La Biblioteca Chelliana, conosciuta localmente come Biblioteca comunale Chelliana, è il cuore pulsante della vita culturale di Grosseto. Situata nello storico Palazzo Mensini in Via Mazzini, questa imponente biblioteca è un faro di conoscenza e apprendimento fin dalla sua fondazione il 1º marzo 1860. Con una collezione di circa 130.000 elementi, serve come principale biblioteca pubblica per la città e l'intera provincia di Grosseto, giocando un ruolo fondamentale nella Rete Grossetana di Biblioteche, Archivi e Centri di Documentazione (GROBAC).
La Biblioteca Chelliana deve la sua esistenza alla passione e alla determinazione del Canonico Giovanni Chelli, un sacerdote colto e politicamente attivo di Siena. Ordinato nel 1840, Chelli era un fervente sostenitore dell'unificazione italiana e amico di molte figure chiave del Risorgimento, come Costantino Nigra e Vincenzo Salvagnoli. Nonostante l'esilio e la censura per le sue convinzioni repubblicane e liberali, Chelli rimase fermo nel suo obiettivo di creare una biblioteca pubblica a Grosseto.
Nel dicembre del 1858, Chelli presentò una proposta al Capitolo dei Canonici del Duomo di San Lorenzo, cercando il loro consenso per creare una biblioteca civica. Con il supporto del Capitolo e l'assegnazione di tre stanze nel Palazzo Vescovile vuoto, Chelli iniziò a raccogliere una collezione di libri e reperti archeologici. La collezione iniziale includeva donazioni preziose da dignitari locali, come la biblioteca personale del Vescovo Giovanni Domenico Mensini e una sostanziale collezione del Vicario Capitolare Domenico Pizzetti. Quando la biblioteca aprì le sue porte nel 1860, vantava una collezione di circa 9.000 volumi.
Sotto la guida di Chelli, la biblioteca continuò a crescere grazie a generose donazioni da parte di figure prominenti come Angelo Ferri, Angelo Fabbrini e Maurizio Bufalini. Tuttavia, la biblioteca affrontò notevoli sfide a causa delle condizioni economiche e sociali di Grosseto. La città era quasi disabitata per sei mesi all'anno a causa del rischio di malaria, e la biblioteca lottava con vincoli finanziari e mancanza di supporto da parte della diocesi locale.
Determinato a garantire il futuro della biblioteca, Chelli cercò di trasferirne la proprietà allo stato. Quando questo tentativo fallì, donò la biblioteca al comune nel 1864. L'inaugurazione formale della biblioteca, ora denominata Biblioteca Chelliana, avvenne il 30 marzo 1865, segnando un nuovo capitolo nella sua storia.
Nel corso degli anni, la Biblioteca Chelliana subì diversi trasferimenti, riflettendo la crescente collezione e la necessità di una sede stabile. Nel 1870 trovò una residenza temporanea in Via Mazzini, ma fu solo all'inizio del XX secolo che si stabilì nella sua attuale sede nel Palazzo Mensini. Questo elegante edificio del XIX secolo, un tempo seminario e sede del Regio Ginnasio e Liceo Carducci-Ricasoli, fornì una casa permanente e adeguata per la biblioteca.
Il trasferimento nel Palazzo Mensini, insieme alla guida di direttori come Antonio Cappelli e Maria Emilia Broli, inaugurò un periodo di significativa crescita e sviluppo. Negli anni '30, la collezione della biblioteca si era ampliata per includere rari incunaboli, manoscritti e libri antichi, oltre a una vasta gamma di volumi moderni.
Oggi, la Biblioteca Chelliana è una testimonianza dell'eredità duratura di Giovanni Chelli e delle innumerevoli persone che hanno contribuito alla sua crescita nel corso degli anni. La sua collezione spazia su una vasta gamma di argomenti, dalla letteratura alla storia, dalla scienza alle arti, rendendola una risorsa vitale per ricercatori, studenti e lettori occasionali.
Oltre alla sua vasta collezione, la biblioteca offre una varietà di servizi e programmi progettati per coinvolgere la comunità e promuovere l'apprendimento permanente. Questi includono gruppi di lettura, laboratori educativi ed eventi culturali che riuniscono persone di tutte le età e background.
Uno dei progetti più notevoli della biblioteca è il programma di outreach presso l'Ospedale Misericordia di Grosseto, istituito nel 2009. Questa biblioteca satellite fornisce ai pazienti e al personale ospedaliero l'accesso a una selezione di libri e altri materiali, promuovendo una cultura della lettura e dell'apprendimento anche in circostanze difficili.
I visitatori della Biblioteca Chelliana sono spesso colpiti dalla bellezza e dalla maestosità del Palazzo Mensini, con la sua architettura neoclassica e le ampie sale di lettura. L'atmosfera serena della biblioteca, combinata con la sua ricca storia e la diversità della collezione, la rende un rifugio per gli amanti dei libri e gli appassionati di storia.
Che tu stia esplorando le opere dei giganti della letteratura italiana, studiando la storia del Risorgimento, o semplicemente cercando un luogo tranquillo per leggere e riflettere, la Biblioteca Chelliana offre una ricchezza di opportunità per arricchire la tua mente e il tuo spirito. Mentre vaghi per i suoi corridoi, sarai ricordato del potere duraturo della conoscenza e dell'importanza di preservare il nostro patrimonio culturale per le generazioni future.
In conclusione, la Biblioteca Chelliana è più di un semplice deposito di libri; è un monumento vivente alla ricerca della conoscenza e alla resilienza dello spirito umano. La sua storia, segnata da visione, perseveranza e supporto comunitario, continua a ispirare e affascinare tutti coloro che varcano le sue porte. Quindi, la prossima volta che ti trovi a Grosseto, assicurati di fare una visita a questa straordinaria istituzione e scoprire i tesori che ti attendono al suo interno.
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