La Cattedrale di Matera, ufficialmente conosciuta come la Cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant'Eustachio (Cattedrale di Matera), è un monumento che testimonia la ricca storia e lo splendore architettonico di Matera, Italia. Situata nel punto più alto della Civita, il cuore antico di Matera, questa cattedrale non solo domina il panorama, ma offre anche un profondo sguardo nel passato della regione e nella sua duratura eredità spirituale.
Le origini della Cattedrale di Matera risalgono a un periodo in cui il sito era occupato da un castello normanno e, ancora prima, da un luogo di culto paleocristiano. La costruzione della cattedrale iniziò nel 1230, sotto l'egida dell'imperatore Federico II di Svevia, che desiderava un grandioso edificio che riflettesse il nuovo status della città come arcidiocesi. Entro il 1270, la cattedrale fu completata e inizialmente dedicata a Santa Maria di Matera. Nel corso dei secoli, subì diverse ridedicazioni, diventando infine nota come la Cattedrale della Madonna della Bruna e di Sant'Eustachio nel 1627, nome che porta ancora oggi.
Durante la sua storia, la Cattedrale di Matera ha assistito a numerosi eventi significativi. Papa Urbano II soggiornò nel sito tra il 1093 e il 1094, e nel 1962 fu elevata alla dignità di basilica minore da Papa Giovanni XXIII. La cattedrale ospitò anche Papa Giovanni Paolo II durante la sua visita nel 1991. Estesi sforzi di restauro, in particolare quelli tra il 2003 e il 2006, hanno preservato la sua grandiosità, assicurando che continui a ispirare ammirazione in tutti coloro che la visitano.
L'esterno della Cattedrale di Matera rimane straordinariamente fedele al suo design originale, un esempio impeccabile di architettura romanica pugliese. La sua orientazione verso ovest, attribuita all'astronomo Alano da Matera, assicura che la cattedrale sia illuminata dalla luce dorata del tramonto, esaltando la sua maestosità.
La facciata è dominata da una splendida finestra a rosa con sedici raggi, simbolo della luce divina. Sopra di essa, l'arcangelo Michele è raffigurato mentre schiaccia trionfalmente un drago, potente simbolo del bene che trionfa sul male. Ai lati della finestra a rosa ci sono figure che rappresentano i quattro evangelisti e i dodici apostoli, sostenuti da telamoni. Il portale centrale, adornato con un arco e una statua della Madonna della Bruna, è affiancato da statue dei Santi Pietro e Paolo, mentre gli angoli della facciata presentano sculture in altorilievo dei Santi Eustachio e Teopista.
Sul lato destro della cattedrale, di fronte a Piazza Duomo, ci sono due porte aggiuntive, la più notevole delle quali è la Porta dei Leoni, così chiamata per i due leoni di pietra che la custodiscono. La lunetta sopra l'altra porta, conosciuta come Porta di Piazza, presenta un bassorilievo di Abramo, riflettendo la diversità religiosa storica della città. Il campanile, alto 52 metri, con i suoi quattro ordini e la cima a forma di piramide, rappresenta un faro della presenza duratura della cattedrale.
Entrando nella Cattedrale di Matera, i visitatori sono accolti da una pianta a croce latina con tre navate, quella centrale che si eleva sopra le altre. L'interno ha subito significative trasformazioni dal 1627, con l'aggiunta di stucchi e decorazioni, molte delle quali dorate nel 1776. La navata centrale è illuminata da dieci finestre e presenta un soffitto a cassettoni in legno installato nel 1719, adornato con tre dipinti dell'artista calabrese Battista Santoro nel XIX secolo.
Uno dei tesori più preziosi della cattedrale è un affresco bizantino del 1270, che raffigura la Madonna della Bruna con il Bambino che benedice con due dita. Questo capolavoro, attribuito a Rinaldo da Taranto, si trova sul primo altare della navata sinistra. Il secondo altare è dedicato a San Giovanni di Matera, le cui reliquie sono custodite in un sarcofago lì. Il terzo altare, conosciuto come l'Altare di Sant'Anna, presenta un dipinto splendidamente realizzato dal frate Francesco da Martina del 1633.
La cappella rinascimentale dell'Annunciazione, creata da Giulio Persio, vanta un soffitto a cassettoni e pareti adornate con nicchie. Nel transetto sinistro, i visitatori possono ammirare una scena della Natività in pietra dura, scolpita tra il 1530 e il 1534 da Altobello Persio e Sannazzaro di Alessano, riflettendo elementi del paesaggio unico di Matera. Lo stesso artista ha anche realizzato un riccamente decorato altare in pietra nel 1539, situato alla fine del transetto sinistro.
L'altare maggiore, restaurato nel 1627, è sormontato da una grande pala d'altare di Fabrizio Santafede, che raffigura la Vergine circondata da santi. Il coro, realizzato in noce massiccio e intricatamente intagliato da Giovanni Tantino di Ariano Irpino nel 1453, comprende 60 stalli ed è una testimonianza dell'abilità artigianale dell'epoca. Sul lato destro del presbiterio si trova un organo a canne elettrico costruito dai fratelli Ruffatti, con 35 registri distribuiti su due manuali e pedali.
Altre opere d'arte notevoli all'interno della cattedrale includono una Madonna delle Grazie tra i Santi Ilario e Giovanni di Matera di Domizio Persio del 1592, un dipinto di San Gaetano di Carlo Rosa del 1652, un crocifisso in legno del XVII secolo e un polittico di Vito Antonio Conversi. Sul lato destro dell'ingresso principale si trova un affresco del Giudizio Universale della fine del XIII secolo, l'unico esempio sopravvissuto della decorazione originale dipinta della cattedrale, anch'esso attribuito a Rinaldo da Taranto.
In conclusione, la Cattedrale di Matera non è solo un luogo di culto; è un museo vivente di arte, storia e fede. La sua presenza imponente sulla città antica di Matera e i suoi dettagli architettonici intricati la rendono una destinazione imperdibile per chiunque esplori questo sito patrimonio mondiale dell'UNESCO. Che siate attratti dalla sua importanza storica, dai suoi tesori artistici o dalla sua atmosfera spirituale, la Cattedrale di Matera promette un'esperienza indimenticabile.
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