La Cattedrale di San Sabino, conosciuta localmente anche come Basilica di San Sabino, rappresenta il gioiello più prezioso di Canosa di Puglia, una cittadina ricca di storia e fascino nella regione della Puglia. Questa magnifica basilica è una testimonianza del ricco patrimonio culturale e religioso della città, attirando visitatori da ogni dove per ammirare il suo splendore architettonico e la sua importanza storica.
Le origini della Cattedrale di San Sabino risalgono all'epoca longobarda, precisamente tra il VII e l'VIII secolo. Fu commissionata dal Duca Arechi II dopo l'abbandono dei primi siti cristiani di San Leucio e San Pietro. Inizialmente dedicata ai Santi Giovanni e Paolo, la cattedrale fu ridedicata a San Sabino il 7 settembre 1101 da Papa Pasquale II, quasi quattro secoli dopo che le reliquie del santo furono trasferite nella cripta sotto la basilica dal Vescovo Pietro nell'VIII secolo.
Nel corso della sua lunga storia, la Cattedrale di San Sabino ha subito numerose trasformazioni. Uno dei periodi di cambiamento più significativi si verificò dopo il devastante terremoto del 1851. La successiva opera di restauro e ampliamento, guidata dall'architetto Federico Santacroce, incluse l'estensione del piano a croce latina, la ricostruzione della facciata utilizzando pietra tufacea locale e l'aggiunta di un campanile a tre livelli sormontato da una cupola semisferica. I lavori di restauro furono completati nel 2005, garantendo che la cattedrale continui a essere un faro di fede e storia.
Avvicinandosi alla Cattedrale di San Sabino, si rimane colpiti dalla sua imponente ma elegante facciata. L'architrave centrale della struttura ampliata porta il simbolo della famiglia Altavilla, un omaggio ai suoi patroni storici. Il piano a croce latina della cattedrale è coperto da cinque cupole a vela basse e presenta un'abside illuminata da tre finestre, quella centrale adornata con una vetrata raffigurante San Sabino, che mostra lo stile romanico-bizantino.
Entrando, ci si trova in uno spazio di serena bellezza e risonanza storica. L'interno della cattedrale è caratterizzato dalla sua semplicità e grandiosità, con pavimenti e pareti in marmo bianco privi di affreschi. Le cinque volte poggiano su archi sostenuti da un totale di diciotto colonne fatte di vari marmi, tra cui marmo persiano, granito e cipollino. Sei di queste colonne, adornate con capitelli corinzi, furono recuperate da monumenti in rovina, aggiungendo uno strato di profondità storica alla struttura.
La cripta sotto il presbiterio è uno spazio sacro, che serve da reliquiario per San Sabino. Le cappelle lungo la navata destra sono interconnesse e ospitano una varietà di artefatti religiosi e opere d'arte. La prima cappella dall'ingresso contiene un fonte battesimale, mentre la seconda presenta un altare e un dipinto di Luigi Liberato Buonvino dedicato alla Madonna della Fonte, la cui icona arrivò a Canosa dopo la Prima Crociata. Questa cappella contiene anche le porte in bronzo del mausoleo adiacente di Boemondo. La terza cappella ospita una statua in legno e un dipinto di Sant'Alfonso Maria de' Liguori, insieme alla tomba del Beato Padre Antonio Maria Losito (1838-1917).
Nella navata sinistra, una statua in resina di San Sabino precede tre cappelle. La prima contiene il tesoro della cattedrale, inclusi reliquiari, calici, crocifissi e un busto d'argento di San Sabino, custoditi dietro una grata di ferro. La seconda cappella è dedicata a Sant'Antonio ma presenta un dipinto di San Francesco d'Assisi. La terza cappella, dedicata a Sant'Anna, ospita la tomba dell'Arcivescovo Francesco Minerva di Lecce (1904-2004). Il braccio sinistro della croce latina contiene due cappelle aggiuntive: una dedicata al Santissimo Sacramento, contenente una statua del Sacro Cuore, e un'altra dedicata a San Giuseppe.
Il presbiterio della Cattedrale di San Sabino è uno spettacolo da ammirare, con il suo altare maggiore caratterizzato da un ciborio posto su una base di marmo con tre gradini. L'altare è sormontato da un baldacchino sostenuto da quattro colonne di marmo rosso con capitelli corinzi, formando una struttura piramidale ottagonale. Questo design ricorda l'altare della Basilica di San Nicola a Bari.
Il pulpito in marmo, attribuito ad Acceptus (XI secolo), poggia su quattro colonne ottagonali. Sopra il pulpito si trova un leggio a forma di aquila, anch'esso in marmo, che aggiunge alla ricchezza artistica della cattedrale. Vicino all'abside, si trova il trono episcopale, probabilmente realizzato da Romualdo e commissionato dal Vescovo Ursone (1080-1089). Questa sedia di ispirazione bizantina poggia su due elefanti stilizzati e presenta una lastra a bassorilievo raffigurante due aquile alla sua base.
Sulla cantoria nella controfacciata, la cattedrale ospita un organo costruito da Pacifico Inzoli nel 1913, restaurato nel 2006 dai suoi discendenti. Questo strumento a trasmissione pneumatica vanta due tastiere con 58 note ciascuna e una pedaliera di 27 note, aggiungendo un fascino melodioso ai servizi liturgici della cattedrale.
Nel 2015, durante i lavori di ristrutturazione, fu scoperto un dipinto raffigurante San Guglielmo da Vercelli, San Benedetto e la Vergine Maria. Sebbene la cornice indicasse l'anno 1863, la ricerca d'archivio presso l'archivio di Montevergine suggerì che il dipinto potesse essere molto più antico, probabilmente parte di un'eredità benedettina dal Monastero di Montevergine a Canosa, risalente al 1279.
La Cattedrale di San Sabino è più di un semplice luogo di culto; è un museo vivente di storia, arte e fede. Le sue mura riecheggiano le storie dei secoli passati, invitando i visitatori a fare un passo indietro nel tempo e a vivere il patrimonio spirituale e culturale di Canosa di Puglia. Che tu sia un appassionato di storia, un amante dell'arte o un pellegrino, una visita alla Cattedrale di San Sabino promette di essere un viaggio indimenticabile nel cuore del ricco patrimonio dell'Italia.
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