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Basilica Cattedrale del Santissimo Salvatore

Basilica Cattedrale del Santissimo Salvatore Mazara del Vallo

Basilica Cattedrale del Santissimo Salvatore

Preparatevi a essere affascinati dalla maestosità e dalla ricchezza storica della Cattedrale del Santissimo Salvatore, conosciuta localmente come Basilica Cattedrale del Santissimo Salvatore, a Mazara del Vallo, Italia. Questa magnifica struttura è un testimone di secoli di devozione religiosa, evoluzione architettonica e significato culturale. Che siate appassionati di storia, amanti dell'architettura o semplicemente viaggiatori curiosi, la Cattedrale del Santissimo Salvatore è una destinazione imperdibile che promette di lasciare un'impressione duratura.

L'epoca normanna

Le origini della Cattedrale del Santissimo Salvatore risalgono all'epoca normanna. Fu commissionata da Ruggero I a seguito di un voto fatto durante la battaglia contro i Saraceni nel 1072. La costruzione, guidata da Etienne de Rouen, avvenne tra il 1086 e il 1093 sulle rovine di un'antica basilica distrutta dai Saraceni nell'828. Questa prima fondazione gettò le basi per quello che sarebbe diventato un importante punto di riferimento religioso e culturale nella regione.

L'influenza aragonese

Durante il periodo aragonese, la cattedrale subì una significativa trasformazione. Nel 1477, nel pieno del Rinascimento siciliano, il vescovo Giovanni Monteaperto Chiaramonte guidò un ampio rinnovamento dell'intera struttura. Questo restauro incluse l'aggiunta di una splendida facciata, la costruzione della Cappella di Santa Maria del Soccorso e l'arricchimento della cattedrale con una biblioteca contenente manoscritti greci e latini, una sala del tesoro e una collezione di arazzi. Questi miglioramenti non solo elevarono la bellezza architettonica della cattedrale, ma ne consolidarono anche lo status come centro di apprendimento e cultura.

L'era spagnola e la trasformazione barocca

La fine del XVII secolo segnò un altro capitolo cruciale nella storia della cattedrale. A quel tempo, la struttura era in rovina, spingendo il vescovo Francesco Maria Graffeo a iniziare una ricostruzione completa. La prima pietra fu posata il 18 giugno 1690 e il progetto, supervisionato dall'architetto Pietro Castro e dal maestro costruttore Pietro Schifano, fu completato nel 1694. Questa ricostruzione trasformò la cattedrale in un capolavoro barocco, caratterizzato dai suoi dettagli ornati, dal design grandioso e dagli elementi artistici vibranti.

Epoca moderna e restauro

La Cattedrale del Santissimo Salvatore non è stata immune ai danni del tempo e della natura. Il terremoto del Belice del 1968 causò significativi danni alla struttura, rendendo necessari ampi sforzi di consolidamento e restauro. Questi sforzi culminarono nella chiusura della cattedrale nel 1973 per riparazioni. Nel 1980, Papa Giovanni Paolo II elevò la cattedrale alla dignità di basilica minore pontificia, cementando ulteriormente la sua importanza nella Chiesa Cattolica e nel patrimonio culturale.

Splendore architettonico

Entrare nella Cattedrale del Santissimo Salvatore è come entrare in un tesoro di meraviglie artistiche e architettoniche. L'interno è diviso in tre navate da colonne toscane che sostengono archi a tutto sesto. La cupola centrale, di forma ellittica, è adornata con un affresco squisito che raffigura il Giudizio Universale, realizzato dall'artista di Cefalù Rosario Spagnolo tra il 1910 e il 1914. I lavori decorativi in stucco, particolarmente nella navata centrale, sono una testimonianza dell'abilità artigianale di Pietro Orlando.

Punti salienti delle cappelle

La cattedrale vanta diverse cappelle, ognuna con il proprio fascino unico e significato storico. La Cappella di Santa Rosalia, la Cappella della Pietà e la Cappella di San Pietro e Paolo sono solo alcune delle molte cappelle che adornano la navata destra. La navata sinistra presenta la Cappella di San Vito, la Cappella di Sant'Agata e la Cappella di San Trifone Martire, tra le altre. Ogni cappella è adornata con intricati altari, affreschi e sculture che riflettono il ricco patrimonio artistico della regione.

Il transetto e il presbiterio

Il transetto e il presbiterio della cattedrale sono altrettanto impressionanti. La Cappella del Santissimo Sacramento, ristrutturata nel 1610 dal vescovo Marco La Cava, ospita le tombe di diverse figure di rilievo, tra cui Ugone Papé di Valdina e Juan Lozano. La Cappella di Maria Santissima del Soccorso presenta un affresco del XIII secolo di Cristo Pantocratore e una statua della Madonna del Soccorso di Domenico Gagini. Il presbiterio è dominato da una straordinaria composizione di sei statue in marmo che raffigurano la Trasfigurazione sul Monte Tabor, commissionata da Antonello Gagini nel 1532 e completata dal figlio Antonino nel 1537.

Tesori artistici

La Cattedrale del Santissimo Salvatore ospita numerosi tesori artistici, tra cui la statua lignea di San Salvatore di Girolamo Bagnasco, il dipinto della Madonna di Trapani di Giuseppe Felici e il dipinto ovale di San Vito, San Modesto e Santa Crescenza di Tommaso Maria Sciacca. La Cappella della Madonna del Soccorso, nota anche come Cappella Montaperto Chiaramonte, ospita il sarcofago in marmo del vescovo Giovanni Montaperto Chiaramonte, un capolavoro di Domenico Gagini che rappresenta l'apice della scultura rinascimentale siciliana.

In conclusione, la Cattedrale del Santissimo Salvatore non è solo un luogo di culto; è un museo vivente che racchiude la ricca storia, il patrimonio artistico e l'evoluzione architettonica di Mazara del Vallo. Una visita a questa cattedrale è un viaggio nel tempo, offrendo uno sguardo sul passato e una maggiore apprezzamento dell'eredità culturale e spirituale di questa straordinaria regione.

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