Palazzo Milzetti, situato nella pittoresca città di Faenza, nella provincia di Ravenna, Italia, è un magnifico esempio di architettura neoclassica e una testimonianza della ricchezza artistica e culturale della regione. Questo edificio storico, ora sede del Museo Nazionale dell'Arte Neoclassica in Romagna, offre ai visitatori un affascinante viaggio attraverso l'eleganza e la grandiosità del periodo neoclassico.
La storia di Palazzo Milzetti inizia nel 1792, quando il Conte Nicola Milzetti incaricò l'architetto Giuseppe Pistocchi di costruire un grandioso palazzo, unificando le antiche case di famiglia che erano state danneggiate da un violento terremoto nel 1781. Il progetto di Pistocchi prevedeva una facciata imponente decorata con rustici manieristi che incorniciavano le finestre e le principali strutture del palazzo. I fregi sopra le finestre del piano nobile, con un'alternanza di metope e triglifi in ordine dorico, aggiungono dinamismo alla facciata, insieme a cornici e balaustre.
Tuttavia, il lavoro di Pistocchi fu interrotto nel 1796 quando fu arrestato e imprigionato a San Leo come giacobino. Dopo la morte del Conte Nicola, suo figlio, il Conte Francesco Milzetti, Cavaliere Napoleonic della Corona di Ferro e Colonnello comandante della 4a compagnia della Guardia d'Onore del Viceré d'Italia, riprese il progetto nel 1799. Affidò il completamento del palazzo all'architetto Giovanni Antonio Antolini, che stava già lavorando su altri palazzi a Faenza sotto la protezione dei Conti Laderchi. Antolini progettò il completamento della grande scala e della spaziosa sala ottagonale al piano nobile, conosciuta come il Tempio di Apollo, aprendo la grande serliana sul giardino tra il 1800 e il 1801.
Nel 1802, iniziò la decorazione degli interni sotto la direzione di Felice Giani e della sua ben organizzata bottega guidata da Gaetano Bertolani. La creazione degli stucchi fu affidata agli artisti plastici Francesco e Giovan Battista Ballanti Graziani e Antonio Trentanove. La decorazione del palazzo, che si estese dal 1802 al 1805, fu un'impresa grandiosa. I dipinti e gli stucchi, attraverso raffinati riferimenti mitologici e storici, riflettono la funzione specifica di ogni stanza, caratterizzando ogni sala come un nucleo indipendente, risultato di un progetto interamente focalizzato sull'unità delle arti. Gli ornamenti, basati su colte reinterpretazioni di grottesche antiche e rinascimentali e realizzati in tempera sulla parete, armonizzano con le partizioni architettoniche esistenti, incorporando porte e finestre, e hanno mantenuto la loro brillantezza originale.
Tuttavia, nel 1808, Francesco Milzetti fu costretto a vendere la sua amata residenza a causa di gravi difficoltà finanziarie. Il palazzo fu acquistato da Pasquale Papiani di Modigliana, che a sua volta lo vendette a Domenico Ugolini nel 1814. Nel 1817, passò ai Conti Ercole e Giuseppe Rondinini. I Conti Rondinini furono responsabili del completamento dell'ala occidentale dell'edificio, degli arredi e della creazione del vasto giardino con la capanna rustica, decorata in trompe l'oeil da Romolo Liverani, tra il 1830 e il 1851. Alla morte del Conte Giuseppe, il palazzo passò a sua sorella Faustina, sposata con il Conte Luigi Magnaguti di Mantova, e fu poi ereditato dai loro figli Ercole, Antonio e Luigi.
Nel 1934, il palazzo fu messo all'asta e acquistato dall'avvocato Giovanni Bolognesi, che lo vendette allo Stato il 26 giugno 1973. Dopo i primi restauri, fu aperto al pubblico nel 1979 ed è stato la sede del Museo dell'Arte Neoclassica in Romagna dal 2001. Antonio Paolucci, in occasione della mostra tenutasi a Palazzo Milzetti dal 15 marzo al 21 giugno 2009, scrisse: Non troverete né a Vienna, né a San Pietroburgo, né tantomeno a Parigi, un edificio paragonabile per raffinatezza, eleganza e gusto incantevole della decorazione interna, all'edificio che l'architetto Pistocchi costruì e Felice Giani affrescò tra il 1802 e il 1805 per il Conte Francesco Milzetti.
I visitatori di Palazzo Milzetti possono immergersi nello splendore neoclassico delle sue stanze splendidamente decorate, ognuna delle quali racconta una storia unica attraverso i suoi intricati affreschi e stucchi. La grande scala, il Tempio di Apollo e il bellissimo giardino paesaggistico sono solo alcuni dei punti salienti che attendono coloro che entrano in questo gioiello architettonico. Palazzo Milzetti non è solo un museo; è un viaggio nel tempo verso un'epoca di fioritura artistica e culturale, offrendo uno sguardo nello stile di vita opulento della nobiltà italiana durante il periodo neoclassico.
Che tu sia un appassionato d'arte, un amante della storia o semplicemente un viaggiatore curioso, Palazzo Milzetti promette un'esperienza indimenticabile piena di bellezza, storia e ispirazione. Mentre vaghi per le sue sale e ammiri la meticolosa maestria che ha caratterizzato ogni dettaglio, sarai senza dubbio affascinato dall'eleganza senza tempo e dalla grandiosità di questo straordinario palazzo.
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