Situata nel cuore della storica città di Menton, la Basilique Saint-Michel-Archange, conosciuta localmente come Basilique Saint-Michel-Archange de Menton, rappresenta un faro di splendore barocco e significato religioso. Questa magnifica basilica, dedicata a San Michele Arcangelo, non è solo un luogo di culto, ma anche una testimonianza della ricca storia e della maestria architettonica della regione.
Le origini della Basilique Saint-Michel-Archange risalgono all'inizio del XVII secolo. La basilica fu commissionata dal Principe Onorato II di Monaco e la sua costruzione fu affidata al talentuoso architetto Lorenzo Lavagna. La prima pietra fu posata il 27 maggio 1619 alla presenza del principe e del Vescovo Nicolà Spinola di Ventimiglia, sotto la cui giurisdizione cadevano Menton e Roquebrune all'epoca.
Tuttavia, la costruzione vera e propria iniziò solo nel 1639. La chiesa fu aperta al culto nel 1653 e l'8 maggio 1675 fu consacrata dal Vescovo Mauro Promontorio di Ventimiglia. Il campanile occidentale, noto come il Campanin, fu aggiunto tra il 1701 e il 1703 dall'architetto Emmanuel Cantone, raggiungendo un'altezza di 53 metri e fungendo da torre di guardia sulla città.
La facciata attuale della basilica, completata nel 1819, riflette lo stile barocco del XVII secolo. Nel 1999, la chiesa fu elevata al rango di basilica minore da Papa Giovanni Paolo II, con la consacrazione formale avvenuta nel gennaio 2000. Oggi, la Basilique Saint-Michel-Archange è una delle attrazioni turistiche più visitate della regione delle Alpi Marittime e ospita ogni agosto il rinomato Festival di Musica Classica.
La Basilique Saint-Michel-Archange è una basilica con una disposizione a tre navate, un design che è sia grandioso che armonioso. La facciata, elevata di alcuni gradini sopra la piazza, è un capolavoro dell'architettura barocca. Presenta una composizione semplice ma elegante di linee rette, sia orizzontali che verticali. La sezione inferiore è adornata con otto colonne corinzie che sostengono un massiccio trabeazione con una prominente cornice. La sezione superiore vanta quattro colonne composite che fiancheggiano tre finestre e sostengono un grande frontone triangolare.
Tre porte, ciascuna sormontata da una nicchia con una statua, forniscono accesso alle tre navate. La nicchia centrale ospita una statua di San Michele Arcangelo, il patrono di Menton, mentre le nicchie di sinistra e di destra presentano statue di San Maurizio, il patrono della Casa di Savoia, e San Rocco, invocato contro la peste, rispettivamente. A fiancheggiare la facciata ci sono due campanili: la Torre dell'Orologio orientale, alta 35 metri, e il Campanin occidentale.
Entrando nella basilica, i visitatori sono accolti dalla grandiosità delle sue tre navate. La navata centrale, larga 10,2 metri, comprende quattro campate, ciascuna lunga 5,7 metri. Il coro, leggermente più largo a 7,9 metri, è coronato da una volta a botte traforata da lunette, permettendo alla luce di filtrare e creare un effetto dorato e iridescente, esaltato dalle nuove vetrate installate dal servizio dei Monumenti Storici.
Il santuario, con la sua abside piatta, è dominato dall'altare maggiore in marmo policromo del XVIII secolo. Sopra l'altare si erge una statua lignea dipinta e dorata di San Michele Arcangelo che calpesta il Demonio, risalente al 1820. Dietro l'altare, una galleria sostiene una cassa d'organo in stile italiano, che ospita un organo costruito nel 1666 grazie alla generosità della famiglia Pretti di Sant'Ambrogio.
Le pareti laterali del santuario presentano stalli del XVIII secolo e, sul lato dell'evangelo, tre dipinti, tra cui una Madonna Nera circondata da santi del 1639. Sul lato dell'epistola, un trittico d'altare include un pannello centrale che raffigura San Giovanni Battista, San Michele Arcangelo e San Pietro come sovrano pontefice, restaurato nel 1565 dal pittore monegasco Antoine Manchello.
Le navate laterali, ciascuna con una volta alta 10 metri, culminano in grandi nicchie che ospitano pale d'altare adornate con stucchi del XVII secolo. La navata orientale presenta un dipinto di una Madonna Nera e due santi di Jacques Vento, un ex-voto per la guarigione dalla peste, mentre la navata occidentale mostra una Fuga in Egitto di Jean-Augustin Vento.
Le cappelle della basilica, che servono come luoghi di sepoltura per le famiglie patrizie di Menton, sono adornate con magnifici dipinti trompe-l'œil realizzati da artisti locali. Cappelle notevoli includono la Cappella delle Anime del Purgatorio, con il suo altare in marmo e baldacchino con corona reale, e la Cappella della Santa Croce, con un dipinto dell'artista genovese Orazio de Ferrari.
Altre cappelle, come la Cappella dell'Assunzione, la Cappella di Sant'Antonio di Padova e la Cappella di San Giuseppe, ospitano opere d'arte notevoli, tra cui dipinti di Bernardin Puppo e del cavaliere Ferrari. La Cappella di Nostra Signora della Grazia, costruita nel XVIII secolo, presenta un dipinto che conserva una vista del vecchio Menton nel 1848.
L'ultima cappella della basilica, la Cappella del Sacro Cuore, è un'aggiunta del XIX secolo con un trittico d'altare che raffigura l'Apparizione di Cristo a Margherita Maria Alacoque, vari santi e il Sacro Cuore di Maria. La volta della cappella è decorata con stucchi e dipinti trompe-l'œil, aggiungendo al suo fascino.
La Basilique Saint-Michel-Archange non è solo un capolavoro architettonico; è una testimonianza vivente della ricca eredità culturale e religiosa di Menton. Le sue mura risuonano con secoli di storia, arte e devozione, rendendola una destinazione imperdibile per chiunque esplori la pittoresca città di Menton. Che tu sia un appassionato di storia, un amante dell'arte o un ricercatore spirituale, la basilica offre un'esperienza unica e indimenticabile che ti lascerà in soggezione per la sua bellezza senza tempo.
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