Benvenuti al Museo Nazionale d'Abruzzo, un vero e proprio scrigno di storia, arte e cultura situato nel cuore dell'Aquila, Italia. Conosciuto localmente come Museo nazionale d'Abruzzo, questo museo offre un affascinante viaggio attraverso il tempo, mettendo in mostra la ricca eredità della regione abruzzese. Che siate appassionati di storia, amanti dell'arte o semplici viaggiatori curiosi, il Museo Nazionale d'Abruzzo promette un'esperienza indimenticabile.
Il Museo Nazionale d'Abruzzo ha una storia che risale ai primi del Novecento. Fu inizialmente concepito dal Professor Mario Chini, uno studioso del Rinascimento aquilano. Insieme al sindaco della città, Vincenzo Camerini, Chini fondò il Museo Civico in un'ala restaurata di Palazzo Margherita. Con il passare degli anni, la collezione crebbe e il museo trovò una nuova sede nell'ex monastero di Santa Maria dei Raccomandati.
Nel 1951, il museo fu trasferito nell'imponente Forte Spagnolo, un castello del XVI secolo che offriva una cornice adeguata per l'estesa collezione del museo. Tuttavia, il devastante terremoto del 2009 causò gravi danni alla fortezza, rendendo necessario il trasferimento dei tesori del museo in una sede temporanea nell'ex mattatoio comunale. Nonostante queste sfide, il museo continua a prosperare, preservando e mostrando il patrimonio culturale della regione.
Il Museo Nazionale d'Abruzzo vanta una collezione diversificata ed estesa che abbraccia vari periodi e stili artistici. Appena entrati, sarete accolti dalla vista impressionante del Mammuthus meridionalis, uno scheletro enorme di mammut scoperto a Scoppito nel 1954. Questo gigante antico è una testimonianza del passato preistorico della regione e prepara il terreno per le meraviglie che vi attendono.
Uno dei punti salienti del museo è la sua impressionante collezione di arte e scultura medievale e rinascimentale. Il primo piano è dedicato a opere dal XII al XV secolo, con capolavori di artisti rinomati come Silvestro dell'Aquila e Saturnino Gatti. Le delicate Madonne con Bambino, realizzate da maestri sconosciuti, sono particolarmente affascinanti, offrendo uno sguardo sull'abilità artistica del periodo.
Salendo al secondo piano, i visitatori possono ammirare una serie di dipinti, tessuti e oreficeria sacra dal XVI secolo fino all'epoca moderna. Tra le opere notevoli vi sono quelle di Nicola da Guardiagrele, Francesco da Montereale e Pompeo Cesura. La collezione include anche pezzi moderni di artisti come Teofilo Patini e Francesco Paolo Michetti, creando un ponte tra passato e presente.
Il Forte Spagnolo, che ha ospitato il museo dal 1951 al 2009, è una meraviglia architettonica di per sé. Costruito nel XVI secolo per difendere la città dagli invasori, la fortezza dispone di 41 stanze che un tempo ospitavano l'ampia collezione del museo. Al piano terra si trovavano reperti archeologici, tra cui stele funerarie e il monumentale scheletro di mammut.
Al primo piano, i visitatori potevano esplorare dieci stanze piene di sculture e dipinti dal Medioevo al Rinascimento. Il secondo piano mostrava opere d'arte dal XVI secolo in poi, inclusi tessuti e oreficeria sacra. La fortezza disponeva anche di un auditorium e di una sala conferenze, diventando un centro di attività culturale all'Aquila.
Dopo il terremoto del 2009, la collezione del museo è stata trasferita nell'ex mattatoio comunale vicino alla famosa Fontana delle 99 Cannelle. Questa sede temporanea, aperta al pubblico nel dicembre 2015, ospita circa il 50% della collezione del museo. Nonostante le difficoltà legate al trasferimento, il museo continua a offrire un'esperienza ricca e coinvolgente per i visitatori.
Tra i numerosi tesori del museo, diverse mostre si distinguono come imperdibili. Lo scheletro di Mammuthus meridionalis è un'attrazione che offre uno sguardo raro sul mondo preistorico. Le Madonne medievali con Bambino, realizzate da artisti locali, sono esempi squisiti di arte religiosa che hanno resistito alla prova del tempo.
Un'altra mostra notevole è il Gonfalone, il più grande stendardo del mondo, creato da Giovan Paolo Cardone nel 1586 per la Basilica di San Bernardino. Questo pezzo monumentale presenta dettagliate raffigurazioni di Cristo, della Vergine Maria e della città dell'Aquila, circondata dai suoi quattro santi patroni. Lo stendardo è una testimonianza della ricchezza artistica e culturale della regione.
Il Museo Nazionale d'Abruzzo è più di un semplice deposito di reperti; è una celebrazione della ricca eredità culturale della regione. Dai giganti preistorici ai capolavori rinascimentali, il museo offre un viaggio nel tempo che è sia educativo che ispirante. Che stiate esplorando il Forte Spagnolo o lo spazio espositivo temporaneo, il Museo Nazionale d'Abruzzo promette un'esperienza memorabile e arricchente per tutti i visitatori.
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