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Chiesa della Gran Madre di Dio

Chiesa della Gran Madre di Dio Torino

Chiesa della Gran Madre di Dio

La Gran Madre di Dio, situata nella pittoresca città di Torino, Italia, è un magnifico esempio di architettura neoclassica che ha resistito alla prova del tempo. Ufficialmente conosciuta come Chiesa della Gran Madre di Dio, questa chiesa non è solo un luogo di culto, ma anche un simbolo della ricca storia e patrimonio culturale di Torino. Situata sulla riva destra del fiume Po, la chiesa è una caratteristica prominente dello skyline della città, offrendo una vista suggestiva che include il vicino Monte dei Cappuccini e la vivace Piazza Vittorio Veneto.

L'importanza storica della Gran Madre di Dio

La Gran Madre di Dio fu commissionata dal consiglio comunale per celebrare il ritorno del re Vittorio Emanuele I di Savoia a Torino il 20 maggio 1814, dopo la ritirata delle truppe napoleoniche e la fine della dominazione francese. La costruzione della chiesa faceva parte della quinta espansione di Torino, che includeva anche la creazione di Piazza Vittorio Emanuele I, oggi conosciuta come Piazza Vittorio Veneto.

Il progetto fu disegnato dall'architetto reale Ferdinando Bonsignore, che si ispirò al Pantheon di Roma, evidente nello stile neoclassico della chiesa. La prima pietra fu posata dal re Vittorio Emanuele I il 23 luglio 1818 e la costruzione fu completata nel 1831 sotto il regno di Carlo Felice. La chiesa fu ufficialmente inaugurata nello stesso anno, durante il regno di Carlo Alberto, il cui corpo ricevette la benedizione finale qui prima di essere sepolto nella Basilica di Superga nel 1849.

Meraviglie architettoniche della Gran Madre di Dio

La Gran Madre di Dio si erge maestosamente sopra la piazza circostante, accessibile tramite una grande scalinata che conduce al suo imponente portico. Il portico è sostenuto da sei colonne corinzie, con altre due colonne all'interno, affiancate da tre pilastri su ciascun lato. Questa disposizione conferisce alla chiesa un aspetto nettamente neoclassico, che ricorda i templi romani antichi.

Il frontone del portico presenta un rilievo in marmo creato da Francesco Somaini nel 1827, raffigurante la Vergine Maria con il Bambino Gesù che riceve omaggio dai decurioni della città. Sotto il portico, due nicchie ospitano statue di santi: San Marco Evangelista, che tiene il Vangelo e si erge sopra un leone, scolpito da Giuseppe Chialli nel 1828, e San Carlo Borromeo, realizzato da Giuseppe Bogliani nel 1829.

Alla base della scalinata, due statue di Carlo Chelli rappresentano la Fede e la Religione. La statua della Fede, a sinistra, tiene un libro aperto in una mano e solleva un calice con l'altra, mentre un piccolo angelo le sta accanto. La statua della Religione, a destra, tiene una croce e guarda lontano, con una giovane figura inginocchiata ai suoi piedi che offre due tavole di pietra. Queste statue sono spesso scambiate per rappresentazioni della Madonna.

Davanti alla chiesa, una colossale statua in marmo di Vittorio Emanuele I, alta quasi dieci metri, si erge orgogliosamente. Questa statua, creata da Giuseppe Gaggini e completata nel 1869, fu commissionata da re Vittorio Emanuele II per onorare il suo predecessore. Le iscrizioni alla base della statua commemorano il ritorno del re al suo popolo e la donazione della statua alla città di Torino.

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Esplorando l'interno della Gran Madre di Dio

L'interno della Gran Madre di Dio è elegantemente semplice, caratterizzato da una singola navata circolare. L'altare principale, situato in un'abside orientale, è adornato con due grandi colonne di porfido rosso, rispecchiate da due colonne simili che fiancheggiano l'ingresso. Le decorazioni scultoree della chiesa sono significative, con contributi di artisti rinomati come Angelo Bruneri, Giuseppe Bogliani, Carlo Caniggia e Antonio Moccia.

Dietro l'altare principale si trova una statua della Gran Madre di Dio con il Bambino Gesù, creata da Andrea Galassi. Questa statua è circondata da raggi dorati e sormontata da una grande corona di legno sostenuta da due cherubini. Le nicchie interne della chiesa ospitano statue di San Maurizio, Beata Margherita di Savoia, Beato Amedeo IX di Savoia e San Giovanni Battista, il patrono di Torino.

La cupola della chiesa è un capolavoro di architettura neoclassica, caratterizzata da cinque ordini di cassettoni ottagonali che diminuiscono di dimensione man mano che si sale. La cupola è interamente costruita in cemento e culmina in un oculo circolare di oltre tre metri di diametro, che permette alla luce naturale di illuminare l'interno. L'oculo è progettato per illuminare la statua di San Giovanni Battista nel giorno della sua festa, il 24 giugno.

Sotto la chiesa, in una cripta progettata da Giovanni Ricci, si trova il Memoriale di Guerra per i Caduti della Prima Guerra Mondiale, inaugurato il 25 ottobre 1932 alla presenza di Benito Mussolini.

Leggende e tradizioni

Secondo una tradizione infondata, la Gran Madre di Dio fu costruita sul sito di un antico tempio dedicato alla dea egizia Iside, conosciuta anche come la Grande Madre. Nel XIX secolo, era consuetudine esporre i corpi dei mendicanti o degli individui non identificati davanti alla chiesa per l'identificazione, una pratica precedentemente svolta davanti al Palazzo Reale.

Una delle statue alla base della scalinata, che rappresenta la Fede, tiene un libro in una mano e un calice nell'altra. Per gli appassionati di esoterismo, questa statua è ritenuta essere la Madonna che tiene il Santo Graal, indicando un luogo che potrebbe condurre alla leggendaria reliquia, suggerendo che il Santo Graal potrebbe essere nascosto a Torino.

La Gran Madre di Dio non è solo una chiesa; è una testimonianza del patrimonio storico e architettonico di Torino. La sua grandiosità e bellezza serena la rendono una destinazione imperdibile per chiunque esplori questa incantevole città italiana.

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