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Basilica di San Vittore

Basilica di San Vittore Varese

Basilica di San Vittore

Nel cuore di Varese, in Italia, si erge un faro di splendore storico e architettonico: la Basilica di San Vittore. Questa chiesa cattolica, dedicata a San Vittore, non è solo un luogo di culto ma anche un testimone di secoli di evoluzione artistica e architettonica. La basilica, con il suo campanile barocco e il battistero gotico, offre ai visitatori un viaggio nel tempo, mostrando il ricco arazzo culturale di Varese.

La Storia della Basilica di San Vittore

Le origini della Basilica di San Vittore risalgono ai primi anni del XVI secolo, costruita sulle fondamenta di una precedente chiesa del XIV secolo. La costruzione della basilica si è protratta per diversi secoli, culminando nel XVII secolo. La prima fase significativa fu la creazione del presbiterio, un mix di stili manieristi e rinascimentali, consacrato nel 1542. Successivamente fu costruito il corpo principale della chiesa, compreso il transetto e la navata, progettati dal rinomato architetto Pellegrino Tibaldi e realizzati sotto la direzione di Giuseppe Bernascone tra il 1580 e il 1625. Il tocco finale fu la facciata neoclassica, realizzata da Leopoldo Pollack, un discepolo di Piermarini, tra il 1788 e il 1791. Il XX secolo vide aggiunte minori di Lodovico Pogliaghi, che aumentarono ulteriormente la grandiosità della basilica.

Esplorando l'Esterno

L'esterno della basilica è un'armoniosa combinazione di elementi neoclassici e barocchi. La facciata, rivolta a est come da tradizione, è un esempio impeccabile di neoclassicismo della fine del XVIII secolo. Presenta un entablature rettilinea sostenuta da quattro massicce colonne ioniche, coronate da un frontone che ricorda i templi antichi greci e romani. La facciata è adornata con figure angeliche scolpite da Lodovico Pogliaghi, aggiungendo un tocco di grazia celestiale alla struttura.

Uno degli elementi più sorprendenti della basilica è la sua cupola ottagonale, ispirata all'architettura ionica. Questa cupola, progettata da Bernascone, è adornata con pilastri accoppiati e un elaborato entablature. Ogni faccia della cupola presenta una finestra, permettendo alla luce naturale di illuminare l'interno. La cupola è sormontata da una lanterna, realizzata in pietra scolpita, progettata per catturare e distribuire la luce solare all'interno della chiesa. La lanterna è circondata da una balaustra e decorata con sfere e obelischi, culminando in una croce dorata.

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Tour

Lo Splendore dell'Interno

Entrando nella Basilica di San Vittore, si è accolti da una straordinaria esposizione di arte barocca. La volta della navata centrale è stata decorata alla fine del XIX secolo in stile neo-barocco, con affreschi di G.B. Zari raffiguranti i Quattro Profeti Maggiori e gli Apostoli e gli Evangelisti nella cupola. I lavori in stucco, completati da Lodovico Pogliaghi nel 1929, aggiungono un ulteriore strato di opulenza all'interno.

Il presbiterio, la parte più antica della basilica, risale al XVI secolo e presenta un design poligonale. Ospita l'altare maggiore, un capolavoro del Rococò lombardo creato dagli scultori Buzzi tra il 1734 e il 1742, basato su un progetto dell'architetto milanese Bartolomeo Bolla. L'altare è adornato con statue in marmo del Cristo Risorto e angeli, progettate da Pietro Antonio Magatti e scolpite da Elia Vincenzo Buzzi. Gli affreschi del presbiterio, raffiguranti la Gloria di San Vittore e scene del suo martirio, furono dipinti da Giovanni Ghisolfi e Salvatore Bianchi da Velate alla fine del XVII secolo. Il presbiterio presenta anche due pulpiti in legno del 1675 e due organi con cantorie, creati tra il 1679 e il 1690, con tutti gli arredi realizzati dal falegname Bernardino Castelli.

Le Cappelle Laterali

Le cappelle laterali della basilica sono scrigni d'arte barocca lombarda. La Cappella di San Gregorio, la prima a destra, ospita la rinomata Messa di San Gregorio di Giovanni Battista Crespi, noto anche come Il Cerano, dipinta nel 1615. Quest'opera è considerata uno dei capolavori della scuola lombarda durante l'era del cardinale Federico Borromeo.

La Cappella del Rosario, situata nel braccio destro del transetto, è una testimonianza della maestria artistica di Pier Francesco Mazzucchelli, noto come Il Morazzone. Dipinta tra il 1616 e il 1617, la cappella presenta un'immagine della Madonna del XV secolo circondata da 15 tondi raffiguranti i Misteri del Rosario, tutti eseguiti da Il Morazzone. L'altare della cappella è fiancheggiato da affreschi che illustrano la Presentazione al Tempio e il Matrimonio della Vergine, con il soffitto adornato con l'Incoronazione della Vergine e angeli musicanti. Sopra, un dipinto del XVII secolo di Pietro Antonio Magatti raffigura San Domenico che riceve il Rosario. Il frontale dell'altare, scolpito con una scena della Battaglia di Lepanto, fu creato dall'artista genovese Bernardo Castelli.

Altre cappelle notevoli includono la Cappella di Santa Maria Maddalena, adornata con dipinti di Il Morazzone, e la Cappella di Santa Caterina d'Alessandria, con una raffigurazione del XVII secolo del martirio della santa di Giovanni Battista Ronchelli. Dal 2018, questa cappella ospita anche i resti del Venerabile Carlo Sonzini. La Cappella di Santa Marta, nel braccio destro del transetto, contiene una copia della Deposizione di Simone Peterzano e affreschi della fine del XVII secolo di Federico Bianchi e Pietro del Sole, che illustrano le storie di Marta e Maria.

Una Visita da Ricordare

La Basilica di San Vittore non è solo un luogo di culto; è un museo vivente di arte e storia. Ogni angolo di questa magnifica struttura racconta una storia, dalle sue antiche origini al suo splendore barocco e all'eleganza neoclassica. Che tu sia un appassionato d'arte, un amante della storia o semplicemente un viaggiatore curioso, una visita a questa basilica promette un'esperienza ricca e indimenticabile. Prenditi il tempo per esplorare, riflettere e lasciarti ispirare dalla bellezza e dalla storia che la Basilica di San Vittore ha da offrire.

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