Il Complesso Monumentale di San Francesco, noto localmente come Complesso monumentale di San Francesco, è un gioiello architettonico situato nel cuore di Cuneo, Italia. Questo sito storico, testimonianza dell'architettura medievale, è stato un punto di riferimento significativo fin dal XIII secolo, quando i frati francescani si stabilirono qui per la prima volta. Nel corso dei secoli, si è evoluto e trasformato, riflettendo la ricca storia e cultura di Cuneo.
Le origini del Complesso Monumentale di San Francesco risalgono al XIII secolo, quando i frati francescani si insediarono in questa tranquilla parte di Cuneo. Entro il XV secolo, il complesso era diventato un centro nevralgico per la comunità locale, con famiglie nobili che contribuivano generosamente alla sua decorazione e ampliamento. La struttura che vediamo oggi è una splendida fusione di vari stili architettonici e epoche storiche.
Alla fine del XVIII secolo, iniziò un periodo turbolento per il complesso. L'esercito di Napoleone occupò l'edificio, espellendo i frati e trasformando la chiesa e il convento in una caserma militare. Molti degli arredi originali furono venduti o trasferiti in altri edifici religiosi. Nonostante questi sconvolgimenti, il sito è riuscito a mantenere la sua essenza storica, grazie a estesi lavori di restauro nel XX e XXI secolo.
Alla fine del XIII secolo, i francescani avevano costruito una piccola cappella su questo sito. Nei primi anni del 1400, fu edificata una nuova e più grande chiesa, diventando il fulcro del complesso. Famiglie facoltose e confraternite iniziarono presto a patrocinare gli altari e a decorare le cappelle, creando una struttura riccamente adornata e completa entro il 1583. L'interno della chiesa era un tripudio visivo, con altari adornati da icone sacre e cappelle affrescate.
Il XVII secolo vide ulteriori miglioramenti, tra cui la ricostruzione del portico del chiostro e l'aggiunta di cappelle in stile barocco all'interno della chiesa. Tuttavia, l'era napoleonica portò significative alterazioni, tra cui la dispersione di molti arredi preziosi e l'abbandono definitivo del convento da parte dei frati francescani nel 1851. Il distretto militare di Cuneo stabilì poi il suo quartier generale nel chiostro, utilizzando la chiesa come deposito.
La facciata della chiesa racconta una storia di evoluzione artistica che si estende per mezzo secolo. Nel 1481, i fratelli Zabreri di Pagliero realizzarono il portale in pietra adornato con emblemi cittadini, ancora visibili oggi. Aggiunte successive includevano elementi decorativi in terracotta, cherubini e candelabri. Si ritiene che una lunetta una volta adornasse l'area sopra il portale, raffigurante forse una Madonna in trono o lo stesso San Francesco.
All'interno, la chiesa è divisa in tre navate, con il lato sinistro che mostra parte degli scavi archeologici. Un percorso in vetro permette ai visitatori di vedere i resti della chiesa più antica, evidenziando la giunzione tra le due costruzioni lungo l'attuale muro perimetrale. Scavi recenti hanno rivelato due diverse fasi di pavimentazione e numerose tombe, offrendo uno sguardo nel passato medievale del sito.
Il ciclo decorativo della chiesa è stato meticolosamente restaurato, rivelando una ricchezza di tesori artistici. Le Storie della Passione di Pietro da Saluzzo del 1472 adornano il soffitto della Cruciata, dedicata alla Confraternita di Santa Croce. Altri affreschi notevoli includono raffigurazioni di San Francesco e San Bartolomeo, nonché una serie di quadrilobi con Cristo e vari santi nella cappella sotto il campanile.
Uno degli elementi più suggestivi della chiesa è il calco in gesso del crocifisso del XV secolo, originariamente ospitato nell'abside terminale. Questo pezzo evocativo, attribuito allo scultore Giacobino d'Ormea, cattura i dettagli anatomici del Cristo morente con un senso di pathos commovente.
Il pavimento della chiesa è costellato di lapidi commemorative, tra cui quelle di famiglie illustri come i Corvo e i Malopera. L'epitaffio sepolcrale e celebrativo del Capitano Massimiliano Corvo, completo di emblemi araldici, risale al 1623 e occupa un posto di rilievo nella navata sinistra della chiesa. Allo stesso modo, la lapide del Cavaliere Gasparre Malopera, risalente dalla metà del XVI alla fine del XVII secolo, si trova vicino alla cappella Mocchia nella navata destra.
Dagli anni '80, il Complesso Monumentale di San Francesco è stato trasformato in un luogo culturale, ospitando il Museo Civico e varie attività culturali. Gli estesi lavori di restauro e gli sforzi archeologici, sostenuti dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, hanno garantito che questo tesoro storico continui a essere una parte vibrante del panorama culturale di Cuneo.
Oggi, i visitatori del Complesso Monumentale di San Francesco possono immergersi in secoli di storia, arte e architettura. Mentre si passeggia per i suoi sacri corridoi e si ammirano gli intricati affreschi, non si può fare a meno di sentire una profonda connessione con il passato e un profondo apprezzamento per l'eredità duratura di questo sito straordinario.
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