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Museo tecnico navale

Museo tecnico navale La Spezia

Museo tecnico navale

Situato nella pittoresca città costiera di La Spezia, il Museo Tecnico Navale di La Spezia, noto localmente come il Museo tecnico navale, rappresenta un omaggio al ricco patrimonio marittimo italiano. Questo museo, il più importante tra i musei navali italiani, offre un affascinante viaggio attraverso secoli di storia navale, dall'epoca della vela fino ai giorni nostri.

Il Viaggio Storico del Museo

Le origini del Museo Tecnico Navale di La Spezia risalgono a circa il 1570 a Villefranche-sur-Mer, dove i Duchi di Savoia fondarono la prima base della loro nascente marina. Dopo le conquiste napoleoniche e il trasferimento del governo sardo-piemontese a Cagliari, una nuova collezione iniziò nella città sarda. Dopo la caduta di Napoleone, le collezioni furono trasferite a Genova nel 1815, che era diventata la nuova base militare per la marina sarda.

Con l'unificazione d'Italia e la fusione delle varie marine italiane, la collezione si espanse notevolmente. Il museo rimase a Genova fino al 1870, quando fu trasferito a La Spezia, designata come sede del Primo Dipartimento Militare Marittimo da Cavour. Nonostante le gravi perdite subite durante la Seconda Guerra Mondiale a causa dei bombardamenti, il museo fu restaurato nel 1958 e da allora è ospitato nella sua attuale sede, adiacente al cancello principale dell'arsenale militare.

Esplorando le Collezioni del Museo

Il Museo Tecnico Navale di La Spezia vanta una vasta collezione che racconta l'evoluzione della tecnologia navale e della guerra marittima. Uno dei punti salienti è la sala dedicata all'evoluzione delle navi. Questa sala presenta una straordinaria serie di modelli in scala di navi dei vari stati italiani, evocando l'epoca della navigazione a vela. I visitatori possono ammirare modelli di quasi tutte le principali unità navali italiane varate tra il 1860 e il 1910 presso l'Arsenale di La Spezia, nonché quelle delle navi italiane della Seconda Guerra Mondiale.

Tra i reperti più antichi c'è una collezione di polene provenienti da navi dei secoli XV, XVI e XVII. Particolarmente degna di nota è la misteriosa figura femminile in legno, conosciuta come Atalanta, recuperata dall'Oceano Atlantico nel 1866, che si crede possieda un fascino inquietante che cattura chi la osserva troppo a lungo.

La Sala dei Mezzi d'Assalto

La Sala dei Mezzi d'Assalto è un'altra sezione imperdibile del museo, offrendo una documentazione estesa sui metodi innovativi di assalto navale italiani. Tra i primi reperti ci sono i resti del Grillo (un modello del MAS 15) e un prototipo del dispositivo utilizzato da Rossetti e Paolucci per affondare la corazzata austriaca Viribus Unitis nel porto di Pola il 1° novembre 1918. Sono inoltre esposti il prototipo del siluro a lenta corsa Tesei e Toschi, meglio conosciuto come Maiale, insieme ad altri mezzi d'assalto come i Barchini, che mettono in luce le attività del Gruppo Mezzi d'Assalto durante la Seconda Guerra Mondiale. Un busto in bronzo di Teseo Tesei, creato dallo scultore Italo Bernardini nel 1980, aggiunge un tocco personale a questa sala.

La Sala delle Armi Subacquee

La Sala delle Armi Subacquee traccia lo sviluppo del siluro, a partire dal prototipo utilizzato dalla Marina nel 1875 fino ai vari tipi impiegati durante la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. L'evoluzione delle mine subacquee è anche ben documentata, con esemplari originali utilizzati durante i conflitti mondiali in mostra.

La Sala delle Armi Antiche

La Sala delle Armi Antiche è un tesoro di armi storiche, che comprende due cannoni moreschi del XVI secolo, un piccolo cannone turco del 1521, due piccole bombarde del 1784 e una mitragliatrice Gatling a dieci canne dei primi del XX secolo, originariamente utilizzata dai Boxers. Inoltre, sono esposte due casse di armi portatili utilizzate nella Guerra Italo-Turca e nella Prima Guerra Mondiale, offrendo uno sguardo sull'armamentario di quei periodi.

Gli Esperimenti di Marconi

Di particolare interesse è la documentazione fotografica dei primi esperimenti di Guglielmo Marconi con stazioni riceventi mobili alla fine del XIX secolo. Queste fotografie offrono una visione affascinante del lavoro pionieristico del premio Nobel e dei suoi contributi nel campo della comunicazione senza fili.

Le Esposizioni Esterne

Il giardino interno del museo ospita diverse esposizioni esterne notevoli, tra cui un monumento in bronzo di Costanzo Ciano, realizzato dallo scultore Francesco Messina nel 1940, un'elica della corazzata Vittorio Veneto e una sezione dello scafo della nave di Marconi, Elettra. Queste esposizioni offrono una prospettiva unica sulla storia navale italiana e sui progressi tecnologici che l'hanno plasmata.

In conclusione, il Museo Tecnico Navale di La Spezia è più di un semplice deposito di reperti navali; è una cronaca vivente del lascito marittimo italiano. Le sue sale risuonano di storie di innovazione, coraggio e della incessante ricerca della padronanza dei mari. Che tu sia un appassionato di storia, un amante del mare o un viaggiatore curioso, una visita a questo museo promette un'esperienza coinvolgente e illuminante che ti lascerà con una profonda apprezzazione per il patrimonio navale italiano.

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