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Piazza Arringo

Piazza Arringo Ascoli Piceno

Piazza Arringo

Piazza Arringo, conosciuta anche come Piazza dell'Arengo, è la piazza più antica e monumentale della pittoresca città di Ascoli Piceno, in Italia. Con la sua forma rettangolare e le sue dimensioni grandiose, è un vero scrigno di storia, cultura e meraviglie architettoniche. Questa piazza, autentico gioiello dell'epoca medievale, è stata per secoli il centro della vita sociale e politica di Ascoli Piceno, rendendola una meta imperdibile per chiunque esplori la regione delle Marche.

Il Significato Storico di Piazza Arringo

Il nome Piazza Arringo deriva dal periodo medievale, quando Ascoli Piceno divenne un libero comune. Qui i cittadini si riunivano per assemblee pubbliche, note come arringhi o arenghi, per discutere e prendere decisioni importanti. Questa piazza era il cuore della vita sociale e politica della città, e alcuni storici credono che fosse il sito di uno degli antichi fori romani di Ascoli.

Nel 1152, fu eretta una tribuna di pietra al centro della piazza per ospitare gli oratori. Da questa piattaforma, il popolo ascolano ascoltò le parole di San Francesco d'Assisi nel 1215 e di San Giacomo della Marca nel 1446 e 1471. La piazza fu anche testimone della redazione degli Statuti del Popolo nel maggio 1355, dopo l'espulsione di Galeotto I Malatesta e Vanni di Vendibene, che sostituirono i precedenti Statuti del Comune.

Durante l'epoca medievale, un grande olmo sorgeva al centro della piazza. Questo albero era un simbolo di giustizia e di discussione pubblica, e la sua chioma forniva ombra a coloro che amministravano la giustizia e discutevano di questioni pubbliche. L'olmo fu sostituito più volte nei secoli, con l'ultimo piantato nel 1373. Tuttavia, alla fine del XV secolo, non fu più rimpiazzato dopo che si seccò.

Nel 1882, la piazza fu ulteriormente abbellita con l'aggiunta di un monumento al Re Vittorio Emanuele II, creato da Nicola Cantalamessa Papotti, e di due fontane. Sebbene la statua sia stata successivamente spostata nei giardini pubblici di Corso Vittorio Emanuele nel 1961, le fontane rimangono una caratteristica prominente della piazza.

Meraviglie Architettoniche di Piazza Arringo

Piazza Arringo è fiancheggiata da alcuni degli edifici più importanti di Ascoli Piceno, ciascuno con un suo particolare significato storico e architettonico. Il Palazzo dell'Arengo, o Palatium Aringhi, è il principale edificio pubblico, risalente alla fine del XII secolo. Questa grandiosa struttura, con la sua facciata lunga 65 metri, fu ridisegnata in stile barocco dalla famiglia Giosafatti nel XVII secolo. Il portico centrale, con i suoi cinque archi, e il portale ornato creato da Silvio Giosafatti nel 1658, sono particolarmente degni di nota.

Adiacente al Palazzo dell'Arengo si trova il Palazzo Roverella, commissionato dal Vescovo Filos Roverella nel 1532. La facciata è caratterizzata da bugnato al piano inferiore e da tre ordini di finestre separati da cornici. All'interno, il Salone di Mosè presenta una serie di affreschi raffiguranti scene dell'Esodo, dipinti da Marcello Fogolino nel 1547.

Proseguendo lungo il lato meridionale della piazza, si incontra il Palazzo Marana, un'estensione del complesso episcopale, ristrutturato a metà del XVIII secolo. La facciata porta lo stemma della famiglia Marana. Il Palazzo Caffarelli, che si collega senza soluzione di continuità con la facciata della Cattedrale di Sant'Emidio, è la parte più antica del complesso, risalente alla fine del XV secolo. La sua facciata presenta due iscrizioni: una dedicata al Vescovo Prospero Caffarelli e l'altra, una lapide marmorea romana dedicata a Fortuna Redux, che indica la presenza di un antico tempio o altare.

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La Cattedrale di Sant'Emidio e il Battistero di San Giovanni

All'estremità orientale di Piazza Arringo si erge la maestosa Cattedrale di Sant'Emidio, il santo patrono della città. Questa grandiosa cattedrale, con la sua imponente facciata e i suoi dettagli intricati, è una testimonianza del ricco patrimonio religioso della città. Accanto alla cattedrale si trova il Battistero di San Giovanni, un gioiello architettonico risalente all'XI secolo. La struttura ottagonale, realizzata in travertino, è un notevole esempio di architettura romanica ed è considerata uno dei migliori battisteri d'Italia.

Esplorando i Musei

Piazza Arringo ospita anche due importanti musei. Il Museo Diocesano, situato all'interno del complesso episcopale, ospita una vasta collezione di arte e manufatti religiosi, offrendo un'affascinante visione della storia ecclesiastica della regione. Il Museo Archeologico, situato nel Palazzo Panichi, espone una vasta gamma di reperti archeologici dalla civiltà picena all'epoca romana, fornendo preziosi approfondimenti sulla storia antica di Ascoli Piceno.

Piazza Arringo Oggi

Oggi, Piazza Arringo continua ad essere un vivace centro di attività, ospitando vari eventi culturali, parate e festival durante tutto l'anno. Uno degli eventi più notevoli è la Giostra della Quintana, un torneo storico in onore di Sant'Emidio. La piazza serve anche come punto di partenza per l'Offerta dei Ceri, una tradizionale cerimonia di offerta di candele che si svolge alla vigilia della Giostra.

I visitatori di Piazza Arringo possono godere di piacevoli passeggiate lungo la piazza, ammirando l'architettura mozzafiato e l'atmosfera storica. I numerosi caffè e ristoranti attorno alla piazza offrono deliziose opportunità per assaporare la cucina locale mentre si gode dell'atmosfera vivace.

In conclusione, Piazza Arringo non è solo un punto di riferimento storico, ma un testimone vivente del ricco patrimonio culturale di Ascoli Piceno. La sua combinazione di fascino medievale, splendore architettonico e vivace vita moderna la rende una destinazione imperdibile per chiunque esplori questa bellissima città italiana.

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