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Museo diocesano e cripta di San Rufino

Museo diocesano e cripta di San Rufino Assisi

Museo diocesano e cripta di San Rufino

Il Museo Diocesano di Assisi, noto localmente come Museo diocesano e cripta di San Rufino, è un gioiello nascosto situato nel cuore di Assisi, Italia. Questo affascinante museo offre uno sguardo unico al ricco intreccio di storia religiosa e culturale che definisce la regione. Situato sotto la Cattedrale di Assisi, il museo non è solo un deposito di arte e manufatti, ma un viaggio attraverso il tempo stesso.

La Storia del Museo Diocesano di Assisi

Le origini del Museo Diocesano di Assisi risalgono alla fondazione del Museo della Cattedrale nel 1941 da parte del Vescovo Giuseppe Placido Nicolini. Inizialmente concepito per preservare opere significative della cattedrale e di vari oratori locali, il museo era ospitato nella casa parrocchiale con accesso limitato. Fu solo negli anni '90 che il Vescovo Sergio Goretti avviò un progetto trasformativo per ampliare e migliorare le strutture del museo. Dopo l'Anno Santo e i restauri post-terremoto nel 1997, il museo trovò la sua attuale sede nella cripta e nei chiostri restaurati della cattedrale. Aperto ufficialmente al pubblico nel 2006, il museo si estende ora su due livelli, offrendo un'esperienza completa e coinvolgente per i visitatori.

Esplorando il Museo

Entrando nel Museo Diocesano di Assisi, si è accolti da una collezione di circa 300 opere d'arte, con quasi un centinaio esposte in nove sezioni distinte. Il viaggio inizia nel Corridoio, dove si possono ammirare reperti archeologici, tra cui capitelli in pietra calcarea finemente scolpiti e sarcofagi romani risalenti al II secolo d.C.

Nella Sala del Maestro della Santa Chiara, i visitatori possono ammirare affreschi staccati attribuiti all'anonimo artista del XIII secolo noto come il Maestro di Santa Chiara. Questi affreschi un tempo adornavano l'antica cattedrale e ora testimoniano la maestria artistica dell'epoca.

L'Arte di Nicolò Alunno

La Sala Nicolò Alunno è un tesoro di arte religiosa, con il magnifico Polittico di San Rufino del rinomato pittore Nicolò di Liberatore, anche noto come l'Alunno. Questo capolavoro, completato nel 1462, raffigura vividamente il martirio e la scoperta miracolosa delle spoglie di San Rufino, patrono di Assisi. La sala ospita anche arredi sacri e paramenti liturgici dal XVII al XIX secolo, offrendo uno sguardo sulla vita spirituale del passato.

La Cripta di San Rufino

Scendendo nella Cripta di San Rufino, i visitatori si trovano in un'affascinante meraviglia architettonica romanica dell'XI secolo. La cripta, con le sue tre navate, abside e soffitti a volta a crociera, è adornata con simboli dei quattro evangelisti. Qui, il sarcofago romano che raffigura il mito di Selene ed Endimione serve come luogo di riposo finale di San Rufino. La cripta è anche un luogo di significato storico, poiché si ritiene che sia stata un rifugio per San Francesco d'Assisi durante il suo tempo di preghiera e riflessione.

Il Chiostro e Oltre

Il chiostro dell'XI secolo, con i suoi eleganti archi gemelli e il pozzo romano, offre una serena fuga all'interno del museo. Le stanze circostanti, note come le Sale della Diocesi, ospitano una serie di opere d'arte provenienti da tutta la diocesi, tra cui un notevole edicola di Matteo da Gualdo.

La Sala delle Confraternite

Nella Sala delle Confraternite, i visitatori possono esplorare raffinati arredi e stendardi processionali degli oratori di Assisi. Tra i punti salienti vi è uno stendardo dipinto da Orazio Riminaldi per la Confraternita di Santa Caterina, che raffigura il martirio di Santa Caterina e le figure dei Santi Giacomo e Antonio Abate.

Tesori Storici e Capolavori Artistici

La sezione Lapidario presenta manufatti in pietra scoperti durante gli scavi intorno alla cattedrale, mentre la Sala Sermei, inaugurata nel 2014, espone oggetti liturgici, argenteria e dipinti dell'artista umbro Cesare Sermei. Tra i pezzi notevoli vi sono il busto reliquiario in argento di San Rufino e la grande tela di Sermei che raffigura San Francesco che benedice Assisi.

La Sala Perkins, intitolata allo storico dell'arte Frederick Mason Perkins, presenta una collezione di 32 opere donate alla Diocesi di Assisi. Tra questi tesori vi sono una Madonna attribuita al circolo di Francesco di Giorgio Martini e una Dormitio Virginis del XIV secolo attribuita a Jacopo Avanzi, recuperata dal saccheggio nazista durante la Seconda Guerra Mondiale.

In conclusione, il Museo Diocesano di Assisi non è solo un museo ma un portale nel patrimonio spirituale e artistico di Assisi. Le sue pareti riecheggiano storie di fede, arte e storia, rendendolo una destinazione imperdibile per chiunque esplori questa incantevole città italiana.

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