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Basilica di Santa Croce

Basilica di Santa Croce Lecce

Basilica di Santa Croce

Nel cuore di Lecce, in Italia, si erge la magnifica Basilica di Santa Croce, un gioiello dell'architettura barocca che racconta una storia di fede, arte e storia. Questa straordinaria basilica, situata in Via Umberto I, è una testimonianza della creatività e abilità degli architetti e artigiani che vi hanno lavorato nel corso dei secoli. La Basilica di Santa Croce, insieme al vicino Convento dei Celestini, forma un insieme notevole che rappresenta l'opulenza e i dettagli intricati dello stile barocco leccese.

La Storia della Basilica di Santa Croce

Le origini della Basilica di Santa Croce risalgono al XIV secolo, quando Gualtiero VI di Brienne fondò un monastero sul sito. Tuttavia, fu solo a metà del XVI secolo che l'area fu trasformata in una zona monumentale. La costruzione della basilica durò due secoli, coinvolgendo alcuni dei più rinomati architetti dell'epoca. La fase iniziale della costruzione iniziò nel 1549 e si concluse nel 1582, concentrandosi sulla parte inferiore della facciata fino al grande balcone sostenuto da atlanti raffiguranti uomini e animali. La cupola fu completata nel 1590, mostrando l'influenza di Gabriele Riccardi.

La seconda fase, iniziata nel 1606, vide l'aggiunta di tre portali riccamente decorati alla facciata, sotto la direzione di Francesco Antonio Zimbalo. Gli ultimi ritocchi alla basilica furono realizzati da Cesare Penna e Giuseppe Zimbalo, con Penna responsabile della parte superiore della facciata e del magnifico rosone, completato nel 1646, e Zimbalo che contribuì con il timpano alla sommità dell'edificio.

Nonostante le critiche nel XIX secolo per le sue decorazioni elaborate, la basilica ha subito una rivalutazione nel XX secolo ed è ora celebrata come uno dei capolavori architettonici di Lecce. I monaci Celestini amministrarono il convento e la basilica fino alla soppressione dell'ordine nel 1807. La chiesa fu poi affidata all'Arciconfraternita della Santissima Trinità nel 1833, e il vicino Palazzo dei Celestini ospita ora uffici pubblici.

L'Esterno della Basilica di Santa Croce

La facciata della Basilica di Santa Croce è uno spettacolo visivo, diviso in cinque sezioni da sei colonne lisce che sostengono l'architrave. Il portale centrale, costruito nel 1606, presenta colonne corinzie e mostra gli stemmi di Filippo III di Spagna, Maria d'Enghien e Gualtiero VI di Brienne. Le porte laterali portano gli stemmi della Puglia e dell'Ordine dei Celestini. L'architrave è adornato con una successione di atlanti, raffiguranti figure grottesche e animali fantastici, che sostengono una balaustra decorata con tredici putti che abbracciano simboli di potere temporale e spirituale.

La parte superiore della facciata è dominata da un grande rosone, ispirato al design romanico e incorniciato da foglie di alloro e bacche. Fiancheggiato da due colonne corinzie, il rosone è accompagnato da nicchie che ospitano statue di San Benedetto e Papa Celestino V. La facciata è coronata da un timpano che rappresenta il trionfo della croce, con statue che simboleggiano la Fede e la Fortezza su entrambi i lati.

Secondo gli storici Maurizio Calvesi e Mario Manieri Elia, il complesso programma decorativo della facciata è legato alla celebrazione della vittoria nella Battaglia di Lepanto nel 1571. Gli atlanti vestiti da turchi rappresentano i prigionieri catturati dalla flotta veneziana, mentre gli animali sotto la balaustra simboleggiano le potenze cristiane alleate nella battaglia.

L'Interno della Basilica di Santa Croce

Entrando nella Basilica di Santa Croce, i visitatori sono accolti da una pianta a croce latina originariamente divisa in cinque navate, con due successivamente assorbite in cappelle laterali nel XVIII secolo. Le navate sono sostenute da due ordini di colonne, per un totale di diciotto, con la navata centrale coperta da un sontuoso soffitto a cassettoni in legno di noce e parti dorate. Le navate laterali sono sormontate da volte a crociera, e una grande cupola adornata con festoni di foglie d'acanto, cherubini e motivi vegetali si erge all'incrocio della croce.

Il presbiterio, spogliato del suo coro ligneo originale e dell'altare maggiore nel corso dei secoli, presenta ora un altare del XVIII secolo trasferito dalla Chiesa dei Santi Nicola e Cataldo nel 1956. Le pareti dell'abside sono decorate con dipinti che raffigurano l'Adorazione dei pastori, l'Annunciazione, la Visitazione di Maria a Santa Elisabetta e il Riposo durante la fuga in Egitto. Sul lato sinistro del presbiterio si trova il monumento funebre di Mauro Leopardo, abate del convento dei Celestini.

La basilica vanta sedici altari barocchi riccamente decorati all'interno della navata e delle cappelle laterali. Sul lato sinistro, dall'ingresso, ci sono altari dedicati a San Pietro Celestino, l'Immacolata Concezione, l'Annunciazione, Nostra Signora del Monte Carmelo, Sant'Andrea Avellino, Sant'Irene e la Pietà. Il transetto sinistro presenta l'altare dedicato a San Francesco di Paola, un capolavoro di Francesco Antonio Zimbalo, considerato il culmine della scultura barocca nella Terra d'Otranto. Il transetto destro ospita gli altari della Trinità e della Santa Croce, quest'ultimo un'opera barocca di Cesare Penna del 1637.

La navata destra contiene sei cappelle con altari dedicati all'Apparizione del Sacro Cuore di Gesù a Santa Margherita Maria Alacoque, a Sant'Oronzo, a San Filippo Neri, a San Michele Arcangelo, alla Natività e a Sant'Antonio di Padova. L'ultima cappella conserva un affresco del XVI secolo della Vergine di Costantinopoli.

L'Organo della Basilica di Santa Croce

L'organo della basilica, costruito dai Fratelli Ruffatti nel 1961, è uno strumento impressionante con trasmissione elettrica, dotato di due tastiere con 61 note ciascuna e una pedaliera concavo-radiale con 32 note. Posizionato su entrambi i lati del presbiterio, l'organo aggiunge una dimensione sonora maestosa all'atmosfera già suggestiva della basilica.

In conclusione, la Basilica di Santa Croce non è solo una chiesa; è un simbolo di devozione artistica e spirituale, un monumento che racchiude la ricca storia e il patrimonio culturale di Lecce. La sua facciata intricata, il magnifico interno e la sua importanza storica la rendono una meta imperdibile per chiunque visiti questa incantevole città.

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