Situata appena fuori dalle antiche mura di L'Aquila, la Basilica di Santa Maria di Collemaggio è un emblema della ricca storia e dello splendore architettonico della regione Abruzzo. Fondata nel 1288 da Pietro da Morrone, che sarebbe poi diventato Papa Celestino V, questa basilica iconica è non solo un simbolo della città, ma anche un capolavoro dell'architettura abruzzese.
Prima della costruzione della Basilica di Santa Maria di Collemaggio, il sito era probabilmente occupato da strutture difensive e da un edificio religioso noto come la Chiesa di Santa Maria dell'Assunzione. Fu in questa umile chiesa che Pietro da Morrone, mentre si recava al Secondo Concilio di Lione negli anni '70 del 1200, trovò rifugio e visse una visione divina. Secondo la tradizione, la Vergine Maria gli apparve in sogno, chiedendogli di costruire una chiesa a lei dedicata.
Il progetto prese forma nel 1287 quando i monaci celestini acquisirono il terreno e iniziarono la costruzione della basilica. La chiesa fu consacrata il 25 agosto 1288, in una grande cerimonia a cui parteciparono otto vescovi, anche se l'edificio era ancora in costruzione. Si ritiene che la struttura originale presentasse cinque absidi, un design che sarebbe stato successivamente semplificato nelle ristrutturazioni successive.
Un momento cruciale nella storia della basilica avvenne il 5 luglio 1294, quando Pietro da Morrone fu inaspettatamente eletto papa. Inizialmente riluttante, alla fine accettò la posizione e fu incoronato Papa Celestino V il 29 agosto 1294, proprio all'interno delle mura della basilica che aveva fondato. Questo evento segnò la prima volta che un papa fu incoronato fuori da Roma, aggiungendo un'importanza storica alla basilica.
Nonostante il suo breve pontificato, l'eredità di Celestino V perdurò. Dopo solo quattro mesi, abdicò e tentò di tornare alla sua vita da eremita, solo per essere catturato e imprigionato, dove morì nel 1296. I suoi resti furono inizialmente sepolti a Ferentino ma furono successivamente trasferiti nella Basilica di Santa Maria di Collemaggio nel 1327, dove sono ora custoditi in un mausoleo realizzato da Girolamo da Vicenza nel 1517.
La basilica ha subito numerose modifiche nel corso dei secoli, principalmente a causa dei danni causati dai frequenti terremoti. Il design grandioso originale fu ridimensionato e la chiesa che vediamo oggi presenta un mix di stili architettonici diversi, riflettendo la sua lunga e tumultuosa storia. La facciata, completata nel XV secolo, è un esempio sorprendente di architettura abruzzese, con i suoi intricati motivi geometrici e le rosette.
Significativi sforzi di restauro furono intrapresi dopo il devastante terremoto del 2009. La basilica fu consolidata e restaurata, con i lavori completati nel 2017. Questi sforzi furono riconosciuti con il Premio del Patrimonio Culturale dell'Unione Europea nel 2020, evidenziando l'importanza della basilica come punto di riferimento culturale e storico.
Una delle caratteristiche più uniche della basilica è il suo ruolo nel Perdono Celestiniano, il primo giubileo della storia, istituito da Celestino V nel 1294. Questo evento, ora riconosciuto dall'UNESCO come parte del Patrimonio Culturale Immateriale dell'Umanità, include l'apertura della Porta Santa sulla facciata laterale della basilica. Pellegrini da tutto il mondo visitano la basilica per attraversare questa porta, cercando perdono e rinnovamento spirituale.
I visitatori della Basilica di Santa Maria di Collemaggio sono accolti dalla sua splendida facciata, adornata con pietre rosa e bianche disposte in intricati motivi. La rosetta centrale e il portale principale ornato sono particolarmente degni di nota, mostrando l'abilità artigianale del periodo. All'interno, le tre navate della basilica sono fiancheggiate da cappelle e adornate con affreschi che raccontano la sua ricca storia.
Il mausoleo di Celestino V è un punto focale all'interno della basilica, attirando visitatori che desiderano rendere omaggio all'umile eremita che divenne papa. La tomba, realizzata in pietra finemente scolpita, è un capolavoro in sé, riflettendo la riverenza tenuta per questa figura storica.
La Basilica di Santa Maria di Collemaggio è più di un semplice edificio religioso; è un simbolo di resilienza e fede. Le sue mura hanno assistito a secoli di storia, dalla coronazione di un papa alle prove dei disastri naturali. Oggi, rappresenta un faro di patrimonio culturale, attirando visitatori da tutto il mondo per sperimentare la sua bellezza e la sua storia.
Che tu sia un appassionato di storia, un amante dell'architettura o un cercatore spirituale, la Basilica di Santa Maria di Collemaggio offre un'esperienza profonda e arricchente. La sua eredità continua a ispirare e affascinare, rendendola una destinazione essenziale per chiunque visiti la pittoresca città di L'Aquila.
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