VIII e il V secolo a.C. Questo incantevole luogo, un tempo ritrovo estivo per i locali, è oggi un'area protetta aperta ai visitatori curiosi di esplorarne i segreti.
La storia del Bosco Littorio è avvolta nel mistero e nella storia. L'area ha acquisito il suo nome attuale durante l'era fascista in Italia. Fino agli anni '70, era un amato rifugio per i residenti di Gela che cercavano refrigerio durante i caldi mesi estivi e volevano godersi il mare vicino. Tuttavia, attirava anche i tombaroli che scavavano e rubavano antichi reperti sepolti nella sabbia.
Nel 1983, iniziarono scavi archeologici seri, rivelando l'esistenza di un antico emporio greco. Nel 1992, il sito fu dichiarato proprietà statale sotto la giurisdizione della Soprintendenza di Caltanissetta, con il suo ufficio di Gela situato all'interno dell'area. La regione boscosa, ora liberamente accessibile al pubblico, è stata recintata e protetta dal Corpo Forestale Siciliano. Dal 29 maggio 2009, il sito archeologico è aperto alle visite, invitando appassionati di storia e turisti occasionali a immergersi nel suo passato.
Il cuore del Bosco Littorio è l'Emporio Arcaico, un vasto complesso di strutture che un tempo formavano un vivace quartiere. Quest'area si estendeva dall'antico porto vicino al mare fino all'acropoli, oggi conosciuta come colle Molino a Vento, dell'antica città greca di Ghélas. Delimitato dal fiume Gela a sud-est, l'emporio è composto da numerosi edifici con stanze quadrangolari regolari. Alcune pareti sono ancora alte oltre due metri, con tracce delle travi del tetto originali e dell'intonaco interno.
Una struttura particolarmente ben conservata presenta una porta d'ingresso intatta, completa di stipiti e architrave. Le pareti furono costruite utilizzando mattoni di fango essiccati al sole, probabilmente prodotti in massa data la loro dimensione uniforme di circa 60 x 60 x 15 cm. La fase iniziale del quartiere risale alla fondazione della colonia greca nell'VIII secolo a.C. Fiorì nel VI secolo fino alla sua distruzione intorno al 480 a.C., probabilmente a causa di un disastro naturale come uno tsunami, evidenziato dalle pareti crollate di diverse stanze. Una fase successiva di attività è segnata dalla celebrazione di banchetti rituali sopra le rovine del quartiere arcaico.
La scoperta del sito avvenne durante i lavori di costruzione per un asilo comunale pianificato. Dopo una segnalazione, i lavori furono sospesi e il cantiere fu spostato in un'area più sicura. Nel dicembre 1999, ulteriori scavi a ovest del Bosco Littorio, guidati dalla Soprintendente Rosalba Panvini e dall'archeologa Lavinia Sole, portarono alla luce tre altari in terracotta risalenti al 490-480 a.C. Questi altari, adornati con figure mitologiche in rilievo, includono raffigurazioni della Gorgone Medusa con i suoi figli Pegaso e Crisaore, della dea Eos che rapisce Thanatos e di una triade di figure femminili non identificate. Questi altari sono ora esposti nel Museo Archeologico Regionale di Gela.
Un nuovo ciclo di campagne di scavo iniziò nel novembre 2007 per costruire una nuova copertura per il sito, concludendosi nel settembre dell'anno successivo. Questo lavoro coincise con il recupero di navi arcaiche trovate al largo della costa. Gli studiosi considerano l'emporio e le navi come parte di un unico soggetto di ricerca, probabilmente collegati dallo stesso evento catastrofico. Il sito fu inaugurato per l'accesso pubblico durante un evento di tre giorni intitolato Traffici, Commerci e Vie di Distribuzione nel Mediterraneo dalla Preistoria al V secolo a.C. il 27-29 maggio 2009.
Oggi, i visitatori del Bosco Littorio possono passeggiare lungo i sentieri ombreggiati di questo verdeggiante rifugio archeologico, esplorando i resti delle antiche strutture che raccontano storie di un'epoca passata. Sono in corso piani per istituire il Museo del Mare all'interno dell'area, che ospiterà la nave greca di Gela, risalente al V secolo a.C. Questa futura aggiunta promette di arricchire ulteriormente l'esperienza, offrendo un collegamento tangibile con la storia marittima della regione.
Che tu sia un appassionato di storia, un entusiasta di archeologia o semplicemente un viaggiatore curioso, il Bosco Littorio offre un viaggio unico e affascinante nel mondo antico. La sua ambientazione serena, combinata con il ricco contesto storico, lo rende una destinazione imperdibile per chiunque esplori i tesori culturali della Sicilia. Quindi, fai un passo indietro nel tempo e immergiti nella storia affascinante del Bosco Littorio – un gioiello nascosto sulla costa siciliana.
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