Nel cuore della pittoresca cittadina di Vercelli, situata nella splendida regione del Piemonte in Italia, si erge la magnifica Sinagoga di Vercelli (Tempio Israelitico di Vercelli). Questo gioiello architettonico è una testimonianza della ricca storia e del patrimonio culturale della comunità ebraica della zona. Costruita alla fine del XIX secolo, la sinagoga è meno imponente rispetto alle sue controparti di Roma, Firenze o Torino, ma possiede un fascino unico e un'importanza storica che la rendono una meta imperdibile per chiunque esplori Vercelli.
La presenza ebraica a Vercelli risale al 1446, quando a due banchieri ebrei fu concesso il permesso di aprire una banca di prestito. Nel corso degli anni, si formò attorno a loro una piccola ma resiliente comunità, che riuscì persino a sopravvivere a un'espulsione nel 1556 pagando una somma considerevole di 200 fiorini per essere riammessa. La comunità crebbe ulteriormente nel 1597 con l'arrivo degli ebrei espulsi da Milano, adottando così il rito aschenazita al posto di quello italiano.
Nel 1724, gli ebrei di Vercelli furono confinati in un ghetto, una pratica comune in molte città italiane dell'epoca. Nonostante queste difficoltà, la comunità prosperò, istituendo una grande sinagoga nel 1740 e un collegio rabbinico nel 1796, grazie a una generosa donazione di Elia Emanuele Foa. La prosperità della comunità continuò nel XIX secolo, culminando con l'emancipazione completa degli ebrei in Italia nel 1848.
Al suo apice, la comunità ebraica di Vercelli contava circa 600 membri ed era abbastanza influente da essere rappresentata dal rabbino Josué Segré al Gran Sinedrio di Napoleone. Tuttavia, il XX secolo portò cambiamenti significativi, con molti ebrei che migrarono verso città più grandi o si convertirono al cristianesimo. L'Olocausto inflisse un colpo devastante, con 26 membri della comunità che perirono nei campi nazisti. Nel 1969, solo 75 ebrei rimasero a Vercelli e nella vicina Biella.
Nel 1874, la crescente comunità ebraica decise di costruire una nuova sinagoga più grande per sostituire quella vecchia che era diventata troppo piccola. Scelsero Giuseppe Locarni, un architetto locale che contribuì anche alla costruzione della Sinagoga di Firenze. Locarni affrontò numerose sfide a causa della forma irregolare del sito e degli edifici circostanti, risultando in un design asimmetrico con un asse principale allungato.
La sinagoga fu costruita in stile neomoresco, una scelta architettonica popolare per le sinagoghe dell'epoca. Il design di Locarni incorporava motivi mediorientali adattati alle esigenze moderne. Artigiani locali furono incaricati di vari elementi, inclusi le porte di bronzo dell'Arca Santa e le vetrate colorate. La sinagoga fu completata e inaugurata nel 1878, erigendosi con orgoglio come simbolo della nuova libertà e prosperità della comunità.
La facciata della Sinagoga di Vercelli è una combinazione sorprendente di strisce orizzontali bianche e azzurro chiaro realizzate in arenaria di Saltrio. La sezione centrale è affiancata da due pilastri ottagonali sormontati da cupole di rame sostenute da colonne slanciate. Il corpo centrale della facciata presenta tre livelli sovrapposti: un portico con tre archi, le Tavole della Legge e un grande rosone adornato con Stelle di David. In cima, una serie di falsi oculi e una cornice decorativa completano il design.
Entrando nella Sinagoga di Vercelli, si è accolti da un interno che emana sia grandiosità che calore. Lo spazio è diviso in tre navate e un'abside poligonale, illuminate da aperture circolari e numerose vetrate colorate. Le pareti e le volte sono adornate con motivi policromi e rilievi architettonici, inclusi i telai della cupola e la balaustra della galleria delle donne, tutti realizzati dal pittore Carlo Costa.
Tra le caratteristiche degne di nota ci sono i capitelli in stile bizantino e orientale, le porte di bronzo dell'Arca Santa impreziosite da simboli ebraici e due grandi candelabri di bronzo. Questi elementi sono tra i pochi pezzi sopravvissuti dell'antico arredamento lussuoso, che includeva mobili d'argento, accessori e lampade, la maggior parte dei quali sono andati perduti nel tempo.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale, la Sinagoga di Vercelli cadde in disuso, riflettendo la diminuzione della popolazione ebraica. Tuttavia, nel 2003, fu avviato un progetto di restauro per preservare questo monumento storico. Oggi, la sinagoga rimane un commovente ricordo della vibrante comunità ebraica che un tempo prosperava a Vercelli. Continua ad essere un luogo di culto e un punto di riferimento culturale, attirando visitatori desiderosi di immergersi nella ricca storia ebraica in Italia.
In conclusione, la Sinagoga di Vercelli non è solo un capolavoro architettonico ma un simbolo di resilienza e patrimonio culturale. Le sue mura raccontano le storie di una comunità che, nonostante le numerose sfide, ha lasciato un'impronta indelebile nella storia di Vercelli. Una visita a questa sinagoga offre un'occasione unica per immergersi nel passato, rendendola un'esperienza arricchente per chiunque esplori la regione del Piemonte.
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