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Chiesa cattedrale di San Cassiano

Chiesa cattedrale di San Cassiano Imola

Chiesa cattedrale di San Cassiano

La Cattedrale di Imola, conosciuta localmente come Chiesa cattedrale di San Cassiano, è il principale luogo di culto di Imola, Italia, e serve come sede episcopale della Diocesi di Imola. Questo maestoso edificio, con la sua storia ricca che risale al XII secolo, non è solo un centro spirituale ma anche un faro di splendore architettonico e significato storico.

Le Origini e la Storia Antica

Le origini della Cattedrale di Imola risalgono al XII secolo, quando la cattedrale originale della Diocesi di Imola si trovava nel Castrum Sancti Cassiani, un insediamento a ovest della città. Tuttavia, nel febbraio del 1177, Imola attaccò e distrusse Castrum Sancti Cassiani. Dieci anni dopo, il vescovo Enrico raggiunse un accordo con il Comune di Imola per costruire una nuova cattedrale all'interno delle mura cittadine. Questa nuova cattedrale fu consacrata il 24 ottobre 1271, segnando l'inizio della sua lunga e ricca storia.

Ricostruzione nel XVIII e XIX Secolo

Nel XVIII secolo, la cattedrale subì diverse modifiche ma si trovò ad affrontare gravi problemi strutturali. Nel 1763, si decise di rinnovare e ristrutturare completamente l'edificio. Il compito fu affidato a Cosimo Morelli, l'architetto più famoso della Romagna all'epoca, che fu anche coinvolto nella trasformazione urbanistica dell'intera città. La ristrutturazione si svolse in due fasi: tra il 1765-69 furono ricostruiti il coro, il presbiterio con la cupola e la cripta, e tra il 1775-81 furono completate le restanti parti della chiesa. L'edificio sacro rinnovato fu consacrato il 28 maggio 1782 da Papa Pio VI. La facciata, progettata dall'architetto romano Filippo Antolini, fu completata nel 1850.

Restauro e Miglioramenti Moderni

Alla fine del XIX secolo, in preparazione per il Giubileo del 1900, furono eseguiti ampi lavori di restauro sia all'interno che all'esterno della cattedrale. Il pavimento in marmo fu completamente rifatto e furono effettuati interventi sul campanile. Intorno alla cattedrale fu creato un nuovo pavimento in ciottoli con motivi geometrici di diversi colori e furono pavimentati percorsi speciali in trachite per evidenziare i vari ingressi della cattedrale. Davanti all'ingresso principale fu posto un grande cammeo con l'iscrizione ANNO SACRO MCM per commemorare il Giubileo. La cattedrale fu solennemente riaperta il 12 agosto 1901, alla vigilia della festa di San Cassiano.

Nel periodo post-bellico, l'area intorno alla cattedrale fu convertita in un parcheggio. Tuttavia, nel 2010, il vescovo Tommaso Ghirelli decise di ripristinare l'area al suo uso originale, richiedendo il restauro del pavimento in ciottoli gravemente deteriorato. I lavori, diretti dall'ingegnere Paolo Palladini, furono completati nel 2011, giusto in tempo per la celebrazione della festa di San Cassiano.

Lo Splendore Interno

L'interno della Cattedrale di Imola è diviso in tre navate, con la navata centrale particolarmente spaziosa e fiancheggiata da profonde cappelle laterali. Il punto focale dell'edificio è la grandiosa e composta scenografia del presbiterio. Scale simmetriche salgono dalle navate laterali, mentre una scala centrale più ampia conduce alla cripta. Nella prima cappella a sinistra si trova uno dei pochi resti della cattedrale medievale: il fonte battesimale dei primi del XVI secolo, probabilmente realizzato da artigiani toscani. Commissionato dal vescovo Simone Bonadies (1488-1511), il fonte porta il suo stemma su due dei suoi otto lati e presenta notevoli rilievi raffiguranti San Giovanni Battista e un santo vescovo, probabilmente San Cassiano.

La seconda cappella ospita una pala d'altare raffigurante i Santi Pietro e Paolo, risalente al XIX secolo e realizzata dalla bottega dei Camuccini, forse dal maestro stesso. La cappella successiva presenta un affresco devozionale conosciuto come la Madonna delle Laudi, risalente ai primi del XV secolo e inserito in una tela più grande e successiva con angeli adoranti. L'ultima cappella a sinistra mostra un dipinto dell'Assunzione attribuito a Jacopo Bertucci.

Sul lato destro, la pala d'altare della prima cappella raffigura la Cena di Emmaus, un'opera dell'artista imolese Ignazio Zotti, datata 1850. La seconda cappella ospita un prezioso crocifisso ligneo di Gesù, probabilmente della fine del XV secolo, dipinto da Marco Cattani nel 1524. La parete destra presenta una tela, l'Esaltazione della Croce, dipinta nel 1783 da Angelo Gottarelli. La terza cappella contiene un dipinto dell'artista forlivese Giacomo Zampa, rappresentante la Sacra Famiglia con San Giovanni Battista.

Salendo le scale che conducono al presbiterio, si possono osservare i monumenti tombali di Lippo e Francesco Alidosi incastonati nelle pareti. I magnifici candelabri sull'altare maggiore, donati da Papa Pio IX, un ex vescovo di Imola, sono di particolare interesse. Dietro l'altare maggiore, sopra i monumentali stalli del coro in legno, si trova una grande tela di Pietro Tedeschi, raffigurante il Martirio di San Cassiano.

A destra, nella Cappella dell'Immacolata Concezione, è venerata una bellissima statua di Filippo Scandellari del XVIII secolo, raffigurante l'Immacolata Concezione e proveniente dall'ex Chiesa di San Francesco. Nella Cappella delle Reliquie, a sinistra dell'altare maggiore, un altro dipinto di Gottarelli raffigura i Santi Apollinare, Cosma, Carlo Borromeo, Terenzio e Donato di Imola.

Durante il Giubileo dell'Anno Santo 2000, un generoso benefattore anonimo finanziò la creazione di dieci statue di marmo che riempirono le nicchie lasciate vuote dalla consacrazione di Papa Pio IV nel 1782. Nella cripta, tre urne di marmo adornate con putti e fregi, realizzate tra il 1698 e il 1704 dall'artista bolognese Giuseppe Maria Mazza, figura di spicco dell'arte barocca, contengono le spoglie di quattro santi imolesi: Cassiano, Pietro Crisologo, Proietto e Maurelio. Sotto il pavimento, davanti all'altare, riposano i vescovi della diocesi, e in una nicchia sono conservate le spoglie di Girolamo Riario, primo marito di Caterina Sforza, ucciso a Forlì nel 1488.

La Cattedrale di Imola non è solo un luogo di culto; è una testimonianza della ricca storia e dell'evoluzione architettonica della città. Dalle sue origini medievali al suo splendore barocco, questa cattedrale incarna lo spirito e la resilienza di Imola, rendendola una tappa obbligata per chiunque esplori questa affascinante città italiana.

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