Nel cuore di Leicester, in Inghilterra, si trova una storia che intreccia storia, mistero e scienza moderna. L'esumazione di Riccardo III, l'ultimo re inglese a morire in battaglia e l'ultimo sovrano della Casa di York, è un capitolo affascinante del passato inglese. Scoperti nel settembre 2012, i resti di Riccardo III sono stati dissotterrati da sotto un parcheggio, il sito dell'ex Priorato dei Grey Friars, e sono diventati un punto focale per storici e turisti.
La vita e la morte di Riccardo III furono segnate da conflitti e controversie. Nato nel 1452, salì al trono nel 1483, solo per morire due anni dopo nella Battaglia di Bosworth Field il 22 agosto 1485. Questa battaglia fu l'ultimo scontro significativo delle Guerre delle Due Rose, una serie di conflitti dinastici che devastarono l'Inghilterra. La morte di Riccardo segnò la fine della dinastia Plantageneta e l'ascesa dei Tudor sotto Enrico VII.
Dopo la sua morte, il corpo di Riccardo fu portato a Leicester, dove fu esposto pubblicamente prima di essere sepolto in una tomba preparata frettolosamente al Priorato dei Grey Friars. Il monastero stesso fu dissolto nel 1538 e, nel corso dei secoli, l'esatta ubicazione della tomba di Riccardo fu persa nel tempo e nello sviluppo urbano. Leggende e miti sul suo luogo di sepoltura finale abbondavano, con alcuni che suggerivano addirittura che le sue ossa fossero state gettate nel fiume Soar.
Avanzando fino all'agosto 2012, quando Philippa Langley e il progetto Looking for Richard, supportato dalla Richard III Society, avviarono una ricerca per il re perduto. Questo ambizioso progetto archeologico fu guidato dai Servizi Archeologici dell'Università di Leicester in collaborazione con il Consiglio Comunale di Leicester. L'obiettivo del progetto era localizzare i resti di Riccardo e fornire una risposta definitiva alla questione secolare del suo luogo di sepoltura.
Il primo giorno degli scavi, il team scoprì uno scheletro umano. I resti appartenevano a un uomo sulla trentina, con gravi ferite e una pronunciata curvatura della colonna vertebrale, nota come scoliosi. Queste caratteristiche fisiche corrispondevano alle descrizioni contemporanee di Riccardo III, spesso raffigurato con una schiena curva.
La scoperta dello scheletro era solo l'inizio. Per confermare l'identità dei resti, furono condotti numerosi test scientifici. Lo scheletro mostrava segni di ferite mortali coerenti con i resoconti della morte di Riccardo in battaglia. In particolare, un'arma a lama larga, probabilmente un'alabarda, aveva tagliato la parte posteriore del suo cranio, e una spada aveva penetrato il suo cervello. Queste ferite, insieme ad altre lesioni postume, dipingevano un quadro vivido della brutalità subita da Riccardo.
Ulteriori conferme vennero dall'analisi del DNA. Il DNA mitocondriale estratto dalle ossa fu confrontato con quello di due discendenti matrilineari della sorella di Riccardo, Anna di York. I risultati corrispondevano, fornendo prove convincenti che i resti fossero effettivamente quelli di Riccardo III. Il 4 febbraio 2013, l'Università di Leicester annunciò di aver concluso oltre ogni ragionevole dubbio che lo scheletro fosse quello del re perduto.
Con l'identità confermata, l'attenzione si spostò sul reinterramento di Riccardo III. Si aprì un dibattito sul luogo più appropriato per la sua sepoltura finale. Mentre alcuni sostenevano York Minster o l'Abbazia di Westminster, fu infine deciso che Riccardo sarebbe stato reinterrato nella Cattedrale di Leicester. Il 26 marzo 2015, una cerimonia solenne e dignitosa, alla quale parteciparono l'Arcivescovo di Canterbury e altri alti membri del clero, segnò il reinterramento di Riccardo III. L'evento fu trasmesso in diretta, permettendo alle persone di tutto il mondo di assistere a questo momento storico.
Per chi visita Leicester, la storia di Riccardo III offre uno sguardo unico nel tumultuoso passato dell'Inghilterra. Il Centro Visitatori di Riccardo III, situato vicino al sito di scavo, offre un'esperienza immersiva, dettagliando la vita del re, la sua morte e la straordinaria scoperta dei suoi resti. Mostre interattive, reperti e dettagliate esposizioni riportano in vita la storia, rendendolo una meta imperdibile per gli appassionati di storia.
La Cattedrale di Leicester, dove ora riposa Riccardo III, è un'altra tappa essenziale. La tomba del re, realizzata in pietra calcarea fossile di Swaledale, è un tributo impressionante e rispettoso. Incisa con il suo nome e il motto "Loyaulte me lie" (La lealtà mi lega), la tomba serve come un commovente ricordo dell'eredità complessa di Riccardo.
L'esumazione e il reinterramento di Riccardo III hanno riacceso l'interesse per la sua vita e il suo regno. Una volta vilipeso come un usurpatore malvagio, le interpretazioni moderne di Riccardo III sono più sfumate, considerando il contesto politico e sociale del suo tempo. La scoperta dei suoi resti ha fornito preziose intuizioni sul tardo periodo medievale e ha stimolato ricerche e dibattiti continui.
In conclusione, l'esumazione di Riccardo III è una testimonianza del potere duraturo della storia e della continua ricerca della conoscenza. È una storia di scoperta, scienza e rivalutazione dell'eredità di un re. Per i visitatori di Leicester, offre un affascinante viaggio nel passato, dove le linee tra leggenda e realtà si confondono e gli echi della storia risuonano nel presente.
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