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Basiliek van Onze-Lieve-Vrouw-Tenhemelopneming

Basiliek van Onze-Lieve-Vrouw-Tenhemelopneming Maastricht

Basiliek van Onze-Lieve-Vrouw-Tenhemelopneming

Nel cuore di Maastricht, la Basilica di Nostra Signora, ufficialmente conosciuta come Basiliek van Onze-Lieve-Vrouw-Tenhemelopneming, è un simbolo della ricca storia e della maestosità architettonica dei Paesi Bassi. Questa chiesa romanica, affettuosamente chiamata Sterre-der-Zee o Slevrouwe nel dialetto locale, non è solo un luogo di culto, ma anche un faro di significato storico e culturale.

La Storia della Basilica di Nostra Signora

Le origini della Basilica di Nostra Signora sono avvolte nel mistero, con documentazione limitata disponibile prima del XII secolo a causa della perdita degli archivi della chiesa durante l'occupazione francese. Tuttavia, si ritiene ampiamente che l'attuale chiesa abbia avuto almeno un predecessore, forse diversi. La prima di queste potrebbe essere stata la più antica chiesa di Maastricht e quindi dei Paesi Bassi, costruita forse da uno dei vescovi di Tongeren-Maastricht all'interno delle mura del castellum romano tardo, possibilmente sostituendo un santuario pagano.

L'attuale edificio della chiesa risale in parte all'XI secolo e in parte al XII secolo. La cripta, consacrata da Balderik van Loon, vescovo di Liegi dal 1008 al 1018, crollò poco dopo la sua costruzione, rendendo necessaria l'aggiunta di pilastri di supporto durante la sua ricostruzione. Le fondamenta del westwerk, poste intorno all'anno 1000, includono spolia, probabilmente provenienti dalle mura e dalle porte del forte romano che una volta sorgeva sul sito. Il coro, la navata e il transetto furono completati intorno alla metà del XII secolo, mostrando lo stile architettonico romanico.

Il Periodo Medievale

Entro l'XI secolo, un capitolo secolare era associato alla chiesa, composto inizialmente da venti canonici, poi ridotti a diciotto. Questi canonici, che vivevano comunitariamente fino intorno al 1200, iniziarono infine a risiedere indipendentemente in case vicino alla chiesa. Il capitolo era parte integrante delle operazioni della chiesa, con i canonici che eseguivano preghiere quotidiane nei cori situati sui lati nord e sud del transetto. L'area del coro, separata dalla congregazione laica da uno schermo del coro, presentava un leggio, spesso chiamato aquila, e una croce sospesa sopra di esso.

Durante il XIV secolo, la chiesa vantava 33 altari, situati principalmente presso i pilastri della navata, dove venivano celebrate più messe quotidianamente. Alcune delle dediche degli altari sono note, come San Nicola, San Biagio, la Santa Croce, Santa Caterina, San Cornelio e San Giovanni Evangelista. Il tesoro della chiesa, sebbene significativamente ridotto durante l'occupazione francese, contiene ancora preziose reliquie e manufatti, sottolineando la sua importanza come sito di pellegrinaggio, spesso oscurata dalla vicina Chiesa di San Servazio.

L'Ancien Régime e l'Occupazione Francese

Durante il periodo medievale e fino all'ancien régime, la Basilica di Nostra Signora svolse varie funzioni civiche, inclusa l'ospitalità delle misure ufficiali della città e l'archiviazione dei documenti municipali nella Barbaratoren (Torre di Barbara). La chiesa ospitava anche procedimenti giudiziari nella stanza superiore del westwerk e possibilmente all'esterno del coro est.

La chiesa subì poche alterazioni dal XII secolo, con alcune volte gotiche che sostituirono i soffitti in legno nel XV secolo e alcune finestre ingrandite nel XVIII secolo. Il XVI secolo vide la sostituzione del chiostro romanico con uno tardo gotico, e l'interno ricevette modifiche in stile barocco. Questi cambiamenti furono poi invertiti dall'architetto Cuypers alla fine del XIX secolo.

L'occupazione francese del 1794 segnò un periodo tumultuoso per la chiesa. Il capitolo fu sciolto nel 1797 e i beni della chiesa, incluso l'edificio stesso, furono confiscati. La chiesa fu riutilizzata per scopi secolari, inclusi magazzino militare, fonderia di cannoni e stalla, il che paradossalmente ne assicurò la conservazione. Molti dei tesori della chiesa furono persi durante questo periodo, sebbene alcuni oggetti furono salvaguardati nella vicina Chiesa di San Nicola, che rimase aperta come chiesa parrocchiale.

Il XIX Secolo: Recupero e Restauro

Dopo la partenza dei francesi nel 1814, il governo olandese continuò a utilizzare la chiesa per scopi militari fino al 1837, quando la parrocchia riuscì a ricomprare l'edificio. La rilocazione di alcuni arredi e opere d'arte dalla Chiesa di San Nicola, che fu successivamente demolita, contribuì a restaurare la Basilica di Nostra Signora al suo antico splendore. Tra questi oggetti vi erano il fonte battesimale di Aert van Tricht, l'altare maggiore barocco, il pulpito, diversi confessionali e varie pitture e statue, inclusa la statua medievale della Stella del Mare (Sterre der Zee), che rimane un oggetto devozionale significativo fino ad oggi.

Visitare la Basilica di Nostra Signora

Oggi, la Basilica di Nostra Signora è un monumento nazionale e un punto di riferimento amato a Maastricht. I visitatori sono invitati a esplorare la chiesa e la sua cappella, che sono aperte quotidianamente e gratuitamente. Il chiostro e il tesoro, accessibili a pagamento, offrono una visione più approfondita della ricca storia della chiesa e dei preziosi manufatti che ospita.

Che tu sia un appassionato di storia, un amante dell'architettura o un cercatore spirituale, la Basilica di Nostra Signora a Maastricht offre un viaggio affascinante attraverso secoli di fede, arte e cultura. Il suo imponente westwerk, i capitelli intricatamente scolpiti nell'ambulacro del coro e la serena cappella con la statua della Stella del Mare la rendono una destinazione imperdibile in questa affascinante città olandese.

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