Porta San Bortolo è un magnifico testimone della ricca storia e dello splendore architettonico di Rovigo, una città affascinante nella regione del Veneto in Italia. Questa antica porta, una delle due rimaste delle vecchie mura difensive, invita i visitatori a fare un salto indietro nel tempo e a scoprire le storie affascinanti che ha da raccontare.
Costruita tra il 1482 e il 1486 durante il regno del Doge Giovanni Mocenigo, Porta San Bortolo fu una parte cruciale delle fortificazioni di Rovigo. La porta fu eretta per controllare l'accesso alla città dal quartiere meridionale di San Bartolomeo, da cui prende il nome. La sua importanza strategica fu evidenziata durante la Guerra di Ferrara, quando le forze veneziane usarono bombarde per difendere la città, portando alla distruzione e successiva ricostruzione della torre sopra la porta.
L'architettura medievale della porta è particolarmente degna di nota. I documenti storici di Marin Sanudo, il primo a documentare la porta, menzionano una torre simile alla Torre Pighin che una volta sorgeva sopra di essa. Sebbene la torre sia stata distrutta, la porta stessa è rimasta notevolmente intatta, offrendo uno sguardo nel passato con la sua struttura ben conservata.
L'architettura di Porta San Bortolo è un esempio straordinario di design medievale. La porta è costruita in mattoni con un unico arco, adornato con nobili stemmi e cornici. L'arco è rinforzato con lastre di pietra per sostenere il peso del muro sopra, un testamento all'ingegnosità dei suoi costruttori. La porta si erge a circa 18,25 metri di altezza e vanta muri spessi quasi 128 cm alla base, mostrando le robuste tecniche di costruzione dell'epoca.
Una delle caratteristiche più distintive di Porta San Bortolo è la sua doppia fila di merlature ghibelline, un elemento tipico del design medievale. Queste merlature, restaurate intorno al 1639, aggiungono un tocco drammatico alla silhouette della porta. Nello stesso anno, il Podestà Vittore Correr commissionò l'installazione di un orologio a due facce nella torre, commemorando il progetto con una targa celebrativa sopra l'arco.
Passando attraverso la porta, si possono ancora vedere le scanalature dove una saracinesca scendeva per assicurare l'ingresso. All'interno, due contrafforti fornivano ulteriore supporto per la saracinesca, e parti dei meccanismi che la azionavano sono ancora visibili oggi. Queste caratteristiche offrono un legame tangibile con il passato difensivo della porta e le misure prese per proteggere la città.
Originariamente, il muro centrale della porta ospitava una statua della Madonna con Bambino e San Giovanni, realizzata dallo scultore Clemente Molli. Questa statua è stata successivamente spostata nella Chiesa Barocca della Beata Vergine del Soccorso (conosciuta come La Rotonda), ma la sua presenza a Porta San Bortolo è ancora ricordata come simbolo del patrimonio religioso e artistico della città.
Porta San Bortolo ha affrontato numerose sfide nel corso dei secoli. Con la caduta della Repubblica di Venezia nel 1797 e la successiva occupazione francese, molte delle targhe sulla torre furono vandalizzate nel tentativo di cancellare i riferimenti alla Serenissima. Nonostante questi atti di distruzione, la porta è sopravvissuta, preservando la sua importanza storica.
Nel 1821, la porta fu minacciata di demolizione come parte di un piano di riqualificazione urbana. Fortunatamente, una commissione attenta alla conservazione intervenne, optando per un approccio di restauro che preservò l'integrità storica della porta. Ulteriori sforzi di restauro nei primi anni '60 del Novecento hanno assicurato che Porta San Bortolo rimanesse un punto di riferimento amato per le generazioni future.
Oggi, Porta San Bortolo si erge orgogliosamente in Piazza Umberto Merlin, collegando il cuore di Rovigo con il quartiere meridionale di San Bartolomeo. Serve non solo come monumento storico, ma anche come parte vibrante della vita quotidiana della città. I locali e i visitatori passano attraverso il suo arco, continuando la tradizione di movimento e connessione che ha definito la porta per secoli.
Esplorando Rovigo, prenditi un momento per apprezzare la presenza duratura di Porta San Bortolo. Le sue mura sussurrano storie del passato, invitandoti a immaginare l'attività frenetica di una città medievale, le manovre strategiche dei soldati e gli sforzi artistici degli scultori. Questa porta è più di un semplice reperto architettonico; è un testimone vivente della ricca storia e del patrimonio culturale di Rovigo.
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