Elevandosi maestosamente dal cuore di Piazza del Campo a Siena, Italia, la Torre del Mangia è un impressionante esempio dell'ingegnosità medievale e dell'orgoglio civico. Questa struttura imponente, alta ben 88 metri, non è solo una delle torri antiche più alte d'Italia, ma anche un simbolo dell'equilibrio armonioso tra potere terreno e divino, eguagliando l'altezza del campanile del Duomo di Siena. La Torre del Mangia è una tappa obbligata per chiunque esplori il ricco mosaico culturale di Siena.
La costruzione della Torre del Mangia iniziò nel 1338, un progetto celebrato con riti religiosi e usanze secolari. Monete e iscrizioni in latino, greco ed ebraico furono poste nelle fondamenta della torre per garantirne la forza e la longevità. Contrariamente alla credenza popolare, il famoso scultore Agostino di Giovanni non fu l'unico architetto di questo capolavoro. Gli architetti iniziali furono probabilmente Minuccio di Rinaldo e suo fratello Francesco da Perugia. Nel corso di dieci anni, otto diversi "operarii turris" o maestri costruttori contribuirono alla costruzione della torre, ognuno lasciando la propria impronta su questa struttura iconica.
Nel 1341, Lippo Memmi, un famoso pittore e cognato di Simone Martini, fu incaricato di rendere la torre più imponente ed elegante di qualsiasi altra nella città. Egli progettò la caratteristica corona che rompe il lungo fusto di mattoni, aggiungendo un tocco unico al profilo della torre. Nel 1348, la torre era pronta ad accogliere una nuova campana, anche se l'installazione fu ritardata di un anno a causa della devastante peste che colpì Siena.
Il nome "Torre del Mangia" deriva dal suo primo campanaro, Giovanni di Balduccio, noto per le sue spese stravaganti, in particolare per il cibo. Il suo soprannome, "Mangiaguadagni," che si traduce in "mangia-profitti," fu infine abbreviato in "Mangia." Sebbene il mandato di Giovanni come campanaro fosse di breve durata, il soprannome perdurò. Nel 1360, fu installato un orologio meccanico e, nel 1400, un automa sostituì il campanaro umano. Questo automa, anch'esso chiamato "Mangia," divenne una figura amata a Siena, incarnando un mix di mistero e folklore locale.
Nel corso dei secoli, varie statue e dispositivi meccanici hanno assunto il ruolo del Mangia. La prima statua, fatta di legno, fu sostituita nel 1425 da una figura in bronzo realizzata da Dello di Niccolò e dai fratelli Daniello e Lazzaro di Leonardo. Versioni successive includevano una figura coperta di stoffa riempita di fieno nel 1666 e una statua di pietra di Angiolo Bini nel 1759. La versione finale, un maestoso guerriero di pietra, fu infine rimossa nel 1780 quando fu installata una campana più grande, rendendo l'automa obsoleto. Oggi, i resti dell'automa del Mangia possono essere visti nel Cortile del Podestà del Palazzo Pubblico.
La Torre del Mangia ha resistito a numerose sfide nel corso dei secoli, dai disastri naturali ai conflitti umani. Nel 1798, un potente terremoto colpì Siena, ma la torre rimase intatta, grazie anche a precedenti restauri degli ingegneri Alessandro Matteucci e Alessandro Nini. Durante l'assedio di Siena nel 1554, la torre fu colpita dal fuoco dell'artiglieria, causando danni significativi, ma fu riparata dopo la fine della guerra.
I fulmini hanno anche rappresentato una minaccia per la torre. Nel 1460, un fulmine danneggiò i merli della torre e spostò la statua del Mangia. Nonostante vari tentativi di riparare il danno, solo alla fine del XVIII secolo fu installato un parafulmine, proteggendo finalmente la torre da ulteriori attacchi elettrici.
I visitatori della Torre del Mangia possono salire i suoi 400 gradini per raggiungere la cima, dove sono ricompensati con viste panoramiche mozzafiato su Siena e la campagna toscana circostante. La salita stessa è un'avventura, portando attraverso passaggi stretti e accanto a antiche mura di pietra che sussurrano storie del passato. In cima, la vista è semplicemente spettacolare, offrendo una prospettiva unica sulla disposizione medievale della città e sul suo splendore architettonico.
Alla base della torre, la Loggia dei Nove offre un luogo ombreggiato per riposare e un punto di osservazione perfetto per ammirare la grandiosità di Piazza del Campo. Questa loggia, intitolata al consiglio dei nove che governava Siena durante la sua età d'oro, è un gioiello architettonico a sé stante, con eleganti archi e intricati lavori in pietra.
La Torre del Mangia è più di un semplice monumento storico; è un simbolo del ricco patrimonio culturale e dello spirito duraturo di Siena. Sta come testimonianza dei successi artistici e architettonici della città, nonché della sua resilienza di fronte alle avversità. Che tu sia un appassionato di storia, un amante dell'architettura o semplicemente un viaggiatore desideroso di immergerti nella bellezza della Toscana, la Torre del Mangia offre un'esperienza indimenticabile che cattura l'essenza del passato glorioso di Siena.
In conclusione, la Torre del Mangia è un punto di riferimento imperdibile che incarna la storia, la cultura e lo spirito di Siena. La sua presenza imponente, la storia affascinante e le viste mozzafiato la rendono una tappa essenziale in qualsiasi tour di questa incantevole città. Mentre ti trovi in cima alla torre, guardando oltre le colline ondulate e le antiche strade, non puoi fare a meno di sentire una profonda connessione con le generazioni di senesi che hanno guardato questa stessa torre e provato lo stesso senso di meraviglia e orgoglio.
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