Situata maestosamente nel cuore storico di Benevento, Italia, la Rocca dei Rettori si erge come un testimone di secoli di evoluzione architettonica e importanza storica. Questa imponente fortezza, risalente all'VIII secolo, è un affascinante mix di fortificazioni medievali ed eleganza rinascimentale, offrendo uno sguardo unico sul passato ricco della regione.
Le origini della Rocca dei Rettori risalgono ai Longobardi, che costruirono il possente Torrione, una torre quasi rettangolare che rimane una caratteristica chiave del castello. Questa torre, conosciuta anche come Castrum novum (Castello Nuovo), fu edificata sui resti di un'antica fortificazione romana, integrando pietre e materiali dell'epoca romana nelle sue robuste mura. Nel corso dei secoli, il castello subì numerose modifiche, risultando nel suo attuale aspetto eterogeneo.
Nell'VIII secolo, accanto al Torrione, le monache benedettine fondarono il monastero di Santa Maria a Porta Somma, così chiamato per la vicina porta della città. Nel 771, sotto il duca Arichi II, il monastero venne incorporato nel palazzo fortificato, che sarebbe poi stato conosciuto come Castrum vetus (Castello Vecchio). Questa prima fortificazione fu ampliata nell'XI secolo, utilizzando parti della vecchia diga e dell'acquedotto romano che servivano la regione.
Abbandonato e parzialmente in rovina nel XIV secolo, il castello fu revitalizzato nel 1321 da Papa Giovanni XXII di Avignone, che incaricò il rettore di Benevento, Guglielmo di Balaeto, di restaurare la fortezza. Questo restauro trasformò il complesso in una residenza palaziale per i rettori, completa di mura difensive, ponti levatoi e strutture aggiuntive. Le monache furono trasferite al monastero di San Pietro, e il castello iniziò il suo nuovo capitolo come Palazzo dei Governatori Pontifici, o Palazzo dei Rettori.
I visitatori della Rocca dei Rettori sono accolti da un sorprendente contrasto di stili architettonici. Il Torrione, con la sua base poligonale e le origini longobarde, si distingue nettamente dagli elementi rinascimentali più raffinati del Palazzo dei Rettori. Le mura della torre, adornate con bifore e sormontate da due piccole torrette, offrono uno sguardo sul passato difensivo della fortezza.
Il Palazzo dei Rettori, d'altra parte, emana un fascino più classico. La sua pianta rettangolare, completa di un cortile interno e tre piani, mostra un mix di elementi medievali e neoclassici. Il cortile presenta una combinazione di strutture antiche e classiche, tra cui finestre incorniciate e un colonnato con timpano, il tutto affacciato su una facciata di vetro che domina il cortile.
Al piano terra, i visitatori possono esplorare la storia oscura del castello nelle ex prigioni. Una doppia scalinata dall'ingresso principale conduce al primo piano, dove grandiosi saloni adornati con decorazioni floreali del XVIII secolo e soffitti in legno aspettano. Queste stanze, una volta modificate per uso ufficio, sono state meticolosamente restaurate al loro antico splendore.
I giardini posteriori della Rocca dei Rettori offrono una tranquilla fuga dalle imponenti mura della fortezza. Piantati con alberi e terminanti in una scogliera sul lato meridionale, i giardini ospitano un lapidario dedicato alle pietre miliari della Via Traiana, insieme a vari frammenti di antichi edifici romani. Tra questi, due colonne tortili scoperte a Largo Feuli offrono un legame tangibile con il passato romano della regione.
I visitatori incontreranno anche numerose installazioni d'arte moderna sparse per i giardini, creando un'armoniosa fusione di storia e creatività contemporanea.
All'ingresso del castello, il Monumento del Leone si erge come simbolo di vigilanza, maestosità e fermezza. Eretto nel 1640 in onore di Papa Urbano VIII, la statua del leone incorpora elementi romani riccamente decorati, sottolineando l'eredità duratura del popolo sannita.
Nelle vicinanze, una statua in bronzo dell'Imperatore Traiano segna l'ingresso al Castrum novum. Questa statua è una replica di un antico originale in marmo, rendendo omaggio all'imperatore romano che ebbe un ruolo cruciale nella storia della regione.
La Rocca dei Rettori è stata il palcoscenico di numerosi eventi significativi nel corso della sua lunga storia. Nel XIV secolo, la regina Giovanna I di Napoli imprigionò il corpo di Carlo d'Artus, conte di Montederisi, all'interno delle mura del castello. Era stato giustiziato con l'accusa di aver assassinato il suo primo marito, Andrea d'Ungheria.
Nel 1385, Papa Urbano VI trovò rifugio nel castello dopo essere sfuggito all'assedio di Nocera. La fortezza servì anche come prigione per Ambrogio, abate di Santa Sofia, che fu successivamente rilasciato per ordine del re Ladislao di Napoli.
Uno dei prigionieri più noti detenuti alla Rocca dei Rettori fu Muzio Attendolo Sforza, un prominente condottiero, che fu detenuto da Giacomo della Marra, marito della regina Giovanna II di Napoli, da agosto 1415 a settembre 1416.
Oggi, la Rocca dei Rettori ospita la sezione storica del Museo del Sannio, dove i visitatori possono esplorare mostre che mostrano l'arte, la storia e le tradizioni popolari di Benevento e della sua provincia. La collezione del museo offre uno sguardo completo sul patrimonio culturale della regione, rendendo la Rocca dei Rettori non solo un monumento storico, ma un museo vivente che continua a educare e ispirare.
In conclusione, la Rocca dei Rettori è una destinazione imperdibile per gli appassionati di storia e i turisti occasionali. Il suo ricco intreccio di stili architettonici, la storia affascinante e i bellissimi giardini offrono un'esperienza coinvolgente che trasporta i visitatori nel tempo. Che tu stia esplorando le prigioni, ammirando i grandiosi saloni o passeggiando nei giardini, la Rocca dei Rettori offre un viaggio indimenticabile attraverso i secoli nel cuore di Benevento.
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