Nel cuore del centro storico di Como si trova la Basilica di San Fedele, un magnifico esempio di architettura romanica e un testimone di secoli di devozione religiosa e realizzazione artistica. Questa basilica, dedicata a San Fedele, evangelista e martire del terzo secolo, sorge sul sito di una chiesa precedente del VII secolo dedicata a Santa Eufemia. L'attuale struttura, con la sua ricca storia e la sua straordinaria arte, attira visitatori da tutto il mondo per ammirarne la bellezza e l'importanza.
Le origini della Basilica di San Fedele risalgono al V o VI secolo, con la sua iniziale dedicazione a Santa Eufemia. Entro il 965, la chiesa aveva assunto la sua attuale dedicazione a seguito della scoperta di quelli che si credevano essere i resti di San Fedele. La basilica ha subito numerose trasformazioni nel corso dei secoli, riflettendo gli stili architettonici in evoluzione e la dinamica storia della città.
In origine, la chiesa potrebbe essere stata una struttura a navata unica con un transetto biabsidale, oppure potrebbe aver avuto tre navate, ciascuna terminante in un'abside. Questa incertezza aggiunge un elemento di mistero al passato della basilica. Tuttavia, è certo che la chiesa fu significativamente rinnovata a partire dal 1007, con ulteriori modifiche nei secoli successivi. Queste includevano l'aggiunta di un soffitto a volta a botte nella navata centrale e la costruzione di matronei e tribune tra il XIV e il XV secolo.
La Basilica di San Fedele come la vediamo oggi risale al 1120 e mostra lo stile romanico. La facciata, ridisegnata nel 1914 da Antonio Giussani, presenta una struttura a doppio spiovente con una navata centrale e una navata laterale più piccola a destra. Il portale principale è adornato con una lunetta a mosaico moderno raffigurante Gesù come Maestro, creata da Elena Mazzeri nel 1968. Sopra il portale, un grande rosone circolare del XVI secolo, recuperato dalla facciata precedente, aggiunge un tocco di continuità storica.
Il campanile, situato a sinistra della facciata, è un mosaico di periodi storici. La sua parte inferiore risale al 1271, mentre la sezione superiore fu ricostruita nel 1905 a causa di preoccupazioni strutturali. Il campanile, che sostituì uno precedente distrutto nel terremoto del 1117, presenta una pianta quadrata con due ordini di finestre: bifore al livello inferiore e trifore al livello superiore. Il campanile ospita un set di tre campane accordate in sol maggiore.
L'interno della Basilica di San Fedele ha una pianta a croce latina con tre navate, ciascuna divisa in quattro campate e fiancheggiata da alti matronei. La navata centrale, in stile barocco, è coperta da un soffitto a volta a botte adornato con affreschi e sostenuto da pilastri corinzi. Il transetto presenta due absidi pentagonali con deambulatori.
Il grande altare di marmo del transetto destro ospita un Crocifisso di cartapesta ed è sormontato da un affresco nell'abside di Isidoro Bianchi, risalente al 1623. Questo affresco, raffigurante la Gloria del Paradiso, include una scena centrale della Trinità con Maria, circondata da santi, vescovi e angeli. Le pareti del transetto sono abbellite con decorazioni in stucco di Diego Carloni, mentre suo fratello Carlo Innocenzo Carloni dipinse quattro tele raffiguranti scene della Passione di Cristo.
Il transetto sinistro è dedicato alla Madonna e rispecchia la struttura del transetto destro. Il suo altare di marmo è sormontato da una statua della Beata Vergine Maria e da un affresco nell'abside raffigurante l'Assunzione della Vergine, un'opera collaborativa di Giovanni Domenico Caresana e Francesco Carpano. Gli affreschi circostanti, creati dalla bottega dei Procaccini, illustrano la Natività, l'Annunciazione ai Pastori e l'Adorazione dei Magi.
Affreschi medievali possono ancora essere visti nell'abside dietro il presbiterio, nel deambulatorio meridionale e nel transetto sinistro. Questi includono una raffigurazione del XIII secolo di San Bartolomeo che benedice e scene dell'XI-XII secolo del Battesimo nel Giordano e della Madonna in una Mandorla.
Tra le cappelle, la prima a destra si distingue per il suo soffitto in stucco barocco e un trittico affrescato del 1504 di Giovanni Andrea De Magistris, raffigurante la Madonna in trono con il Bambino tra i Santi Sebastiano e Rocco. Questa cappella ospita anche un'urna che una volta conteneva i resti di Sant'Amanzio, vescovo di Como, ora trasferiti nella Chiesa del Gesù. La cappella successiva commemora Papa Innocenzo XI e la Beata Giovannina Franchi, entrambi battezzati in San Fedele.
La basilica ospita anche l'organo Mascioni, opus 560, costruito nel 1941 e successivamente restaurato e ampliato nel 2000. Questo organo a trasmissione elettronica dispone di tre tastiere e una pedaliera, con le sue canne distribuite in tre diverse posizioni all'interno della chiesa. Il Grand'Organo e il Pedale si trovano nel matroneo sinistro, il Positivo nella parete dell'abside destra e l'Espressivo nella parete dell'abside sinistra.
La Basilica di San Fedele non è solo un luogo di culto; è un viaggio nel tempo, offrendo uno sguardo nel ricco arazzo del patrimonio religioso e artistico di Como. Ogni pietra, affresco e dettaglio architettonico racconta una storia, invitando i visitatori a esplorare e riflettere sui secoli di storia che hanno plasmato questa straordinaria basilica.
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