Il Museo Ferroviario di Pietrarsa, noto localmente come Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa, è una destinazione affascinante situata tra San Giovanni a Teduccio, un quartiere di Napoli, e i comuni di San Giorgio a Cremano e Portici. Questo museo è un vero tesoro per gli appassionati di storia, gli amanti dei treni e chiunque sia curioso del ricco patrimonio industriale italiano. Situato negli ex stabilimenti di Pietrarsa, il museo si affaccia orgogliosamente sul Golfo di Napoli, offrendo una combinazione unica di approfondimenti storici e bellezze paesaggistiche.
La storia del Museo Ferroviario di Pietrarsa inizia nel 1840, quando il re Ferdinando II di Borbone fondò la Reale Fabbrica Borbonica di Pietrarsa. Inizialmente concepito come una ferriera, nel 1845 si trasformò in uno stabilimento per la produzione di locomotive a vapore. Questo sviluppo rivoluzionario segnò Pietrarsa come uno dei primi e più significativi poli industriali d'Italia, precedendo di oltre mezzo secolo la famosa Fiat.
Nel suo apice a metà del XIX secolo, Pietrarsa impiegava circa 700 operai ed era un centro di innovazione e produzione molto vivace. Gli stabilimenti erano così rinomati che attiravano visite di figure illustri come lo zar Nicola I di Russia, che voleva modellare le sue imprese ferroviarie sul successo di Pietrarsa, e Papa Pio IX nel 1849.
Tuttavia, l'unificazione d'Italia nel 1861 portò delle sfide. Un rapporto critico dell'ingegnere Grandis raccomandava la vendita o la demolizione di Pietrarsa, portando a periodi turbolenti, inclusi scioperi e scontri violenti. Nonostante questi ostacoli, la fabbrica continuò a produrre locomotive e altre attrezzature ferroviarie, gradualmente passando alla manutenzione e alla riparazione col passare degli anni.
Il declino della potenza del vapore e l'ascesa della trazione elettrica e diesel nel XX secolo segnalarono la fine di un'era per Pietrarsa. Nel 1975, gli stabilimenti furono ufficialmente chiusi, ma anziché cadere nell'oblio, furono trasformati in un museo. Il Museo Ferroviario di Pietrarsa fu inaugurato il 7 ottobre 1989, coincidente con il 150° anniversario delle ferrovie italiane. Dopo un periodo di ampie ristrutturazioni, il museo riaprì il 19 dicembre 2007, accogliendo i visitatori per esplorare il suo ricco patrimonio.
Il Museo Ferroviario di Pietrarsa si estende su sette padiglioni, coprendo un'imponente superficie di 36.000 metri quadrati, di cui 14.000 al coperto. La collezione del museo testimonia l'evoluzione della tecnologia ferroviaria, presentando una varietà di locomotive a vapore, elettriche e diesel, oltre a carrozze passeggeri e altri rotabili.
Uno dei punti salienti è la ricostruzione del primo treno che percorse la linea Napoli-Portici, un momento cruciale nella storia ferroviaria italiana. I visitatori possono ammirare le locomotive a vapore e i primi motori elettrici che aprirono la strada ai viaggi ferroviari moderni.
Il secondo padiglione offre una mostra affascinante di modelli in scala, diorami e oggetti ferroviari di uso quotidiano, fornendo uno sguardo dettagliato sulle complessità delle operazioni ferroviarie. Il terzo padiglione è diviso in tre sezioni, mostrando vecchi macchinari degli stabilimenti originali, una sezione marittima con vari modelli e manufatti, e locomotive che rappresentano la storia più recente, inclusi automotori diesel ed elettrici.
Una delle gemme del museo è il Treno Reale, un convoglio opulento di undici carrozze costruito nel 1929 per il matrimonio di Umberto II di Savoia e Maria José del Belgio. Questo treno lussuoso offre uno sguardo sulla grandiosità dei viaggi reali. Recentemente, il museo ha acquisito anche una carrozza presidenziale, donata nel 1989 da Francesco Cossiga, aggiungendo un ulteriore strato di significato storico.
Il Museo Ferroviario di Pietrarsa ospita diverse locomotive famose, ognuna con una propria storia da raccontare. Tra queste ci sono le locomotive a vapore delle serie 290, 835 e 480, così come le locomotive elettriche E.326 ed E.626. Questi motori non sono solo macchine; sono manufatti che raccontano i progressi tecnologici e la potenza industriale dell'Italia.
Oltre alle locomotive, il museo ospita una collezione impressionante di belle arti e arti applicate. Pezzi notevoli includono la grande statua di Ferdinando II di Borbone, fusa in ferro proprio negli stabilimenti di Pietrarsa, e la sontuosa Sala Reale, adornata con soffitti dorati e mobili in mogano esotico. La Carrozza Presidenziale, un tempo orgoglio della famiglia Savoia, ora rappresenta un simbolo della ricca storia culturale e politica dell'Italia.
Una visita al Museo Ferroviario di Pietrarsa è più di una semplice passeggiata tra una collezione di treni; è un viaggio nel tempo. Mentre si cammina tra i padiglioni, si incontrano le storie delle persone che hanno costruito e operato queste magnifiche macchine, le sfide che hanno affrontato e i trionfi che hanno raggiunto. Le esposizioni complete del museo offrono un'immersione profonda nel mondo delle ferrovie, dai primi giorni del vapore all'era moderna dell'energia elettrica e diesel.
In conclusione, il Museo Ferroviario di Pietrarsa è una destinazione imperdibile per chiunque sia interessato alla storia delle ferrovie e al patrimonio industriale. La sua vasta collezione, le locomotive splendidamente conservate e il ricco contesto storico lo rendono un'attrazione unica e affascinante. Che tu sia un appassionato di ferrovie o semplicemente alla ricerca di un'esperienza coinvolgente ed educativa, il Museo Ferroviario di Pietrarsa promette di offrire un viaggio indimenticabile nel passato ferroviario dell'Italia.
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