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Galleria d'arte moderna Ricci Oddi

Galleria d'arte moderna Ricci Oddi Piacenza

Galleria d'arte moderna Ricci Oddi

Nel cuore di Piacenza, in Italia, si trova un gioiello di arte moderna e architettura straordinaria: la Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi. Questa galleria eccezionale non è solo un deposito d'arte, ma un testimone della passione e della visione del suo fondatore, Giuseppe Ricci Oddi, un uomo il cui amore per l'arte moderna ha trasformato il panorama culturale della sua città natale.

La Visione di Giuseppe Ricci Oddi

Giuseppe Ricci Oddi, originario di Piacenza, non era solo un collezionista d'arte; era un visionario che desiderava portare la bellezza dell'arte moderna al pubblico. Il suo viaggio iniziò nel 1897 quando tornò a Piacenza dopo aver studiato legge a Roma e Torino. Con un occhio attento alla bellezza e un cuore pieno di passione, iniziò ad acquisire opere d'arte per abbellire la casa di famiglia. La sua collezione iniziò con opere come Pecore Tosate di Francesco Filippini e Dopo Novara di Gaetano Previati, che inizialmente ornavano il suo soggiorno.

Man mano che la sua collezione cresceva, Ricci Oddi si rese conto della necessità di uno spazio dedicato per ospitare le sue opere. Entro il 1913, stava attivamente cercando un luogo che potesse rendere giustizia alla sua collezione. Dopo aver scartato diversi edifici esistenti per la loro illuminazione e disposizione inadeguate, decise di commissionare una galleria costruita su misura. L'architetto Giulio Ulisse Arata fu incaricato di questo compito e insieme scelsero un sito che un tempo ospitava il convento di San Sisto. Entro il 1924, la città di Piacenza aveva acquisito il terreno e il sogno di una galleria d'arte moderna dedicata iniziò a prendere forma.

La Nascita di un Punto di Riferimento Culturale

La Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi aprì ufficialmente le sue porte l'11 ottobre 1931, in una cerimonia grandiosa alla quale parteciparono il Principe e la Principessa del Piemonte. La galleria, progettata con illuminazione zenitale naturale, era una meraviglia del suo tempo e rimane un esempio straordinario di design architettonico ponderato. L'allestimento originale, curato da Ricci Oddi stesso con l'aiuto di Arata e del pittore Aldo Carpi, comprendeva oltre 450 opere d'arte, mostrando il meglio dell'arte del XIX e dell'inizio del XX secolo.

La galleria non era solo una collezione statica; era un'entità vivente e in continua evoluzione. Ricci Oddi garantì la sua indipendenza finanziaria lasciando l'intero patrimonio alla galleria alla sua morte nel 1937, permettendole di espandersi e adattarsi nel corso degli anni.

Esplorando la Galleria

I visitatori della Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi sono accolti da un ingresso mozzafiato, che conduce a una sala ottagonale che funge da centro della galleria. Da qui, una serie di stanze radianti offre un viaggio senza soluzione di continuità attraverso il ricco panorama artistico italiano. La galleria è organizzata con cura per scuole e movimenti regionali, tra cui il Novecento Italiano, la Scapigliatura Lombarda, il Simbolismo e l'Orientalismo.

La prima sala, dedicata ai pittori emiliani, presenta opere di artisti come Amedeo Bocchi e Alfredo Protti. Mentre ci si sposta attraverso la galleria, si incontrano i colori vibranti dei Macchiaioli toscani e i paesaggi evocativi di Giuseppe De Nittis e Giovanni Boldini, mostrando l'evoluzione della pittura italiana dal XIX al XX secolo.

Punti Salienti e Tesori Nascosti

Tra i tesori della galleria c'è il Ritratto d'uomo di Hayez, il pezzo più antico della collezione lombarda, risalente al 1834. La galleria include anche spazi dedicati ad artisti napoletani come Francesco Paolo Michetti, le cui opere catturano lo spirito e la vivacità del Sud Italia.

Una delle storie più intriganti associate alla galleria è il furto e il successivo recupero del Ritratto di una Signora di Gustav Klimt. Rubato nel 1997, il dipinto fu ritrovato miracolosamente nel 2019 all'interno delle mura della galleria e restituito al suo posto nel 2020, aggiungendo un velo di mistero e intrigo alla storia della galleria.

Un'eredità Duratura

Oggi, la Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi è un faro di cultura e storia a Piacenza. Non è solo un museo, ma un testimone vivente del potere duraturo dell'arte e della visione di un uomo che sognava di condividere la bellezza con il mondo. Che tu sia un appassionato d'arte o un visitatore occasionale, la galleria offre un'esperienza arricchente che cattura il cuore e l'anima dell'arte moderna italiana.

In conclusione, una visita alla Galleria d'Arte Moderna Ricci Oddi è più di un viaggio attraverso l'arte; è un passo indietro nel tempo per testimoniare la passione e la dedizione di Giuseppe Ricci Oddi, la cui eredità continua a ispirare e affascinare tutti coloro che attraversano le sue sale.

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