Nel cuore di Prato, in Italia, si erge una maestosa fortezza che racconta storie di imperatori e battaglie: il Castello dell'Imperatore. Questa imponente struttura, un esempio di architettura federiciana, fu voluta dall'imperatore Federico II di Svevia. La sua posizione strategica e la robusta costruzione riflettono i tempi turbolenti del XIII secolo, segnati dalla lotta feroce per il dominio in Toscana tra l'impero e il papato.
Il sito del Castello dell'Imperatore è stato di importanza strategica per secoli. Originariamente, ospitava il forte della famiglia Alberti di Prato, quasi completamente demolito nel 1107 durante l'assedio delle truppe di Matilde di Canossa. Un nuovo palazzo, noto come Palazzolo, fu poi costruito per ospitare gli inviati degli imperatori Enrico VI e Ottone IV. Resti di quest'epoca sono ancora visibili sotto forma di due torri, che fino al 1767-68 erano alte il doppio rispetto a oggi. Documenti storici risalenti al 1035 menzionano una struttura ancora più antica, il palatium, che serviva come nucleo del Castrum Prati, il villaggio che si sviluppò intorno ad esso.
L'imperatore Federico II commissionò la costruzione del Castello dell'Imperatore, affidando il compito a Riccardo da Lentini intorno al 1240. Il castello era originariamente collegato alla seconda cinta muraria della città e parzialmente circondato da un fossato. Era collegato alle vicine prigioni degli Alberti, da cui il vicino santuario mariano prese il nome. Il design del castello presenta otto torri e incorpora elementi simbolici, che ricordano Castel del Monte, un'altra creazione di Federico II. Una volta completato, doveva servire come una significativa guarnigione imperiale, simboleggiando la presenza dell'imperatore nell'Italia settentrionale.
Tuttavia, la costruzione del castello fu bruscamente interrotta intorno al 1250 a causa della morte prematura di Federico II. La struttura incompiuta trovò vari usi nel corso dei secoli. Durante il XIV secolo, sotto il dominio fiorentino, il castello fu collegato alla terza cinta muraria tramite un corridoio coperto noto come il Corridore del Cassero. Questo passaggio permetteva alle truppe fiorentine di entrare in città in sicurezza dall'esterno delle mura.
Nel corso dei secoli, case furono costruite dentro e intorno al castello. Negli anni '30, durante il regime fascista, tutti questi edifici furono demoliti, lasciando il castello con l'aspetto attuale, costituito principalmente dalle mura esterne. L'apertura di Viale Piave portò anche alla demolizione di gran parte del corridoio del Cassero, lasciando intatti solo due tratti.
La storia del castello non è priva di momenti oscuri. Nel 1944, fu utilizzato dai fascisti per imprigionare centinaia di residenti di Prato arrestati durante lo sciopero di marzo. Più tardi quell'anno, nella notte tra il 6 e il 7 settembre, dopo l'occupazione della città da parte dei partigiani, una retata portò alla cattura e all'esecuzione di fascisti e sospetti collaboratori nel castello. Questo tragico evento è ricordato come il massacro del Castello dell'Imperatore.
Dopo i lavori di restauro negli anni '70, il Castello dell'Imperatore è stato aperto al pubblico. I visitatori possono ora salire le antiche scale a chiocciola nelle torri angolari e camminare lungo i bastioni, godendo di viste panoramiche su Prato. Il castello serve anche come sede per eventi culturali, tra cui concerti, spettacoli e il popolare Cinema sotto le Stelle, organizzato da Terminale Cinema - Casa del Cinema di Prato.
Dietro il castello, i visitatori possono trovare i resti dell'ospedale e della chiesa di San Giovanni Gerosolimitano (o dei Cavalieri di Malta), costruita fuori dalle mura cittadine a metà del XII secolo. Sebbene ora dismessa, la chiesa conserva piccole e rare tracce antropomorfe in terracotta del periodo romanico.
Nel 1980, le Poste Italiane hanno onorato il Castello dell'Imperatore con un francobollo da 400 lire, parte della collezione Castelli d'Italia, evidenziandone il significato culturale e storico.
Oggi, il Castello dell'Imperatore è un testimone della ricca storia e del patrimonio architettonico di Prato. Le sue mura, intrise di storie di imperatori, battaglie e trasformazioni, invitano i visitatori a fare un tuffo nel passato e a esplorare l'eredità duratura di questa notevole fortezza.
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