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Basilica di Sant'Ildefonso

Basilica di Sant'Ildefonso Jaén

Basilica di Sant'Ildefonso

La Iglesia de San Ildefonso a Jaén, in Spagna, non è solo una chiesa; è un faro storico che ha resistito alla prova del tempo, raccontando storie di fede, devozione e evoluzione architettonica. Questa magnifica struttura, dedicata a San Ildefonso di Toledo, è un testimone di secoli di significato religioso e culturale. Situata nel cuore di Jaén, attira visitatori con la sua maestosa presenza e i dettagli architettonici intricati.

Le Origini della Iglesia de San Ildefonso

Le origini della chiesa risalgono al 1248, durante l'espansione delle mura cittadine di Jaén. Inizialmente, fu costruita una modesta cappella in un nuovo sobborgo, il quartiere di San Ildefonso. Questo piccolo santuario divenne rapidamente un punto focale per la comunità, e la sua importanza crebbe nei secoli. La chiesa fu consacrata a San Ildefonso di Toledo, riflettendo i suoi legami religiosi con l'Arcivescovado di Toledo.

Uno dei momenti cruciali nella storia della chiesa avvenne nel 1430 con il miracoloso Descenso de la Virgen (Discesa della Vergine). La leggenda narra che la Vergine Maria discese nella cappella, conferendole un significato divino. Questo evento trasformò la cappella in un santuario e successivamente in una basilica minore, consolidando la sua importanza nei cuori del popolo di Jaén.

Un Capolavoro Architettonico

La Iglesia de San Ildefonso è un capolavoro architettonico che mostra una fusione di stili risultanti da secoli di ristrutturazioni e ampliamenti. Il suo esterno emana la forza di una fortezza, caratterizzato da diversi contrafforti semicircolari che ricordano torri. Questi contrafforti, situati sulla parete nord, conferiscono alla chiesa un aspetto formidabile, simile alle fortificazioni medievali.

Una delle caratteristiche più sorprendenti dell'esterno della chiesa è il mosaico sulla parete nord, creato a metà del XX secolo. Questo mosaico raffigura la Vergine della Capilla sotto un tetto adornato con lanterne, commemorando il 500º anniversario della discesa della Vergine. L'iscrizione alla base del mosaico recita: Giugno 1930. In memoria del 500º anniversario della Discesa della Vergine Maria alla Cappella di San Ildefonso nella notte tra il 10 e l'11 giugno 1430, e dell'incoronazione della sua sacra immagine.

Le Torri

La chiesa vanta due torri che fiancheggiano la facciata principale, ciascuna con la sua storia e dettagli architettonici unici. La più grande delle due torri, il campanile, è composta da quattro sezioni distinte. La prima sezione, costruita tra il 1584 e il 1585, presenta lo stemma del vescovo Francisco Sarmiento de Mendoza. La seconda sezione, completata nel 1600, mostra due finestre sovrapposte su ciascun lato e porta lo stemma del vescovo Bernardo Cardenal de Sandoval y Rojas, realizzato da Cristóbal Téllez. La terza sezione, costruita tra il 1608 e il 1610, è ottagonale e ospita le campane della chiesa. Inizialmente era sormontata da una guglia gotica, successivamente sostituita alla fine del XVIII secolo. La quarta sezione è anch'essa ottagonale e presenta lo stemma del vescovo Fernando Andrade Castro.

La torre più piccola, con il suo distintivo design ottagonale e gli angoli bisecati, si erge direttamente dalla facciata. È sormontata da una piccola cupola e porta l'iscrizione Viva la Virgen de la Capilla 1868, celebrando la patrona della chiesa.

Le Porte

La Iglesia de San Ildefonso presenta tre porte distinte, ciascuna riflettente uno stile architettonico e un'epoca diversi. La porta principale, costruita nel XVIII secolo, è un capolavoro neoclassico progettato da Ventura Rodríguez e realizzato da Francisco Calvo. Presenta una porta architravata sormontata da un rosone, fiancheggiata da coppie di colonne composite che sostengono un'architrave. Sopra la cornice, un frontone triangolare ospita lo stemma del vescovo Antonio Gómez de la Torre y Jarabeitia, con una statua di San Ildefonso sulla facciata.

La porta laterale, un gioiello rinascimentale, fu progettata da Francisco del Castillo il Giovane nel XVI secolo. Presenta figure allegoriche di abbondanza e un rilievo che raffigura la Vergine Maria che dona la casula a San Ildefonso, incorniciato da colonne corinzie.

La porta primitiva, situata nella parte posteriore della chiesa, risale ai primi anni del XVI secolo e mostra lo stile gotico isabellino. È adornata con intricati modanature e presenta un'immagine in pietra della Vergine fiancheggiata dagli stemmi del vescovo Alonso Suárez de la Fuente del Sauce.

L'Interno

Entrare nella Iglesia de San Ildefonso è come entrare in una capsula del tempo di splendore gotico. L'interno della chiesa è caratterizzato dal suo stile gotico tardivo, con una sala a tre navate sostenuta da pilastri compositi e archi a sesto acuto. I soffitti a volta sono adornati con intricati costoloni, aggiungendo alla grandiosità della chiesa.

Uno dei punti salienti dell'interno è la porta della sacrestia, realizzata nel 1726 da J. Delgado e A. López. Questa porta in legno presenta intagli a forma di stella ispirati allo stile mudéjar ed è sormontata da una piccola tribuna. La sacrestia stessa vanta bellissime volte in stucco e ospita preziosi artefatti religiosi, tra cui stalli del coro barocchi e dipinti.

Ai piedi della chiesa, un grande dipinto a olio di José García Espantaleón, realizzato nel 1813, raffigura San Cristoforo che porta il Bambino Gesù attraverso un fiume mentre si appoggia a una palma. Questa impressionante opera d'arte aggiunge al ricco patrimonio artistico della chiesa.

L'Altare Maggiore

L'altare maggiore, situato nella parte posteriore della navata centrale, è un capolavoro di arte barocca. È incorniciato da quattro colonne che sostengono una volta ellittica ornata con intagli realizzati da Luis Fernández nel 1753. La volta è decorata con angeli e serafini, tutti dorati e realizzati da José de Medina nello stesso anno. Il fulcro dell'altare è un tabernacolo barocco influenzato dal rococò francese, creato da Pedro Duque Cornejo nel XVIII secolo. Sebbene alcuni degli elementi originali siano stati distrutti durante la Guerra Civile Spagnola, l'immagine di San Matteo rimane.

Alla base del tabernacolo, tre lastre di diaspro nero portano gli stemmi nobiliari delle famiglie Biedma, García de Quesada e Zúñiga, aggiungendo un tocco di nobiltà alla grandiosità dell'altare.

Il Retablo Mayor

Il Retablo Mayor, o altare maggiore, è una splendida creazione barocca che domina l'abside centrale della chiesa. Realizzato da Francisco Calvo Bustamante tra il 1760 e il 1770, seguendo i disegni di Pedro Duque Cornejo, questo capolavoro in legno dorato è uno spettacolo da vedere. L'altare è interamente dedicato al miracolo della discesa della Vergine, con un rilievo centrale che raffigura la Vergine Maria che porta il Bambino Gesù per le strade di Jaén, accompagnata dai testimoni dell'evento miracoloso.

La Iglesia de San Ildefonso non è solo un luogo di culto; è una testimonianza vivente della ricca storia e della fede duratura di Jaén. Le sue mura riecheggiano secoli di devozione, e il

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