La Basilica di San Nicola, conosciuta localmente come Basilica di San Nicola, è un'imponente struttura situata nel cuore del centro storico di Bari. Questa basilica non è solo un importante luogo di culto per la Chiesa Cattolica, ma anche un sito cruciale per l'ecumenismo tra le chiese cristiane. Come uno dei più rilevanti esempi di architettura romanica pugliese, la Basilica di San Nicola rappresenta un testimone del ricco patrimonio storico e culturale di questa regione.
La costruzione della Basilica di San Nicola iniziò nel 1087, dopo la donazione di un terreno da parte di Ruggero Borsa al Vescovo Ursone. La basilica fu edificata in tre probabili fasi successive e fu completata nel 1197. La costruzione della basilica è strettamente legata alle reliquie di San Nicola, portate a Bari da sessantadue marinai della città di Myra in Licia. Queste reliquie arrivarono a Bari il 9 maggio 1087 e furono inizialmente custodite nel monastero di San Benedetto sotto l'abate Elia. Riconoscendo la necessità di una chiesa più grande per ospitare le reliquie, Elia iniziò la costruzione della basilica sul sito dell'ex palazzo del governatore bizantino, distrutto durante una ribellione per le libertà comunali. Le reliquie furono trasferite nella cripta della basilica il 1 ottobre 1089, in una cerimonia presieduta da Papa Urbano II.
La costruzione della basilica fu completata nel 1197, come evidenziato da una pergamena di quell'anno che menziona la basilica come già edificata. La lapide di consacrazione del 1197, interpretata da alcuni come segno del completamento della costruzione, fu un atto devozionale dell'Imperatore Enrico VI, che cercava la benedizione di San Nicola prima di partire per le Crociate. La basilica rimase una chiesa palatina fino al Trattato del Laterano del 1929, quando fu posta sotto la giurisdizione della Santa Sede. Nel 1968, Papa Paolo VI elevò la chiesa alla dignità di basilica pontificia, riconoscendo il suo contributo al movimento ecumenico.
La Basilica di San Nicola è un esempio eccellente di architettura romanica pugliese, situata orgogliosamente vicino al mare. La sua facciata semplice ma maestosa è divisa in tre sezioni da lesene, coronate da archi, e presenta tre portali, con quello centrale riccamente scolpito. La facciata è affiancata da due campanili tronchi di design diverso. I lati della basilica sono caratterizzati da profonde arcate cieche, sopra le quali corrono logge con finestre a sei luci e porte ornate. Le estremità alte del transetto e la parete absidale continua sono animate da arcate cieche in basso e bifore in alto, con la parete centrale adornata da una grande finestra.
All'interno, la basilica segue una pianta a croce latina, apparendo longitudinale ma non essendolo effettivamente. È divisa in tre navate da dodici colonne di spolia (sei per lato, con le prime quattro accoppiate). Il ritmo della navata centrale, coperta da capriate, è segnato da tre archi trasversali aggiunti nel XV secolo dopo un terremoto che rese l'intera struttura insicura. I primi due archi poggiano sulle prime quattro coppie di colonne, mentre l'ultimo arco è sostenuto da due massicci pilastri compositi situati quasi a metà della navata.
Sopra gli archi si trova il matroneo con trifore. Il soffitto è intricatamente intagliato e dorato, con pannelli dipinti del XVII secolo. Tre solenni archi su colonne aggraziate separano la navata centrale dal presbiterio. L'altare principale è sormontato da un ciborio del XII secolo. L'abside centrale vanta un pavimento in marmo con motivi orientali dei primi del XII secolo, accanto alla vigorosa cattedra episcopale in marmo del 1105 e al monumento di Bona Sforza, regina di Polonia, realizzato da scultori tardo cinquecenteschi.
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TourIl ciborio sopra l'altare, creato prima del 1150, è il più antico della Puglia. Quattro antiche colonne di marmo, quelle anteriori in breccia rossa e quelle posteriori in breccia viola, sostengono il baldacchino, che consiste in due strutture piramidali ottagonali sovrapposte, sostenute da due serie di colonne con capitelli intricati. Il design richiama un motivo romano, facendo esplicito riferimento al classicismo. Gli splendidi capitelli, risalenti al terzo decennio del XII secolo, presentano figure di angeli sul davanti e motivi animali e vegetali sul retro.
Uno dei maggiori capolavori scultorei dell'arte romanica pugliese è la cattedra episcopale dell'Abate Elia, situata dietro il ciborio al centro del presbiterio e del suo mosaico. La cattedra, caratterizzata dalla sua elaborata ornamentazione, fu creata tra il 1098 e il 1105, secondo un'iscrizione sul retro. Se questa datazione è accurata, la cattedra sarebbe una delle prime opere dell'arte romanica pugliese. Tuttavia, è più probabile che risalga alla prima metà del XII secolo, data la vitalità e la maturità dei rilievi.
Due scalinate alla fine delle navate laterali conducono alla cripta triabsidale, vasta quanto il transetto e sostenuta da 26 colonne variegate adornate con capitelli romanici. Sotto l'altare centrale della cripta riposa il corpo di San Nicola. Una delle absidi laterali è dedicata al culto ortodosso. La cripta presenta 36 campate con corrispondenti volte a crociera. L'area intorno all'altare, dove sono conservate le reliquie del santo, è coperta da un pavimento a mosaico riccamente variegato. Vicino all'ingresso destro si trova la colonna miracolosa o la colonna nella grata di ferro.
La Basilica di San Nicola non è solo un monumento storico; è un simbolo vibrante del patrimonio spirituale e culturale di Bari. Le sue mura e i suoi spazi riecheggiano le storie di secoli passati, rendendola una destinazione imperdibile per chiunque visiti questa bellissima città.
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