Maria Santissima del Rosario, conosciuta anche come Basilica minore del Santissimo Rosario, è un'affascinante chiesa cattolica situata nella pittoresca cittadina di Francavilla Fontana, nella provincia di Brindisi, in Puglia, Italia. Questa maestosa basilica è non solo la chiesa più grande della Diocesi di Oria, ma vanta anche la cupola più alta della regione del Salento, con un diametro di 13 metri. L'attuale struttura è il risultato di ampi lavori di ricostruzione seguiti a un devastante terremoto nel 1743, che distrusse gran parte della chiesa originale del XIV secolo commissionata da Filippo I d'Angiò.
Le origini di Maria Santissima del Rosario sono avvolte nella leggenda e nella rilevanza storica. Secondo la tradizione, la chiesa fu fondata dopo la scoperta di un'icona bizantina della Vergine Maria vicino a una fontana nei pressi del Casale di San Salvatore. Questo evento miracoloso avvenne il 14 settembre 1310, e fu testimoniato da Filippo I d'Angiò, Principe di Taranto. In risposta a questa rivelazione divina, il principe ordinò la costruzione di una chiesa per ospitare l'icona sacra.
Tuttavia, lo storico locale Cesare Teofilato suggerisce che una chiesa dedicata a Santa Maria di Francavilla, probabilmente di rito greco e con funzione parrocchiale, esisteva già sul sito intorno al 1300. Questa antica chiesa presentava riti battesimali immersivi, come dimostrato dal fonte battesimale situato nell'atrio del vicino Castello Imperiali. Entro il 1510, la chiesa fu ampliata, con l'ingresso principale situato tra le attuali nicchie di San Lorenzo e San Giuseppe, estendendosi fino all'altare di Sant'Anna, dove fu custodito il dipinto sacro.
Il terremoto del 1743 devastò la struttura della chiesa, rendendo necessaria una completa ricostruzione piuttosto che semplici riparazioni. La ricostruzione fu un impegno comunitario, con contributi del principe, dell'università, del capitolo collegiale e degli abitanti del paese. Una commissione speciale, assistita dall'architetto Mauro Manieri e dal principe Michele Imperiali, supervisionò il progetto. La prima pietra della nuova chiesa fu posata il 15 agosto 1743 da Michele Imperiali e sua moglie, simbolicamente inserendo una scatola di piombo contenente una moneta raffigurante Papa Benedetto XII, una medaglia della Madonna della Fontana e un vaso d'olio nel mattone.
Sebbene la nuova chiesa fu inaugurata nel 1759, non era completamente terminata. Ulteriori progetti di costruzione, tra cui una nuova sacrestia e un campanile, furono proposti. La sacrestia fu costruita tra il 1778 e il 1784, mentre la costruzione del campanile iniziò nel 1791 ma non fu completata fino a molto tempo dopo. La chiesa fu riconfermata come chiesa collegiata nel 1842, e ulteriori lavori di consolidamento furono necessari a seguito di un altro terremoto nel 1864.
L'architettura di Maria Santissima del Rosario è una testimonianza della grandiosità e dell'eleganza del design del XVIII secolo. La facciata, che ricorda le chiese del Gesù e di Sant'Ignazio a Roma, presenta un dinamico gioco di pilastri e capitelli corinzi, creando un effetto scultoreo e pittorico. Il design complessivo mostra forti influenze da parte di architetti come Vignola, Borromini e Barigioni, rendendola più simile alle chiese barocche romane piuttosto che a quelle delle città vicine, che erano più influenzate dal barocco leccese.
I tre ingressi della chiesa sono adornati con dettagli intricati. La porta centrale è particolarmente elaborata, fiancheggiata da semipilastri decorati con foglie di acanto e sormontata da una lunetta. Questa lunetta, inserita in un timpano spezzato, presenta lo stemma civico e un'immagine della Madonna della Fontana tra una profusione di elementi decorativi, esaltando la spinta verticale del corpo centrale. L'ordine superiore della facciata è similmente diviso da pilastri, culminando in una composizione armoniosa e visivamente impressionante.
All'interno, la basilica continua a impressionare con il suo design opulento e la sua ricca storia. La cupola alta, la più alta del Salento, crea un senso di meraviglia e riverenza. L'interno ha subito significativi restauri negli ultimi anni, assicurando che la bellezza e l'integrità storica della chiesa siano preservate per le generazioni future. Caratteristiche notevoli includono l'ambone in marmo e gli stemmi pontifici e diocesani aggiunti nel 2012, oltre ai vasti lavori di restauro sulla cupola e sull'interno completati nel 2021.
L'interno della chiesa è un tesoro di arte religiosa e dettagli architettonici. L'altare maggiore, le cappelle laterali e le numerose sculture e dipinti contribuiscono tutti allo status della basilica come significativo punto di riferimento culturale e spirituale. La lunga storia della chiesa e la dedizione della comunità alla sua conservazione sono evidenti in ogni angolo, rendendola una meta imperdibile per chiunque esplori il ricco patrimonio culturale di Francavilla Fontana e della più ampia regione della Puglia.
In conclusione, Maria Santissima del Rosario non è solo un luogo di culto; è un simbolo di resilienza, comunità e realizzazione artistica. La sua cupola imponente, la facciata intricata e l'interno riccamente decorato la rendono un faro di fede e bellezza nel cuore di Francavilla Fontana. Che tu sia un appassionato di storia, un amante dell'architettura o un pellegrino spirituale, una visita a questa magnifica basilica lascerà sicuramente un'impressione duratura.
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