Nel cuore della pittoresca cittadina di Olot, situata nella regione della Garrotxa in Catalogna, si erge l'incantevole santuario di Mare de Déu del Tura. Conosciuto anche come la Chiesa di Santa Maria del Tura, questo luogo sacro non è solo un esempio di splendore architettonico, ma anche un faro di rilevanza culturale e storica.
La facciata del santuario di Mare de Déu del Tura è una combinazione armoniosa di simmetria e ispirazione classica. La parte inferiore della facciata è caratterizzata da un imponente ingresso affiancato da due colonne scanalate, ciascuna delle quali sorregge un fregio finemente decorato con un'iscrizione. Sopra di esso, una suggestiva finestra a rosone domina la scena, affiancata da due figure scolpite all'interno di nicchie ornate. Questi elementi sono ulteriormente arricchiti da pilastri e motivi decorativi classici, creando un esterno visivamente affascinante.
Entrando nel santuario, i visitatori sono accolti da un interno che emana eleganza barocca. Le pareti sono adornate da pilastri con capitelli policromi, aggiungendo un tocco di colore vivace allo spazio. Dietro l'altare, la venerata statua della Vergine Maria è incastonata in una struttura architettonica di colonne e capitelli decorati. Il soffitto è un vero e proprio affresco di pitture, arricchendo ulteriormente il patrimonio artistico del santuario.
La storia di Mare de Déu del Tura risale a tempi antichi. La prima menzione di Olot si trova in un documento del 872, in cui il re Carlo il Calvo di Francia donò un'antica chiesa, Sancta Maria Olotis, agli abati benedettini di Sant Llorenç de Sous e Sant Aniol d'Aguja. Nel XI secolo fu costruita una nuova chiesa romanica, menzionata nel 1221 come parte del centro urbano, sostituendo la struttura visigota originale.
Tuttavia, la chiesa affrontò sfide significative, tra cui i devastanti terremoti del 1427 e 1428, che portarono alla sua completa distruzione. I lavori di ricostruzione furono autorizzati dal re Alfonso il Magnanimo nel 1427, e il nuovo santuario emerse dalle rovine. I resti più antichi sopravvissuti di quell'epoca includono un muro meridionale e una porta semicircolare ora sigillata, chiusa durante una ristrutturazione del XVIII secolo che spostò l'ingresso sul lato occidentale del santuario.
Nel 1595, il Consiglio Comunale di Olot decise di ampliare il santuario, affidando il progetto allo scalpellino Enric Julià di Girona. Il XVIII secolo portò ulteriori trasformazioni, spinte dalla crescita demografica ed economica della città. La nuova chiesa, progettata dall'architetto di Barcellona Francesc Mas, abbracciò lo stile architettonico neoclassico emergente dalla Francia. Tuttavia, il design classico barocco originale fu successivamente modificato dall'architetto Joan Carles Panyó i Figaró tra il 1790 e il 1814, e la facciata attuale fu realizzata dall'architetto di Olot Josep Danés i Torras nel 1930.
Il santuario affrontò un'altra prova durante la Guerra Civile Spagnola nel 1936, quando fu incendiato. I piani iniziali per demolire l'edificio furono fermati, e fu invece utilizzato come magazzino. L'ultimo grande restauro, dopo l'incendio del 1936, fu supervisionato dall'architetto di Olot Joan Aubert i Camps. Il restauro mirava a ricreare fedelmente lo stato originale del santuario, preservando gli affreschi nella cupola. Il santuario restaurato fu inaugurato nel 1943 e ripresero i servizi religiosi.
Al centro del santuario si trova l'immagine venerata di Santa Maria del Tura, una splendida scultura lignea romanica realizzata in noce e pioppo, probabilmente risalente al XII secolo. Questa immagine, scurita dai secoli di fumo delle lampade e delle candele, fu restaurata nel 1988, rivelando i suoi veri colori. Il restauro, condotto da esperti del Centro di Conservazione e Restauro della Generalitat de Catalunya, svelò le tonalità originali, dissipando la lunga credenza che fosse una Madonna nera.
Il nome Tura ha radici in una leggenda del XV secolo. Secondo la storia, un toro graffiava insistentemente il terreno vicino alla fattoria Caritat, situata alla periferia di Olot. Curioso del comportamento dell'animale, il contadino scavò nel punto e scoprì l'immagine della Vergine Maria. Questa leggenda, simile a quelle di altre Vergini trovate come Montserrat o Núria, diede origine al nome Mare de Déu del Tura, con tura che significa toro in antico catalano.
La festa di Mare de Déu del Tura si celebra l'8 settembre, coincidente con la Natività della Vergine Maria. Questo giorno segna l'inizio della principale festa di Olot, conosciuta come le Festes del Tura. Le festività includono una processione il 6 settembre, in cui l'immagine della Vergine viene portata alla Plaça Major, seguita da una performance dei giganti della città. Altri eventi includono un'offerta floreale alla Vergine, un'osservanza religiosa di cinque giorni nota come Quinari, il suono delle campane e una messa speciale alla quale partecipano il vescovo e le autorità locali.
In conclusione, la Mare de Déu del Tura non è solo un santuario; è una testimonianza vivente della resilienza e devozione del popolo di Olot. La sua ricca storia, bellezza architettonica e significato culturale lo rendono una destinazione imperdibile per chiunque esplori l'incantevole regione della Garrotxa.
Prendi i tuoi Biglietti ora!
Con myCityHunt puoi scoprire migliaia di città in tutto il mondo attraverso emozionanti cacce al tesoro ed escape game!
I voucher myCityHunt sono il regalo perfetto per molte occasioni! Sorprendi i tuoi amici e la tua famiglia con questo straordinario regalo per eventi. I voucher myCityHunt sono validi per 2 anni dalla data di acquisto e possono essere utilizzati entro questo periodo per una città e un tour liberamente selezionabili dalla selezione di myCityHunt.
Acquista i Voucher